Recensione - Devil May Cry 5
Il Gioco
Se ci pensate, è incredibile che una serie di successo come Devil May Cry sia finita in uno stato di ibernazione per così tanto tempo. L'esordio di Dante fu un vero e proprio fulmine a ciel sereno che riuscì a conquistare pubblico e critica come pochi altri titoli hanno saputo fare, creando addirittura un filone completamente nuovo per gli action games di allora, un sottogenere che faceva della spettacolarità il suo punto di forza, basandosi su combo assurde e personaggi sempre ben al di sopra delle righe. Il secondo capitolo rappresentò forse il meno riuscito della serie e fu il primo che vide Hideaki Itsuno come director, anche se fu coinvolto solo marginalmente a fine produzione. Il director giapponese fu messo realmente al timone dell'opera concepita dall'inimitabile Hideki Kamiya dal terzo capitolo della serie, e sappiamo tutti come è andata: riuscì a riportare la serie dedicata al cacciatore di demoni per eccellenza nell'Olimpo degli action games. Col quarto capitolo decise di introdurre un nuovo compagno per Dante, quel Nero che ancora oggi porta con sé numerose domande a cui tutti noi appassionati vorremmo risposte. Poi la serie si bloccò, nuovi personaggi conquistarono il pubblico appassionato di questo genere ed il buon Dante andò momentaneamente in pensione. Capcom decise quindi di optare per un reboot della serie con il DmC di Ninja Theory nel tentativo di avvicinarsi maggiormente ai gusti del pubblico occidentale. Scelta decisamente coraggiosa, quasi spericolata, ma che riuscì nell'intento di creare una nuova visione del Mondo di Devil May Cry contraddistinta da un gameplay sopraffino, ma che non seppe conquistarsi il favore del grande pubblico, più per le scelte di design nella nuova interpretazione stilistica del figlio di Sparda che per le qualità del gioco. Arriviamo quindi ad oggi, passando per qualche remaster e qualche HD collection dei primi capitoli, pronti a vedere i frutti di questi cinque anni di lavoro.La trama di Devil May Cry 5 si colloca dopo i fatti del quarto capitolo: è passato qualche anno dalla sconfitta dei cultisti di Sparda a Fortuna, ed il mondo intero si trova dinnanzi ad una nuova, terribile minaccia. Un enorme albero demoniaco, il Qliphoth, ha letteralmente invaso e distrutto Red Grave City nutrendosi del sangue degli abitanti, e solo tre eroi potranno fermare questa nuova minaccia: Dante, Nero e il misterioso V, un uomo con poteri demoniaci dal passato decisamente oscuro e misterioso. Sin dal prologo del gioco abbiamo ben chiara la situazione in cui ci troviamo, ma sono anche moltissime le domande a cui vorremmo una risposta: chi è V? Chi ha causato la nascita del Qliphoth e quali sono i suoi veri piani? Chi ha letteralmente strappato il braccio demoniaco a Nero, costringendolo a sostituirlo con delle protesi meccaniche? Non temete: sono tutte domande a cui la trama di questo quinto capitolo riesce a dare risposta nel corso delle 20 missioni di cui è composto il gioco.
MX Video - Devil May Cry 5
Dal punto di vista della struttura di gioco, Devil May Cry 5 non apporta particolari innovazioni e segue i tratti caratteristici della serie, passando da fasi dedicate all'esplorazione dei livelli alla ricerca di sfere rosse, gemme dorate e missioni segrete, a momenti iperfrenetici dedicati al combattimento più puro senza dimenticare le solite, spettacolari boss fight. Le novità sono invece molte dal punto di vista del gameplay vero e proprio, coinvolgendo profondamente lo stile dei personaggi che utilizziamo nel corso della nostra avventura. Come accennato, Nero è stato privato del braccio Devil Bringer che lo caratterizzava nel precedente capitolo, ma ad ovviare a questo problema ci pensa Nico, artista nella creazione di armi e folle fumatrice incallita. La ragazza ha creato infatti i Devil Breaker, una serie di protesi meccaniche che andranno a sostituire il braccio demoniaco di Nero con una moltitudine di effetti davvero fuori di testa. Le braccia a nostra disposizione sono numerose e proseguendo nel gioco ne sbloccheremo di nuove, ognuna dotata di poteri particolari che spaziano da colpi elettrificati a quelli cinetici fino alla capacità di rallentare il tempo. Tutte caratteristiche che vanno ad amplificare il numero di combo a nostra disposizione. Tutte queste protesi hanno però un grosso limite: la loro fragilità. E' infatti sufficiente un solo colpo nemico durante il loro utilizzo per distruggerle, ma fortunatamente possiamo raccoglierne di nuove nei livelli, oppure rivolgerci a Nico in alcuni checkpoint a lei dedicati. E' inoltre possibile innescare volontariamente la autodistruzione, creando così una piccola esplosione che potrà levarci dai guai in più di un'occasione. Non mancano all'appello le altre armi di Nero, come la spada Red Queen ed il suo caratteristico sistema Exceed, o la pistola Blue Rose.
