Recensione - Ridge Racer 6
di
ilPoli
P
Prima di arrivare a dirvi le impressioni sul gioco introduco alcune chicche che io personalmente ho apprezzato tantissimo: per prima cosa dopo il caricamento iniziale prima di premere start compare un gioco da bar di quelli che nessuno può dire di non conoscere... una certa musica... un simil labirinto... fantasmi che girano... sì è proprio Pac-Man. Non vi nascondo che ci ho giocato un po’ dato che è stato uno dei giochi che ho visto nascere agli albori della storia videoludica. Altro elemento che personalmente ho apprezzato tantissimo è il design molto semplice ed intuitivo dei menu di gioco, caratterizzato da pochi colori, per la serie che spesso con poco si riesce a ottenere un risultato apprezzabile. Ma bando alle ciance, è tempo di dedicarci a Ridge Racer o forse è meglio dire "It’s time to drift!".
Drift and NOS!
Se avete già giocato a uno di precedenti capitoli di questa sorta di saga racing (si parla di prima metà degli anni 90 per il primo episodio) sapete bene cosa vi aspetta. Come premesso non siamo in Gran Turismo o in PGR, qui i settaggi di camber, trazione, incidenza delle superfici alari non contano proprio niente, qua conta saper affrontare le curve come si deve e per dirla con termini da smanettone "nel dubbio accelero". La struttura di gioco è tanto semplice da lasciare senza parole: si partecipa a gare e lo scopo è vincere! MA CHE NOVITA’! Ok torniamo seri, a parte l’ovvio risultato finale che ci si aspetta, è il come lo si raggiunge che è l’arma vincente di Ridge Racer 6... da buon titolo arcade supplisce alla mancanza di realismo (voluta, ci aggiungo) con la spettacolarità delle derapate e del NOS. Queste due caratteristiche vanno a braccetto durante il gioco, infatti se da un lato il NOS consente di recuperare vantaggi o di infliggere svantaggi nei confronti degli avversari, dall’altro lato prima o poi finisce (per intenderci avrete a disposizione 3 "sparate") e qua entrano in gioco le derapate che funzionano un po’ come il freno motore che ricarica il motore elettrico nelle auto ibride, solo che in questo caso la totale perdita di aderenza ricarica le simpatiche bombole di gas esilarante (lo sapevate vero che il NOS è il gas esilarante?).
Parlando di derapate, il paragone con PGR diventa quasi obbligatorio: la fisica delle auto è totalmente diversa ed infatti in Ridge Racer 6 tutto avviene non dico in automatico ma poco ci manca, diciamo che un minimo di controllo dovete applicarlo... ah dimenticavo, questo vale per le auto che hanno come caratteristica la derapata "Normale", ci sono altri due tipi di sbandata ma sono pressoché incontrollabili e personalmente li lascio a chi ama osare tanto ma tanto. La tecnica per mandare di traverso le auto è quanto mai semplice e prevede una bella frenata in ingresso con relativa reazione dell’auto che si scompone. Ok, qua finisce il collegamento labile con la realtà e inizia il mondo fantastico e scintillante dell’arcade game: la macchina praticamente senza alcun controsterzo fa tutta la curva e si riallinea praticamente da sola. Io nel frattempo ho fatto una sola cosa: ho accelerato come un dannato o per meglio dire non ho mai smesso di premere l’acceleratore. Ecco, questa è la dinamica tipo di Ridge Racer 6.
Un mondo di colori
E la grafica del gioco come'è? Come si conviene a un gioco arcade, la grafica è ovviamente accattivante, con colori sgargianti e sfumature che non possono lasciare indifferenti anche nei peggiori dei commenti... come si suol dire "nel bene e nel male l’importante è che se ne parli". Per prima cosa parliamo dei modelli delle auto: chi conosce i precedenti capitoli di RR sa bene che non esistono automobili reali ma solo modelli di "fantasia", lo scrivo tra virgolette perché in qualche auto mi è parso di vedere qualcosa di familiare (Ford F-150, Honda S2000, Dodge Viper...). Comunque sia c’è una buona varietà di veicoli, sia per modelli che per colorazioni e comunque durante lo svolgimento del gioco si sbloccheranno auto aggiuntive. I modelli poligonali sono buoni ma non al livello di quanto visto con un gioco di guida a caso per la nuova console della casa di Redmond. Un difetto che ho riscontrato è una certa presenza di aliasing sui bordi delle auto e sarei curioso di sapere se anche in HD succede lo stesso, o sono solo io che devo vergognarmi del mio misero 16:9 CRT.
