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img The Gardens Between

Recensione - The Gardens BetweenXbox One DigitalGame

Gli australiani The Voxel Agents ci presentano la loro idea di puzzle game con The Gardens Between, nel quale controlliamo lo scorrere del tempo mentre due giovani amici compiono un viaggio emozionale tra i ricordi. Scopriamolo insieme.

Il Gioco

Come accade spesso in produzioni indie più "intimiste" e contenute, The Gardens Between inizia senza grandi spiegazioni o preamboli, anche perché uno degli obiettivi degli sviluppatori è proprio quello di far scoprire ai giocatori quello che sta accadendo man mano che vivono l'avventura. La storia inizia in una notte piovosa nel cortile di un sobborgo cittadino, dove in una piccola casetta su un albero troviamo due giovani ragazzi, Arina e Frendt (ma il gioco non ci rivela i loro nomi: li conosco solo perché comunicatici dagli sviluppatori). I due sembrano tristi e sommessi, ma prima di poter scoprire il perché dei loro crucci accade un evento inspiegabile: proprio mentre dietro di loro, sulla ferrovia sopraelevata, passa un treno, il tempo si ferma improvvisamente e scorre all'indietro per qualche secondo. Poi torna a scorrere normalmente, ma davanti ai due ragazzi appare una sfera luminosa fluttuante che, una volta toccata, li trasporta in uno strano mondo.

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I due protagonisti si ritrovano così su una piccolissima isola; ora c'è il sole, il cielo è azzurro e… piovono scatoloni giganti pieni di giocattoli! Terminata questa introduzione sta a noi prendere il controllo, e ci accorgiamo subito di una particolarità del gameplay: non controlliamo direttamente i due ragazzi, che si muovono in autonomia, ma lo scorrere del tempo. Se non tocchiamo nulla sul pad il tempo è fermo, mentre se spostiamo uno dei due stick verso destra o sinistra (o premiamo uno dei due grilletti), il tempo si muove avanti o indietro, con Arina e Frendt che esplorano l'isola o tornano sui loro passi se "riavvolgiamo" il tempo.

Questo meccanismo è alla base del gameplay dell'intero titolo, un vero e proprio puzzle game che si fa sempre più complesso e cervellotico nel corso dell'avventura. L'isola in cui ci troviamo all'inizio del gioco è solo una delle tante che visiteremo, ed in ognuna lo scopo è sempre permettere ai due ragazzi di arrivare in cima, portando però una lanterna nella quale dovranno aver prima catturato una sfera di luce, la stessa incontrata nella casa sull'albero all'inizio della storia.

MX Video - The Gardens Between

Ma se tutto quel che possiamo fare è mandare avanti e indietro nel tempo, la sfida dove sta? In realtà non è proprio così: i due ragazzi possono occasionalmente interagire con alcuni oggetti, ed in questo caso non lo faranno da soli ma saremo noi a decidere quando; Arina inizia ogni livello/isola con la lanterna vuota, e raccoglie la sfera di luce passando accanto a dei fiori giganti che generano appunto queste sfere, mentre altri risucchiano la sfera dalla lanterna. Può inoltre posare la lanterna su dei particolari blocchi che a volte hanno delle gambe e si muovono indipendentemente per il livello, oppure usarla per attivare dei ponti, ma solo quando c'è la sfera all'interno. Per contro, però, nei livelli più avanzati sono presenti dei ponti di "nebbia solida" che svaniranno se ci avviciniamo con la lanterna accesa, mentre altrettante barriere di nebbia potranno essere attraversabili solo se nella lanterna c'è la luce.

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In questi meccanismi diventa quindi essenziale il ruolo di Frendt, che a volte segue la sua amica mentre altre volte prende percorsi alternativi. Anche lui possiamo farlo interagire con alcuni oggetti, ma diversi da quelli di Arina; alcune campanelle possono ad esempio essere fatte suonare per aprire o chiudere i fiori emetti/risucchia sfere, così da tenerli aperti o chiusi al passaggio della ragazza a seconda delle necessità, ma ben più importanti sono una specie di clessidre che, se attivate, ci permettono di spostare nel tempo solo specifici oggetti, cambiandone così la posizione rispetto ai due ragazzi e sbloccando il passaggio in determinate aree. Ad esempio i detriti di una frana potrebbero bloccare il passaggio ai ragazzi, ma riavvolgendo il tempo della sola frana Frendt potrebbe liberare il passaggio, oppure Alina portando la luce nella lanterna potrebbe trovarsi bloccata davanti ad un "ponte di nebbia" ma potrebbe posare la lanterna su un blocco mobile che poi il suo amico potrebbe far spostare più avanti nel percorso, così da permetterle di attraversare il ponte e recuperare la lanterna più avanti.

