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img The Outer Worlds

Recensione - The Outer WorldsXbox Series X | S Xbox One DigitalGame

Per la prima volta da Fallout: New Vegas, con The Outer Worlds Obsidian Entertainment torna a proporci un RPG in prima persona; stavolta si tratta però di un franchise totalmente nuovo, ideato dai creatori dei primissimi Fallout. Scopriamone insieme le caratteristiche!

Il Gioco

E' il 2355 e l'umanità ha preso una brutta piega: sì, siamo finalmente riusciti a raggiungere le stelle colonizzando interi sistemi solari, ma tutto è ormai governato dalle mega-corporazioni che pensano solo al profitto, sacrificando il benessere della popolazione per gli interessi aziendali. La storia di The Outer Worlds inizia con il viaggio della "Speranza", una nave coloniale diretta verso il sistema solare Alcione con un carico di centinaia di coloni in stasi criogenica; durante il viaggio, però, i motori iperspaziali si guastano costringendo la nave a procedere con i motori standard a velocità sub-luce, portando a 70 anni un viaggio che avrebbe dovuto durarne solo 10. Quando la nave arriva finalmente ad Alcione, le colonie sono ormai andate avanti senza i nuovi coloni e sembra peraltro non esserci modo per risvegliare gli ospitanti del vascello dopo una stasi così lunga; il vascello viene quindi abbandonato ai confini del sistema. Questo finché lo scienziato ribelle Phineas Welles si introduce sulla nave e, grazie ai suoi studi, riesce a risvegliare un singolo colono: il nostro personaggio.

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L'avventura nel nuovo titolo Obsidian inizia così, con il nostro risveglio dal crio-sonno, unico tra centinaia di coloni ancora in ibernazione. Phineas potrebbe aver scelto di risvegliare un omone potente ed esperto d'armi, una intelligentissima donna che usa il dialogo come sua miglior arma oppure un capace ladro ed hacker abituato al sotterfugio: come in molti RPG, sta a noi decidere aspetto, sesso, nome e capacità iniziali del nostro personaggio tramite un classico editor che ricorda molto quelli dei giochi Bethesda. Fatto questo, ci serve uno scopo in questo nuovo mondo e lo scienziato ce ne offre subito uno: cercare i componenti chimici necessari a risvegliare il resto degli ospiti della Speranza, compito che non si rivelerà affatto semplice e che ci darà l'opportunità di indagare su tutte le malefatte e complotti delle corporazioni nella colonia di Alcione. Per portare a termine questo incarico dovremo poterci muovere liberamente nel sistema solare ed otteniamo quindi anche il controllo della Inaffidabile, una piccola nave (dotata di una IA parlante e dal carattere fin troppo umano) con la quale è possibile visitare liberamente i diversi pianeti del sistema, seppur solo dopo aver ottenuto le chiavi d'attracco per i diversi porti spaziali.

MX Video - The Outer Worlds

L'esperienza di The Outer Worlds si svolge con visuale interamente in prima persona, sia durante le fasi esplorative che nei dialoghi e combattimenti; i pianeti e le lune sui quali possiamo atterrare non sono interamente esplorabili ma ci offrono delle mappe medio-grandi della località in cui atterriamo, che comprendono in genere un'area selvaggia all'esterno, una grande città e diversi edifici/insediamenti sparsi per il territorio. Ogni città ed edificio di grandi dimensioni presenta a sua volta una mappa dell'area interna, spesso su più livelli, completamente esplorabile al netto di porte bloccate o eventuali altri impedimenti. Non si tratta quindi di un gioco propriamento open world ma ci offre comunque una serie di aree aperte connesse tra loro e liberamente esplorabili. Qui troviamo diversi personaggi con i quali è possibile dialogare, molti dei quali ci offriranno missioni ed indizi utili per procedere nella storia principale, e qualcuno offre anche missioni secondarie; queste non sono tantissime, circa 2-3 per area, ma sono comunque tutte interessanti e ci permettono di avere ottime ricompense.

Mentre è possibile svolgere l'intera avventura da soli, il gioco ci permette di portare con noi due compagni di squadra scelti tra un massimo di sei che dovremo prima reclutare: due di questi li incontriamo nel corso della storia principale, mentre gli altri sono oggetto di missioni secondarie o esplorazione, come il robot SAM che troviamo dismesso in uno sgabuzzino della Inaffidabile e che possiamo riattivare seguendo una missione secondaria. Ogni volta che scendiamo dalla nostra nave per esplorare un'area di gioco, ci viene chiesto di scegliere un massimo di due compagni da portare con noi: questi influenzano le nostre capacità, aggiungendo dei bonus ad abilità specifiche, e ci sono inoltre di grande aiuto in combattimento attaccando i nemici al nostro fianco. Possiamo anche potenziarli con equipaggiamenti (armi ed armature) sempre migliori, e durante l'esplorazione ci distrarranno di tanto in tanto dialogando con noi o tra loro.

