Recensione - The King's Bird
di
Győző Baki / Baboy
P
Il Gioco
The King's Bird, in italiano "L' Uccello del Re" (niente battutine, grazie) è un titolo che lascia parlare il proprio mondo di gioco invece di perdersi in lunghe spiegazioni. Questo titolo bidimensionale dallo stile artistico molto distintivo ci presenta subito la giovane protagonista, ma sappiamo ben poco del suo background se non che spesso sogna di volare per poi finire rinchiusa in una barriera d'energia che si restringe sempre più, impedendole di volare liberamente. Nella realtà non può fare altrettanto, anche se ha abilità da vera runner/traceur, sapendo correre molto rapidamente anche sui muri o saltare da una superficie (anche verticale) all'altra senza batter ciglio.Ben presto si avventura al di fuori del suo paesino, scoprendo l'esistenza di una barriera come quella che ha sognato, anch'essa insuperabile o, almeno, lo è fin quando la ragazza non incontra un misterioso personaggio che, dopo un breve dialogo, le dona un potere molto speciale. In realtà non è un dialogo che il giocatore possa comprendere, perché in The King's Bird tutti i dialoghi non sono parlati o testuali ma canori, fatti di vocalizzi musicali la cui intensità e tonalità indica lo stato d'animo dei vari personaggi. Tornando alla nostra protagonista, dopo l'incontro con questo individuo ottiene da un totem il potere di volare, partendo così per un viaggio in un mondo pericoloso ma affascinante durante il quale dovrà capire anche le intenzioni e motivazioni del suo nuovo e misterioso amico.
MX Video - The King's Bird
Questa è la premessa che ci immerge nel mondo di The King's Bird, che mette il giocatore nei panni di questa ragazza, portandola ad affrontare dozzine di livelli con sfide platform sempre più impegnative. L'intero sistema di movimento è basato sulla velocità e sul momento di moto: prendere la rincorsa ci permette di arrivare più in alto o lontano quando spicchiamo un salto, mentre con la pressione di un grilletto possiamo spiccare il volo con la possibilità di sfruttare la sola energia accumulata durante la corsa. Dobbiamo quindi dosare accortamente le energie per superare i vari livelli, sfruttando sia la velocità che le planate per superare gli ostacoli.
Un sistema di comandi semplice sulla carta, ma con molti trucchetti da imparare ed una difficoltà che aumenta rapidamente raggiungendo livelli di sfida impressionanti. La struttura dei livelli, nonostante sfide sempre più impegnative, non cambia quasi mai in maniera drastica: si tratta sempre di percorsi più o meno lineari e bidimensionali, con occasionali uccelli da raccogliere in punti meno facili da raggiungere. Ci sono pavimenti, soffitti e muri sui quali possiamo correre, intervallati da burroni e soprattutto spine. Entrambi questi pericoli portano il giocatore alla morte immediata e all'ultimo checkpoint, senza però penalità effettive tramite un sistema di vite o altro. I più competitivi possono comunque sfidare sé stessi e il resto del mondo su ogni livello, visto che ci sono classifiche globali che indicano il tempo impiegato da ogni giocatore. Ma per il giocatore medio sarà comunque una buona sfida riuscire ad arrivare in fondo ad alcuni livelli, credetemi.
Arrivare in fondo al titolo richiede una decina d'ore, ma tra segreti e tempi record da battere la longevità può aumentare notevolmente, soprattutto se vi incaponite nell'ottenere run vicine alla perfezione. La giocabilità non cambia mai drasticamente nel corso del gioco: non otteniamo nuove abilità come in un metroidvania, quindi la varietà sta tutta nell'evoluzione dei livelli, sia dal punto di vista del design che della difficoltà.
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