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Questi sono solo alcuni esempi di enigmi molto basilari che incontrerete nel corso del gioco, ma tutto diventa sempre più complesso di isola in isola, richiedendo buone dosi di pensiero laterale per capire come risolvere ogni situazione; a volte vi sembrerà che non esista soluzione per un determinato enigma, ma poi pensandoci e ripensandoci si accenderà la fatidica lampadina e capirete come procedere. Tutto questo non durerà purtroppo molto, però: parliamo di una durata tra le due e le due ore e mezza, a seconda di quanto impiegherete a risolvere ogni enigma.

Amore

Ricordi di un'infanzia negli anni '80

- The Gardens Between narra la storia dell'amicizia tra due ragazzi, e lo fa in una maniera completamente nuova e toccante al tempo stesso: le isole che visitiamo in compagnia di Arina e Frendt non sono solo degli enigmi da risolvere ma rappresentano anche i ricordi delle loro avventure, degli interessi vissuti in comune, delle loro passioni musicali e così via. Oggetti come walkman, telescopi e videogiochi anni '80 (si tratta chiaramente di ragazzi di una trentina d'anni fa) sovrastano le isole come dei monumenti ad un felice passato trascorso tra i due, e dopo aver vissuto tutti questi mondi si arriva ad un finale assolutamente emozionale. Una gran bella e toccante storia per immagini.

Fast forward, rewind

- Se all'inizio gli enigmi basati unicamente sul controllo del tempo possono sembrare piuttosto semplici e banali, man mano che, di isola in isola, si aggiungono nuove variabili e meccanismi il tutto diventa più impegnativo e cervellotico, fino a costringerci a passare diversi minuti per capire come superare determinati ostacoli. Un ottimo design che non mancherà di soddisfare tutti gli amanti di puzzle games, ed il tutto utilizzando unicamente tre comandi!

Mondi di memorie

- Ottimo anche il design artistico e grafico dell'intero titolo, a partire dal look e le animazioni dei due personaggi, che muovendosi indipendentemente spesso si fermano ad osservare dei particolari o prendono strade separate, fino alle isole stesse: gli sviluppatori hanno optato per un designe pastellato e non realistico, ma gli ambienti sono ricchi di dettagli e risultano davvero ispirati, con uno stile inconfondibile e consistente dall'inizio alla fine, accompagnati sempre da piacevoli musiche d'atmosfera. The Gardens Between è molto bello anche da vedere, oltre che da giocare.

Odio

Durata breve, prezzo alto

- L'unica critica che mi sento di poter muovere a The Gardens Between è quella di un prezzo eccessivo a fronte di una durata decisamente breve. Se non rimarrete bloccati più del dovuto con i vari enigmi, completerete il gioco in circa 2-3 ore (ovviamente anche meno se ricorrete alle guide, cosa che vi sconsiglio fortemente di fare se volete godervelo=, dopo di che non esiste rigiocabilità se non quella legata al recupero di qualche obiettivo tralasciato (ed anche in tal caso non serve rigiocare l'intero titolo, perché è possibile rifare le singole isole). 19,99 Euro per una durata simile, anche con un gioco così bello, mi sembra un po' eccessivo; forse 9,99 o al massimo 14,99 sarebbe stato un prezzo più adatto. Fortunatamente il titolo è incluso nel Game Pass, quindi sa avete l'abbonamento potrete godervelo senza preoccuparvi di prezzo o durata.

Tiriamo le somme

The Gardens Between è una piccola gemma indie, un'avventura intimista e persino struggente narrata in maniera originale ed accompagnata da un gameplay ad enigmi impegnativo e stimolante. Purtroppo il tutto termina prima di quanto avremmo desiderato, ed il rapporto durata/prezzo non è forse dei migliori, ma se amate gli enigmi e le avventure narrative è sicuramente da avere. Ma se avete un abbonamento ad Xbox Game Pass e non l'avete ancora giocato, non aspettate oltre e correte a recuperarlo!
8.0

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L'autore

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Classe '72, dall'animo geek e appassionato da sempre di videogiochi e informatica, nel 2002 è cofondatore di MX. Il sito parte per gioco ma diventa una parte sempre più importante della sua vita insieme a lavoro, famiglia e troppi altri interessi: questo lo costringe a rimandare continuamente i suoi piani di dominio sul mondo.

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Commenti

i Le recensioni di MX esprimono il punto di vista degli autori sui titoli provati: nelle sezioni "Amore" ed "Odio" sono elencati gli aspetti positivi e negativi più rilevanti riscontrati nella prova del gioco, mentre il voto ed il commento conclusivo rispecchiano il giudizio complessivo del redattore sul titolo. Sono benvenuti i commenti e le discussioni tra chi è d'accordo o in disaccordo con tali giudizi, ma vi chiediamo di prendere atto del fatto che si tratta di valutazioni che non hanno pretesa di obiettività nè vogliono risultare vere per qualsiasi giocatore. La giusta chiave di lettura per le nostre recensioni sta nel comprendere le motivazioni alla base dei singoli giudizi e capire se possano essere applicate anche ai vostri gusti personali.
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