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Ed a proposito di abilità e combattimenti, la cosa più importante da sapere su The Outer Worlds è che, in base a come abbiamo costruito il nostro personaggio, non tutti i combattimenti sono necessariamente obbligatori e spesso possiamo raggiungere gli stessi obiettivi con il dialogo o il sotterfugio. Il gioco ci mette infatti a disposizione un sistema di skill divisi tra abilità di combattimento (da lontano, da mischia e difesa), di dialogo, stealth, tecnologiche e di comando, ognuna delle quali divisa in una serie di sotto-abilità; quando creiamo il nostro personaggio possiamo distribuire i punti iniziali tra queste, e poi man mano che completiamo le missioni otteniamo ulteriori punti per farlo crescere come vogliamo. Spendendo tutti i punti sulle abilità di combattimento ovviamente saremo pronti a qualsiasi scontro a fuoco, ma se potenziamo sufficientemente le nostre doti stealth o di parlantina spesso possiamo raggiungere gli stessi risultati sgattaiolando e forzando serrature oppure ottenendo quello che vogliamo con la contrattazione (il sistema di dialogo a scelta multipla presenta infatti spesso risposte accessibili solo se abbiamo un determinato livello di Persuasione, Menzogna o Intimidazione), quando possibile. Spendendo gran parte dei punti nelle abilità di comando, invece, otteniamo un grande potenziamento dei nostri compagni che potremo così far combattere al nostro posto, mentre noi rimaniamo tranquilli nelle retrovie. Se questi si fanno abbattere però, toccherà poi a noi correre ai ripari visto che non si rialzeranno finché tutti i nemici non sono abbattuti (e se scegliete la difficoltà massima neanche in questo caso, perché moriranno permanentemente).

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Spesso incontriamo poi aree interdette ai visitatori, dove chiunque ci veda sparerà a vista, ma anche qui Obsidian ha trovato una soluzione elegante per gli amanti dell'approccio "pacifico" grazie a delle particolari schede d'identità - che dovremo prima trovare - che ci permettono di usare il mimetismo olografico e confonderci con i nemici, ma solo per un tempo limitato. Ad ogni modo, anche se decidete di creare una build basata principalmente su dialoghi e stealth, conviene comunque avere una buona base di combattimento per i momenti di necessità. Ad esempio le aree all'aperto sono spesso abitate da bestie selvagge, e mentre possiamo cercare di scappare o sgattaiolare nascosti nell'erba alta, prima o poi ci capiterà di doverle far fuori a suon di laser o sonore randellate. Qui, oltre alle nostre abilità, ci vengono in aiuto anche gli equipaggiamenti che possiamo trovare in gran quantità durante l'esplorazione; armi ed armature più potenti e di tutti i tipi, munizioni, elettro-grimaldelli e così via sono strumenti indispensabili per la nostra avventura. In appositi banchi da lavoro possiamo inoltre modificarli e potenziarli, pagando il giusto prezzo, per farli salire di livello e renderli maggiormente efficaci.

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Per chi sceglie la via del combattimento diretto, le sparatorie risultano tutte molto fluide (pur nei limiti di un RPG di questo tipo, non è certo un DOOM o Borderlands) con un buon sistema di combattimento facilitato anche dall'abilità di concentrazione che ci permette di rallentare il tempo per un breve periodo, così da mirare meglio ai nemici; una volta raggiunto il livello necessario, possiamo anche ottenere effetti diversi mirando alle varie parti del corpo, come ad esempio azzoppare i nemici o fargli cadere le armi, e la gran varietà di armi che spesso presentano anche effetti elementali di tipo diverso ci permettono di personalizzare molto l'approccio all'azione. Fucili a pompa, d'assalto, di precisione e persino una pistola rimpicciolente rendono i combattimenti molto vari. Se prevedete di giocarlo maggiormente in questo modo, comunque, il consiglio è di alzare la difficoltà visto che al livello normale e con un personaggio ben livellato sulle skill di combattimento le sparatorie non sono particolarmente impegnative.

