Recensione - Operencia: The Stolen Sun
Il Gioco
Il regno di Operencia deve la sua nascita ad Attila - sì, proprio lui - che, dopo innumerevoli battaglie, è riuscito non solo ad unire le terre del mondo sotto un'unica bandiera, ma anche a fermare un'invasione infernale convinta di poter piombare sul florido regno per sottrarlo agli uomini. Purtroppo, se la memoria di Attila è immortale, il suo corpo no e molti anni dopo la sua morte nuove oscure macchinazioni si mettono in moto per allungare i propri tentacoli sulle terre del Re. Fortunatamente per tutti, c'è un nuovo eroe in circolazione ed il suo nome è: giocatore.Se non avete mai sentito parlare del regno di Operencia, nessun problema: il classico viaggio dell'eroe permetterà a tutti di attraversarlo e conoscere il suo intrigante miscuglio di folklore nord-europeo con elementi dell'immaginario orientale (i personaggi, spesso, si rifanno agli stilemi dell'iconografia mongola). Se invece non avete mai sentito parlare dello studio responsabile del gioco, ossia Zen Studios, allora probabilmente non avete mai giocato ad una simulazione virtuale del flipper, ambito in cui la software house si è fatta conoscere. E dai tavoli da flipper ad un GDR di stampo classico il salto potrebbe sembrare più lungo della gamba e anche un po' scoordinato, ma il team voleva riportare sulle nostre console le classiche atmosfere dei dungeon crawler pur senza rinunciare ad infondere una propria visione al titolo. Da questo punto di vista Operencia: The Stolen Sun, come già detto, offre una visione tanto personale sul lato estetico, quanto ancorata ai meccanismi più rodati in ambito di gameplay.
MX Video - Operencia: The Stolen Sun
L'esplorazione degli ambienti avviene in prima persona con combattimenti a turni - ma comunque vissuti dal nostro punto di vista - e vedono il giocatore sfruttare le abilità della propria squadra, composta da personaggi con caratteristiche diverse in termini di stile di combattimento e approccio allo scontro. Tutti hanno degli attacchi base, il classico corpo a corpo o dalla distanza, molto simili, ma quando salgono i livelli e aumenta la specializzazione, ogni combattente può offrire soluzioni diverse, seppur sempre nei confini di quanto già visto nei decenni passati.
Oltre a dover tener conto del giro dei turni, dell'energia a disposizione e delle varie debolezze e resistenze dei nemici, in Operencia: The Stolen Sun viene data particolare attenzione alla suddivisione del campo di battaglia in tre fasce: vicino, medio e lontano. Queste sono le zone dove le nostre mosse hanno effetti diversi. Gli attacchi a distanza, come il classico colpo di balestra, saranno più efficaci sulla fascia lontana, mentre un colpo di scure sortirà effetti più soddisfacenti se inflitto alle prime linee. Alcuni poteri più avanzati, però, oltre ad ignorare questa differenziazione, offrono effetti ad area o duraturi molto utili per liberarsi dei nemici in tempi minori.
Questi scontri avvengono all'interno degli scenari che possono essere esplorati dai giocatori secondo una meccanica "a tessere" per quanto riguarda il movimento. Tale scelta, oltre a voler seguire in tutto e per tutto i dettami del passato, può essere vista in ottica tattica nel momento in cui, tenendo conto dei movimenti dei nemici e delle caselle che li separano dal giocatore, ci si può muovere con l'idea di colpire da punti di vantaggio, ottenendo benefici all'inizio dello scontro vero e proprio.
Per quanto riguarda il cuore del gioco, infine, ogni scenario ha il suo boss finale, che alza il livello dello scontro e chiaramente del bottino. I punti esperienza raccolti permettono di aumentare le caratteristiche dei membri della propria squadra e di sbloccare nuove mosse; ogni livello ottenuto può essere speso anche per potenziare precise abilità, attivando dei "nodi" inferiori nello skill tree che non danno nuovi poteri ma rendono quelli già utilizzabili più efficaci o meno dispendiosi in termini di energia. Anche l'equipaggiamento raccolto dai forzieri o dagli avversari sconfitti aiuta a rinforzare la squadra, e può essere distribuito ai vari membri secondo scelte atte a trarne il massimo vantaggio (il classico discorso per cui non si darebbe mai una balestra ad un mago e un amuleto ad un barbaro).
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