Confrontandomi con qualcuno mi era stato anche detto della povertà delle piste... e devo dire che sono felice di essere rimasto della mia idea a riguardo: sono spettacolari! Non saranno reali, non saranno foto scattate a facciate di palazzi o piste vere e proprie riprese alla perfezione con l’ausilio del GPS, ma sono spettacolari. Le texture dell’asfalto sono veramente ben fatte e in questo caso sì che possono rivaleggiare con PGR. Mettendo da parte la veste cromatica, che come detto è da sempre un punto di forza di questo tipo di giochi, è la varietà e cura dei dettagli a lasciare sbalorditi. È che si va così forte che non ci si può soffermare a guardare sempre quanto è bello questo o quell’altro pezzettino di pista. E poi i saliscendi ragazzi! Che gran bei saliscendi! Salti di quelli da far accapponare tutto l’accapponabile, curve in salita o in discesa con dislivelli allucinanti, dossi in piena curva che presi di traverso portano a sfidare le leggi della fisica, ma che risate e che divertimento! Niente da dire quindi su questo versante.
Di contorno a questa sorta di montagna russa d’asfalto c’è il clima che varia dal giorno pieno al crepuscolo fino alla notte che porta con se tutti i suoi colori, rendendo le piste simili a una Las Vegas virtuale. E proprio la notte e le gallerie evidenziano una finezza voluta da chi ha profuso fatica nel programmare il gioco: se osservate le luci delle auto mentre fate una manovra vedrete che lasciano una scia: so che è una minuzia da nulla ma nel complesso va considerato anche questo. Tutto questo mondo dorato di effetti e piacevolezze gira con una fluidità disarmante! Mai un tentennamento mentre tutto questo ben di dio si muove, e dico così a ragion veduta dato che non si è in 8 in pista ma ben in 14 (sì QUATTORDICI) auto a gara che fanno disastri!
How to play Mr. Brown?
Non so perchè mi vengono in mente certi titoletti, sarà che non sono propriamente troppo normale :D Come detto precedentemente il menu introduce una grafica piacevole che sarà poi il punto cardine della modalità principale del gioco, ovvero l’esplorazione dell’universo RR. L’esplorazione la si può definire "aperta" dato che il percorso da seguire lo stabilisce il giocatore dopo ogni singola gara: in pratica, nonostante ci siano moltissime gare la strada per completare il gioco risulta essere personalizzata. Certo poi ci saranno altri percorsi da fare per concludere anche le gare precedentemente scartate, ma tutto sommato in questo modo si ha un’idea di "falsa" libertà esplorativa. Resta il fatto che le gare sono veramente tante e con una difficoltà un po’ strana dato che se all’inizio sembra tutto fin troppo facile già a partire dalla categoria 3 tutto si complica terribilmente e non sarà più così immediato vincere al primo colpo (con buona pace del portafoglio, almeno ogni tanto i giochi durano un po’ di più e posso tirare un sospiro di sollievo).
La giocabilità è poi garantita anche dalle altre modalità di gioco come il più classico del classici "Attacco al tempo" o le gare singole, a questo ci mettiamo il multigiocatore in locale con splitscreen. E una volta finito il gioco c’è sempre il Live che regala ancora linfa vitale! In questo caso siamo lontani da quanto si è visto con PGR, ma si sa anche che il mondo è vario. Online troviamo semplici gare (termine riduttivo ma c’è da tener presente anche che il gioco non prevede in partenza altre modalità) che però possono vedere fino a 14 matti che fanno numeri da circo sulle piste.
In conclusione Ridge Racer 6 non delude le aspettative, un arcade mi aspettavo e così è stato: macchine di fantasia, ambientazioni ricercate dal punto di vista dinamico e una grande immediatezza di gioco, fattore questo fondamentale per decretare il successo di un tipo di gioco come questo. Forse solo il Live che in teoria dovrebbe aumentare a dismisura la longevità del titolo si presenta un po’ al di sotto delle aspettative... ma ripeto quanto detto all’inizio, la piccolezza di ritrovarmi Pac-Man mi ha fatto dimenticare tutto. 8.0
Commenti