L'avventura di The Outer Worlds è completabile in circa 15 ore se tirate dritto per la storia principale facendo qualche missione secondaria qua e là, ma potrete raggiungere la ventina d'ore seguendo le missioni secondarie ed esplorando tutto il sistema solare. Una durata non tra le più alte per un RPG, ma c'è da dire che il gioco si presta molto alla rigiocabilità grazie ai diversi approcci possibili ed a finali multipli, quindi se volete sperimentare il gioco con una build del personaggio mirata alla forza bruta o una maggiormente cerebrale, almeno un paio di run sono d'obbligo. Da segnalare la presenza di testi e sottotitoli in italiano, purtroppo con una dimensione dei caratteri ridotta che vi costringerà ad avvicinarvi allo schermo, mentre il parlato rimane in inglese.

Amore

Libertà di scelta

- Una delle caratteristiche maggiormente apprezzabili di The Outer Worlds è la grande libertà data al giocatore nell'approcciare la storia nel modo che desidera. Questo va oltre i dialoghi ed i combattimenti: ad esempio è possibile attaccare ed uccidere gran parte dei personaggi secondari, anche prima che questi ci abbiano affidato una missione, ed il gioco trova comunque sempre il modo di farci proseguire nella storia, anche se per vie meno ortodosse. Inoltre non mancano le scelte morali "importanti", difficili da fare e che impattano il gioco - e la vita di centinaia di persone - in modo sensibile. Questo, unito ai finali multipli (alla fine c'è anche un pratico recap degli esiti a cui hanno portato le nostre scelte nel corso dell'intera avventura) crea un'alta rigiocabilità per quelli che vogliono esplorare ogni possibilità del titolo ed interpretare "ruoli" diversi.

Il Mondo Nuovo

- Altra impresa riuscita particolarmente bene ai ragazzi di Obsidian è stata quella di creare un universo narrativo completamente nuovo, che si distanzia dai cliché del genere grazie ad azzeccate scelte stilistiche. Il mondo di The Outer Worlds ci immerge in una distopia corporativa con la sensibilità artistica della fantascienza di fine diciannovesimo/inizio ventesimo secolo, ricca di propaganda, ambienti surreali e tecnologia dall'aspetto retrò. Un mondo sci-fi capace di camminare a testa alta accanto a quelli di BioShock, Mass Effect e Fallout.

Quel sapore BioThesda

- Molti hanno paragonato il nuovo titolo Obsidian ai Fallout di Bethesda, ed è in effetti impossibile non notare una similitudine sia nell'esplorazione che nei combattimenti, ma gli sviluppatori californiani dimostrano di aver fatto tesoro anche dell'insegnamento di BioWare, soprattutto nella gestione dei compagni di squadra, le cui interazioni ricordano molto quelle dei primi Mass Effect, e nel sistema di dialogo. In un periodo in cui sia Bethesda che BioWare hanno deluso i loro fan con prodotti al di sotto delle aspettative, ritrovare certe caratteristiche in un RPG invece solido e ben fatto è stata una gradita sorpresa.

Una storia coesa e divertente

- L'esperienza di The Outer Worlds non è lunghissima rispetto ad altri RPG, ma per contro riesce ad offrire una storia molto ben narrata, con missioni secondarie sempre significative e mai dispersive, e con un dark humor che pervade il tutto riuscendo a strapparci più di una volta un sorriso. Un'esperienza soddisfacente che una volta arrivati ai titoli di coda ci fa sperare nell'arrivo di un sequel, magari prodotto con un budget più alto.

Compagni d'avventura

- Molto creativi e divertenti anche i diversi compagni che possiamo scegliere di portare con noi, a partire dall'introversa ed adorabile Parvati, la prima che incontriamo, passando per tutti gli altri. Non solo aggiungono colore all'esperienza con le loro battute e le quest specifiche per ognuno, ma possono essere anche un valido aiuto in combattimento, sollevandoci dall'obbligo di far fuori tutti i nemici da soli.

Odio

Tecnicamente migliorabile

- Un comparto sicuramente migliorabile in The Outer Worlds è quello tecnico: il gioco è visivamente godibile, ma presenta problemi come frequente pop-up delle texture, limitata espressività dei personaggi, occasionali cali di frame-rate e frequenti caricamenti che, con un budget più alto, avrebbero potuto essere evitati. Inspiegabile anche il fatto che, ogni volta che riaccendo la console dallo stand-by, il gioco esca dalla partita corrente e torni al menu principale. Anche la palette dei colori, generalmente ipersatura e tendente al rosso, dà uno strano aspetto a tutti gli ambienti anche se contribuisce a donare al gioco un feeling retrò.

