Recensione - Xenon Racer
di
Győző Baki / Baboy
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Il Gioco
Siamo nel 2030: ormai le macchine volanti sono una realtà e tutte le competizioni dei "vecchi" bolidi a quattro ruote sono ormai state fermate, per dare modo alle case automobilistiche di lavorare sulle macchine volanti invece di investire nelle auto da corsa. Una sola serie resiste alla nuova direttiva, e senza l'approvazione delle federazioni mette in pista le auto a quattro ruote elettriche più performanti del momento, con alcuni dei migliori piloti del mondo al volante. In questa serie inedita si corre in suggestive metropoli in giro per il mondo, sfrecciando con il meglio del meglio dei prototipi del mondo delle auto. Forse un giorno questi bolidi non saranno più prodotti, ma per ora si scende in pista!Questa è la premessa intrigante di Xenon Racer che dà al titolo la scusa per mostrarci le versioni futuristiche di metropoli iconiche come Tokyo e Dubai e popolandone di auto da corsa che si ispirano ai prototipi odierni di serie come il World Endurance Championship o la Formula E, realizzate ormai interamente con tecnologie ibride o al 100% elettriche. Se l'arrivo delle auto volanti sembra un'utopia da qui a 11 anni, lo sfruttamento dell'elettrico a questi livelli sembra invece decisamente più realistico.
MX Video - Xenon Racer
Un pratico tutorial ci introduce subito alle basi in realtà piuttosto semplici del gioco: se avete mai giocato ai racer arcade a base di derapate eterne come OutRun, Ridge Racer o TrackMania, saprete già che il freno lo si usa praticamente solo per scatenare sovrasterzi violenti, usati a loro volta per dar vita a lunghe sgommate molto poco realistiche ma non per questo meno soddisfacenti, che ci permettono di affrontare curve strette ad alta velocità invece di dover rallentare per superarle. I drift hanno però anche un altro scopo: quello di caricare la barra dello Xeno un gas che questi veicoli possono utilizzare come boost di potenza una volta riempite alcune delle tacche della batteria. Un turbo vero e proprio, con un utilizzo più simile però al push-to-pass della IndyCar visto che dura pochi secondi invece di essere azionato fin quando si preme come con il "vecchio" sistema KERS in Formula 1. Tutto questo, comunque, si presenta fin da subito con un look eccellente, con l'ultima versione del versatile Unreal Engine che dà vita a scenari curati, resi più che vivi da un ottimo sistema di illuminazione e asset in generale di qualità piuttosto alta, specie per una produzione di stampo indipendente.
La campagna single player del gioco è il classico campionato composto da set multipli di eventi. Ogni passo è rappresentato da una serie di competizioni da superare, nelle quali dobbiamo raggiungere usualmente almeno il terzo posto. Troviamo classiche gare a circuito, sfide a tempo ed a checkpoint e gare eliminazione, tutte affrontabili contro l'IA dotata di tre livelli di difficoltà, da selezionare però all'inizio della carriera. Non serve vincere ogni singola gara, basta che al termine di ogni mini-campionato si abbiano i punti necessari per la posizione obiettivo in classifica. E' più soddisfacente vincere ovviamente, ma non è sempre facile: i circuiti delle suggestive città sono infatti spesso stretti e tortuosi, e basta un piccolo errore per schiantarsi. Trattandosi di un titolo di stampo arcade non c'è un sistema di danni tale da portare alla rottamazione delle nostre vetture, ma è presente comunque una barra della salute del mezzo che, una volta esaurita, ci costringe a dei respawn che ci fanno perdere diversi secondi. Inutile dire che in gare che variano solitamente dai 2 ai 5 minuti, perdere anche pochi secondi può fare la differenza tra un primo e un quinto posto.
Il gioco ci propone diverse categorie di macchine, dalle GT futuristiche fino ai prototipi stile Le Mans, tutte personalizzabili sia come aspetto che come aerodinamica, permettendoci infatti di scegliere tra diversi alettoni, cerchioni e così via. Possiamo anche intervenire sul lato estetico cambiando colore, tipo di verniciatura e livrea di praticamente tutte le aree dei bolidi. Molti eventi sono affrontabili solo con una determinata categoria di auto, e vista la diversità di piste a disposizione può essere necessario montare configurazioni differenti da un evento all'altro. Banalmente, una pista fatta di soli rettilinei e curve veloci è da dominare con una macchina veloce che non ha bisogno di grip, mentre un evento più tortuoso con curve strette richiede tanta aderenza a discapito della velocità di punta. Non siamo ai livelli di personalizzazione dei racer più blasonati, ma Xenon Racer si fa assolutamente rispettare da questo punto di vista.
Meritano una menzione anche tutte le altre opzioni disponibili, visto che il titolo di 3DClouds ha tutte le feature che ci potremmo aspettare da un racer di qualità. Gare veloci, schermo condiviso per giocare in locale anche contro l'IA, ma anche un multiplayer online completo dove con due click è possibile crearsi la propria partita personalizzandone regole, location e macchine. Con una campagna corposa, tanta personalizzazione, ben 20 location e numerose opzioni per il gioco competitivo, Xenon Racer costituisce un pacchetto molto solido e completo per gli amanti del genere, senza mancanze vistose o problematiche troppo evidenti. C'è anche un announcer che commenta di volta in volta gli eventi della gara, con voce in inglese mentre tutto il testo a video è disponibile anche in italiano. Segnaliamo inoltre con piacere che il gioco è ottimizzato per Xbox One X, offrendoci oltre al frame-rate già stabile sulla console base anche la risoluzione 4K, che dà ancor più splendore ad un titolo già piuttosto accattivante come resa grafica.
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