Recensione - Guacamelee! 2
di
Győző Baki / Baboy
P
Il Gioco
Guacamelee! 2 continua esattamente da dove finiva il capitolo precedente: lo scontro finale contro Calaca. Il gioco ci vede addirittura rigiocare questo combattimento, anche se in una versione nettamente semplificata: sarebbe stato assurdo pensare di iniziare l'avventura con una battaglia durissima piena di comandi da memorizzare. Finita questa missione, però, scopriamo che sono passati tanti anni e il protagonista luchador Juan non se la passa tanto bene. Ha messo su famiglia e una bella "panzetta". Dovrebbe essere l'uomo più felice del pianeta, eppure gli manca l'avventura e fa fatica a lasciarsi alle spalle i bei tempi in cui invece di fare il padre di famiglia salvava il mondo mettendo la sua vita in pericolo.Per sua fortuna e per sfortuna del resto del mondo, però, arriva una nuova minaccia sotto forma di minacciose nuvole nere a forma di pezzi Tetris che sembrano provenire da un altro universo. Juan sa che è tempo di salutare la famiglia e andare a salvare il mondo, ovunque debba andare per farlo. Ed il dubbio sulla destinazione presto svanisce quando appare il suo mentore che, come nel primo gioco, può avere sembianze da uomo e da capra, trasportandolo attraverso alcuni mondi del Mexiverso (una sorta di multiverso in salsa messicana) fatti di citazioni videoludiche fino alla timeline più oscura, da dove si sta espandendo un nuovo male. In questo universo parallelo Juan non è riuscito a sconfiggere Calaca, che è stato invece sconfitto da un altro combattente di nome Salvador il quale però facendosi corrompere dal potere della maschera sta raccogliendo delle misteriose reliquie che potrebbero avere l'effetto abbastanza spiacevole di eliminare ogni universo esistente. Ma Juan è pronto per salvare l'intero Mexiverso ed si prepara così per una nuova avventura.
MX Video - Guacamelee! 2
Il fatto che il protagonista abbia perso il buon vecchio fisico da luchador è la scusa perfetta per Guacamelee! 2 di ripartire da capo, con il protagonista che può sì saltare e aggrapparsi ai muri, ma ha dimenticato quasi tutte le mosse più avanzate che dovrà quindi ri-sbloccare nel corso dell'avventura. Scatti, salti dimensionali e molto altro: come in tutti i metroidvania, man mano che sbloccheremo nuove abilità potremo esplorare aree precedentemente impossibili da raggiungere negli enormi livelli a struttura aperta che portano Juan attraverso città messicane, sotterranei, templi maya e molto altro. Il level design è anche questa volta uno dei punti forti del titolo, con tantissimi tipi di peripezie, ostacoli (incluse sezioni a gravità mutevole), e trappole da superare in un gameplay prevalentemente da platformer bidimensionale, ma con una forte componente acrobatica data dalle numerose mosse a disposizione.
Ed ovviamente, per un ex-luchador come Juan, non possono certo mancare i combattimenti che tornano in tutto il loro splendore e difficoltà. Come già avveniva nel primo capitolo, più che sfidare nemici sparsi per i livelli raggiungiamo determinate aree dove tutte le uscite vengono chiuse finché non battiamo tutti i nemici presenti. Con le tante acrobazie a disposizione, i nemici dotati di scudi di diverso colore che indicano a quali tipi di mosse sono vulnerabili e così via, sembra quasi di giocare a una specie di Devil May Cry ma con una dimensione in meno e molte "messicanate" in più. Se alcune sezioni platform a gravità variabile e ostacoli letali risultano davvero toste, certi combattimenti contro numerosi nemici non sono da meno, mantenendo il livello di sfida di questo sequel a livelli sempre alti anche per chi conosceva bene il primo capitolo della saga. Ovviamente con l'aumentare della difficoltà anche il protagonista stesso acquisisce nuove abilità, potenziamenti alla barra della salute e così via.
Molto del fascino di Guacamelee! veniva dall'assurdo umorismo in salsa messicana, e non poteva essere di meno nel sequel, con continui riferimenti alla cultura e alla cucina messicana, musiche azzeccatissime tra cori mariachi e trombette e personaggi che sembrano uscire dai cartoni più cliché sui messicani, il tutto con un umorismo e un'autoironia molto azzeccati. Ho trovato particolarmente riuscita la già citata fase iniziale del gioco, dove attraverso universi paralleli esploriamo diversi mondi videoludici classici, ovviamente camuffati per questioni di licenza, ma comunque riconoscibilissimi e parodizzati con classe ed efficacia. I dialoghi e le cut-scene non sono frequentissimi, ma risultano quasi sempre spassosi.
Le ampie aree di gioco di Guacamelee! 2, che portano anche questa volta a un finale pirotecnico, si possono superare in una decina d'ore esplorando per bene tutti gli ambienti, con qualche ora in più necessaria per trovare tutti i segreti e completare obiettivi secondari. Si tratta di un gioco principalmente single player, ma è possibile in qualunque momento far entrare in gioco fino a 3 giocatori in locale, che non salvano i propri progressi ed i cui movimenti sono limitati alla schermata del giocatore uno, ma che possono aiutarci molto in certe sezioni platform impegnative e soprattutto nei combattimenti. Il gioco è anche tradotto interamente ed egregiamente nella nostra lingua, e segnaliamo inoltre con piacere che è Xbox One X Enhanced, quindi seppur si tratti di un gioco 2D i mondi di gioco sono tutti presentati in 4K sulla console potenziata di Microsoft.
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