Recensione - GreedFall
Il Gioco
Ambientato in universo fantasy che strizza fortemente l’occhio all'Europa del diciottesimo secolo, GreedFall narra le vicende di un ambasciatore della Gilda dei Mercanti in partenza da Serene, sua nazione natale, alla volta della misteriosa isola di Teer Frade, luogo misterioso e semisconosciuto verso il quale è iniziato un processo di colonizzazione, e che pare custodisca la chiave per scongiurare la Malicore, un'epidemia che imperversa sul continente e che sta mietendo migliaia di vite umane. L'avventura inizia nel porto di Serene, subito dopo la creazione del nostro alter ego attraverso un editor piuttosto profondo, dove oltre all’aspetto fisico del personaggio ne fisseremo le peculiarità più legate al gameplay come forza fisica, destrezza, carisma o conoscenza del mondo magico.Sin dai primi passi nel mondo di gioco si può respirare un’atmosfera davvero molto particolare: le ambientazioni ricalcano il nostro continente in epoca coloniale, sia per quanto riguarda l’architettura di abitazioni e vascelli che nell’abbigliamento dei personaggi, chiaramente ispirato alle vesti iberiche dell’epoca, e fanno da sfondo ad un mondo popolato da bizzarre creature, mostruosità di ogni genere, magia e arti oscure. Le primissime ore del gioco si svolgono all’interno dell’area portuale di Serene, fungendo un po’ da tutorial per iniziare a metabolizzare le dinamiche del gioco ed immergersi in un così particolare universo. Diversi sono i compiti che ci vengono assegnati già in questa fase e che ci permettono immediatamente di renderci conto di una cosa: ogni incarico può essere affrontato in diversi modi, a seconda delle nostre inclinazioni.
MX Video - GreedFall
Di fronte ad un interlocutore da cui ottenere preziose informazioni, ad esempio, potremmo propendere per l’utilizzo della dialettica, qualora il nostro carisma sia sufficientemente alto per “incantarlo” con la nostra favella, oppure propendere per le maniere forti, minacciandolo fisicamente facendo leva sulla nostra costituzione fisica, o ancora potremmo optare per la subdola arte della corruzione, offrendo oro in cambio di favori. Libera scelta ci è lasciata in gran parte di queste situazioni, e le nostre mosse influenzeranno in maniera importante l’universo di gioco, facendoci guadagnare lustro agli occhi di una fazione a discapito di un’altra.
Sì, perché molte sono le diverse forze all’opera in GreedFall ed una volta sbarcati a Teer Frade la cosa apparirà evidentissima. La colonizzazione sta infatti sbilanciando gli equilibri di questo territorio creando un dedalo di situazioni ed intrighi molto complesso, tra tribù locali interessate ad aprirsi verso il futuro e disposte a scambi commerciali, ed altre già sul sentiero di guerra, pronte a proteggere col sangue le loro terre; allo stesso modo sono differenti gli approcci delle diverse nazioni colonizzatrici, alcune delle quali rispettose dei costumi locali ed altre intenzionate a cancellare con la forza i popoli indigeni per appropriarsi delle ricchezze della misteriosa isola.
La l'esplorazione di Teer Frade avviene con una struttura semi-open world: l’isola è esplorabile liberamente in tutta la sua estensione, ma è suddivisa in zone in cui il passaggio tra una e l’altra richiede un breve caricamento. In queste fasi gli sviluppatori hanno fatto ricorso ad un escamotage semplice quanto geniale per evitare di tediare il giocatore nella seppur brevissima attesa: durante il caricamento si accede infatti ad una sorta di accampamento dove poter organizzare la propria squadra, cambiandone i membri per renderla quanto più equilibrata possibile, modificare il proprio equipaggiamento o potenziarlo attraverso lo strumento di crafting.
Modificare il proprio team, dicevo: si, perché durante le nostre peripezie non siamo soli ma accompagnati da due compagni che ci affiancano negli scontri, reclutati tra i moltissimi personaggi che incrociano il nostro cammino e che vantano talenti e specializzazioni uniche, che richiedono di essere miscelate a dovere per la creazione di una squadra equilibrata. I compagni non rappresentano però delle mere “bocche da fuoco” supplementari: col passare del tempo le nostre relazioni con loro si faranno più strette, impareremo a conoscerli, apprenderemo i segreti delle loro vita attraverso missioni secondarie che ci potranno affidare e instaureremo con loro dei legami sempre più forti, un po' come accadeva con i nostri compagni in Mass Effect.
Il sistema di combattimento è dinamico e basato sull’utilizzo fondamentale di due colpi da breve distanza, attacco leggero e attacco caricato, e da un attacco da lunga distanza, effettuato mediante l’utilizzo della pistola. In fase difensiva due tasti frontali sono designati alla parata ed alla schivata. Parlando delle armi da mischia, queste si dividono in due classi, armi contundenti e da taglio: equipaggiate contemporaneamente nell’inventario queste armi possono essere alternate velocemente, ed il loro utilizzo combinato risulta determinante per distruggere le armature con le prime ed infliggere ingenti danni a bersagli scoperti con le seconde.
Tra fasi d'esplorazione, dialoghi con i personaggi, missioni e combattimenti il gioco può tenervi impegnati trale 30 e le 60 ore a seconda di quanto siate completisti; buone notizie anche per i meno anglofoni, visto che il titolo - pur mantenendo il parlato in inglese - presenta testi e sottotitoli in italiano.
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