Passiamo ora al misterioso V che, così come anche per Dante, possiamo utilizzare in specifici momenti della storia e che risulta contraddistinto da un gameplay assolutamente unico. A differenza degli altri due comprimari, V non ha un fisico da combattente e la sua unica arma è un bastone capace di dare solo ed unicamente il colpo di grazia ai nemici, ma ciononostante il ragazzo si sa difendere. Grazie alle sue capacità, V può evocare tre diversi demoni ed usare i loro poteri per distruggere i nemici: il primo di questi è Griffon, un loquace pennuto ottimo per gli attacchi a distanza e per litigare con Nero, Dante e Nico; il secondo è Shadow, una pantera mutaforme perfetta per gli attacchi ravvicinati, e infine troviamo Nightmare, un vero e proprio colosso demoniaco che potrà essere evocato solo caricando l'apposito indicatore, che ci aiuterà nei momenti più complicati. Inoltre, invocandolo nei punti "corretti", Nightmare può aprire passaggi altrimenti inaccessibili, facendoci trovare scorciatoie e zone segrete ricche di bonus.
Arriviamo infine al cacciatore di demoni per eccellenza, il figlio di Sparda: Dante. In questo caso le novità sono meno numerose rispetto agli altri due personaggi, ma non mancano certamente nuove armi, alcune delle quali decisamente assurde ed esagerate, con cui devastare l'orda demoniaca che minaccia Red Grave City. Rispetto agli altri due personaggi giocabili, Dante è come da tradizione quello che ha l'arsenale più ricco di tutti, a partire dalle immancabili pistole Ebony & Ivory e passando per la fidata spada Rebellion, il fucile a pompa Coyote fino ad arrivare ai guanti Balrog capaci di incenerire ogni nemico, oltre a molte altre armi che scoprirete nel corso del gioco. Oltre a questo, il figlio di Sparda può contare su quattro stili di combattimento differenti, intercambiabili in qualsiasi momento premendo la croce direzionale, che gli consentiranno di sferrare nuovi attacchi favorendo di volta in volta un particolare aspetto del gameplay: utilizzando Swordmaster come stile potremo contare su attacchi aggiuntivi con la spada, mentre con Gunslinger andremo a favorire gli attacchi con le armi da fuoco e così via.
Naturalmente nelle prime fasi del gioco tutti i personaggi hanno un numero ridotto di tecniche a disposizione, ma non ci vorrà molto per ottenere le sfere rosse capaci di arricchire e potenziare le nostre abilità, migliorare le nostre caratteristiche ed offrirci tante nuove capacità che preferisco non svelarvi per evitare di rovinarvi alcune sorprese più che gradite. L'utilizzo dei tre personaggi è determinato nella maggioranza dei casi dallo svolgimento della trama, e quindi è il gioco stesso a proporci quello da usare in ciascuna missione, ma ci sono anche momenti in cui la scelta è nelle nostre mani. Inoltre possiamo sfruttare il nuovo sistema di gioco cooperativo chiamato Cameo System: se giochiamo connessi online, durante alcune missioni potremo vedere uno degli altri personaggi combattere al nostro fianco controllato da un altro giocatore in tempo reale, oppure tramite il classico ghost. A fine missione potremo valutare il nostro compagno virtuale e, se valutato come "Stylish", lui otterrà una gemma dorata come bonus. Questa è certamente un'introduzione marginale ad un gioco che è e resta assolutamente single player, ma è comunque apprezzabile e ci consente di ottenere qualche bonus che non fa mai male.
A completare l'offerta troviamo Il Vuoto, una vera e propria modalità allenamento che viene sbloccata dopo aver terminato il gioco almeno una volta, e che si rivela assolutamente utile per padroneggiare gli stili profondamente diversi dei tre personaggi disponibili. Come da tradizione Devil May Cry 5 non è il tipico gioco da abbandonare una volta finito, anzi: questo è probabilmente il peggior modo di giocarlo. Completandolo una prima volta (richiederà circa una dozzina d'ore a difficoltà normale) sblocchiamo infatti il primo livello di difficoltà aggiuntivo per poi sbloccarne altri, e vi consiglio caldamente di non commettere l'errore di abbandonare il gioco dopo una sola playthrough, anche perché per padroneggiare a fondo tutti e tre i personaggi ci vorrà molto tempo, ce ne vorrà ancora di più per potenziarli al massimo, ma vi assicuro che alla fine le combo che riuscirete a fare saranno qualcosa di assolutamente spettacolare e che vi ripagherà ampiamente del tempo speso. Al momento è assente invece il classico Bloody Palace, la modalità Survival che i fan conoscono bene, ma non disperate visto che questa modalità verrà aggiunta gratuitamente tramite un aggiornamento pianificato per il mese di aprile.
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