Un RPG un po' troppo breve

- Se è vero che The Outer Worlds offre un'esperienza molto coesa e senza filler inutili o parti inutilmente dispersive, è anche vero che 15-20 ore (ma c'è chi afferma che sia possibile terminarlo anche sotto le 10 ore) è proprio il minimo sindacale per un RPG. Ed infatti la missione finale arriva quasi a sorpresa, quando ci si aspetterebbe maggiori complicazioni, ulteriori avventure prima di vedere i titoli di coda. Era ben noto che il titolo di Obsidian non fosse una grande produzione e bisogna dire che quello che sono riusciti a fare con un budget "AA" è già tanto, ma c'è un po' d'amarezza al pensiero di quello che avrebbe potuto essere con più contenuti.

Tiriamo le somme

Con The Outer Worlds Obsidian Entertainment ci consegna un RPG dalle tante sfaccettature, che riesce a dare al giocatore grande libertà di scelta ed ambientato in un mondo inedito estremamente affascinante. A causa della sua natura di titolo da "medio budget" non riesce a raggiungere le vette, sia dal punto di vista della ricchezza contenutistica che di rifinitura tecnica, che avrebbe meritato, ma anche così è un titolo assolutamente consigliato a tutti gli appassionati di giochi di ruolo e di esperienze in prima persona. Complimenti allo studio californiano per aver creato una nuova IP tanto interessante, ed all'editore Private Division per aver creduto nel progetto!
8.7

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L'autore

autore

Classe '72, dall'animo geek e appassionato da sempre di videogiochi e informatica, nel 2002 è cofondatore di MX. Il sito parte per gioco ma diventa una parte sempre più importante della sua vita insieme a lavoro, famiglia e troppi altri interessi: questo lo costringe a rimandare continuamente i suoi piani di dominio sul mondo.

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Commenti

i Le recensioni di MX esprimono il punto di vista degli autori sui titoli provati: nelle sezioni "Amore" ed "Odio" sono elencati gli aspetti positivi e negativi più rilevanti riscontrati nella prova del gioco, mentre il voto ed il commento conclusivo rispecchiano il giudizio complessivo del redattore sul titolo. Sono benvenuti i commenti e le discussioni tra chi è d'accordo o in disaccordo con tali giudizi, ma vi chiediamo di prendere atto del fatto che si tratta di valutazioni che non hanno pretesa di obiettività nè vogliono risultare vere per qualsiasi giocatore. La giusta chiave di lettura per le nostre recensioni sta nel comprendere le motivazioni alla base dei singoli giudizi e capire se possano essere applicate anche ai vostri gusti personali.
x Invio commenti disattivato per gli articoli più vecchi di tre mesi.
Neural Admin Redazione :

@Alex certo che ho seguito la storia, ovviamente :) L'ho finito in 17 ore giocando peraltro con una build da "oratore", cioè pochi combattimenti e tante menzogne, sotterfugi e travestimenti. Il tempo che ho indicato è quello necessario per seguire principalmente la storia principale ed un 20% di missioni secondarie, ma è chiaro che se uno gioca esplorando tutto e facendo tutte le missioni, il tempo di completamento è molto superiore. Detto questo, però, altri RPG richiedono anche tra le 20 e le 40 ore per la sola storia principale, quindi sicuramente la durata è bassa. Quando sono arrivato all'ultima missione, mi ha sorpreso perché pensavo che avrei avuto almeno una decina di altre ore di storia davanti. Ma è normale eh, si tratta di una produzione dal budget molto più basso di un Fallout 4 o di un The Witcher 3. Con le risorse che avevano, hanno comunque fatto un lavoro eccellente.

P 06-11-2019 11:33
alexdal:

In Xbox one x, non ha cali di frame molto veloce nei caricamenti.

P 06-11-2019 0:11
alexdal:

C'è l'ho dal day one e mi piace molto, ma ci ha scritto il servizio forse lo ha giocato senza seguire la storia, penso la durata sia molto di più. Sono a venti ore e sono lontano dalla fine. Ancora sono al secondo pianeta. Che senso ha essere solo bravi a sparare senza seguire storia prendere oggetti parlare con i personaggi craftare oggetti ecc personalmente esploro anche tutte zone delle mappe. Forse non arriverò a 200 ore di new Vegas. Ma 80/100ore penso di arrivare.

P 06-11-2019 0:09
lock:

@Checco: per carità, se salta qualche frame non è una tragedia. La CPU di X comunque non la criticherei tanto, visto che Gears 5 o le serie Forza hanno dimostrato che si può avere 4K e 60fps, basta saper programmare. Il problema per me rimane la sensazione di poca fluidità. Su PRO c'è un upscaling, quindi ovviamente minor definizione (anche se bisogna star lì col fermo immagine e la lente per notare differenze apprezzabili). Avrei gradito poter scendere a 1080 ma avere 60fps o almeno il motion blur. I 4K sono stati una mossa commerciale per dire "li abbiamo anche noi", e questo (forse) ha influito sulle prestazioni.

P 05-11-2019 2:14
Neural Admin Redazione :

@bald0 assolutamente. Il genere RPG è cresciuto tantissimo di popolarità negli ultimi anni ed il fatto che MS abbia investito tanto in studi specializzati in questo genere (e non parlo solo di Obsidian e inXile: c'è anche il secondo studio Playground) le darà una marcia in più durante la prossima generazione.

P 04-11-2019 13:38
bald0:

Portato a termine in 20 ore a difficoltà normale,ho giocato al titolo principalmente perchè seppure la sensazione di giocare a Fallout fosse tanta volevo capire chi avesse comprato MS.Il gioco mi è piaciuto ed è stata una buona mossa acquistarli,perchè vedo che il genere ha parecchi estimatori.

P 04-11-2019 12:40
V76:

Complimenti. Bella recensione. Sulla durata credo sia un discorso molto soggettivo. Sono a 37 ore, anche se non so quanto manca alla fine (non credo di essere troppo vicino). Cercando di fare tutto (missioni secondarie ed approfondimento dialoghi), si posso superare anche le 40 ore. Livello difficile. Evitare i viaggi veloci sui pianeti aiuta anche a livellare il personaggio in maniera migliore, visto che i cambattimenti con creature e predoni portano molti punti esperienza (oltre che tanta roba da rivendere o smantellare).

P 04-11-2019 11:50
Hulong Zhan Shi:

Giocato un oretta, impressioni molto positive, però stavo perdendo qualche diottria xD, appena esce una patch per i sottotitoli mi ci spacco. Outer worlds da quanto ho letto potrebbe diventare anche una ip importante per microsoft in futuro, obsidian un acquisto bomba.

P 04-11-2019 8:55
Checco:

Visto il video di DF...si parla di pochissimi fr in meno, ci sta dai. D'altronde con la chiavica di CPU che si ritrova (anche) One X è più che plausibile.

P 04-11-2019 8:50
Checco:

@lock Addirittura più ballerino che su Pro? Mi sembra strano...

P 04-11-2019 8:38
R GrungiestNewt47:

Secondo me é uno dei giochi candidati al goty!É un GDR vecchia maniera che mi sta facendo ritornare indietro nel tempo.

P 03-11-2019 23:59
turellone78:

Il gioco ha i sottotitoli in italiano

P 03-11-2019 23:22
Italian_n00b:

@stal perché la Obsidian fa parte degli Xbox Game Studios; inglese perché si tratta di una produzione di medio budget e non avranno stanziato soldi per la localizzazione totale.

P 03-11-2019 23:04
lock:

C'è anche l'assenza di motion blur che rende la visuale "scattosa" o i sottotitoli invisibili. Non mi sbilancio sul gioco perché l'ho messo da parte in attesa di patch che migliorino questi aspetti. Tra l'altro, stando alle analisi di Digital Foundry, su X il frame rate è molto più ballerino che su PS4 PRO. Probabilmente non era il caso di forzare il 4K.

P 03-11-2019 21:17
stal:

ma perché è sul game pass ? e poi è in inglese nemmeno i sottotitoli?

P 03-11-2019 20:56
Daunbailò:

Bella recensione, sto aspettando la patch dei sottotitoli per procedere a spolparlo come un rpg merita. Non vedo l'ora di vedere cosa faranno con un budget adeguato, servirà qualche anno, almeno 3 probabilmente, ma ci divertiremo ancora con Obsidian.

P 03-11-2019 18:53
Pixer:

Sarò estremo nel giudizio, ma credo che Obsidian sia il miglior acquisto mai fatto da Microsoft. E non oso immaginare cosa possano creare in un prossimo futuro con il budget del colosso di Redmond.

P 03-11-2019 17:50
turellone78:

Si ricorda anche mass effect

P 03-11-2019 17:27
RickyD31:

Non avendo giocato ai vari Fallout a me ricorda la serie Mass Effect, soprattutto il primo con i molti dialoghi e le missioni secondarie dei vari membri della navicella.

P 03-11-2019 17:06
turellone78:

Gran recensione per un gran gioco.. giocando a the Outer worlds mi è tornata la voglia di giocare a Skyrim e Fallout giusto per sottolineare il grana lavoro svolto da obsidian che è riuscita a creare un mondo vivo e credibile

P 03-11-2019 16:48
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