Recensione - RGX: Showdown
di
Győző Baki / Baboy
P
Il Gioco
Il gioco degli inglesi Shortround Games non è certo un titolo complessissimo RGX: Showdown (dove RGX sta per Rival Gears X-treme) punta a fare una sola cosa, ma cercando di farla dannatamente bene. Si tratta di un racer con visuale da dietro la vettura dove giocatori di tutto il mondo si sfidano in appassionanti duelli uno contro uno su percorsi urbani brevi e principalmente rettilinei, dove vince chi riesce chi riesce a destreggiarsi meglio nel traffico ed a gestire il turbo.Il gameplay è estremamente semplice e di stampo arcade, con comandi molto maneggevoli: tutto si basa sul tenere schiacciato l'acceleratore e schivare la gran quantità di macchine del traffico che si frappongono tra noi ed il traguardo, dosando saggiamente il turbo che si guadagna facendo partenze perfette, schivando veicoli all'ultimo istante o sfruttando la scia del proprio avversario. E' possibile anche sportellare l'altro giocatore per portarlo a schiantarsi contro altri veicoli, ma un sistema di respawn rapido garantisce che nessuna gara sia mai decisa fino in fondo. Meccaniche che ricordano, anche se in maniera ancor più semplificata, i primissimi Burnout.
Tutto questo avviene sempre ed esclusivamente in gare online, con tornei generati automaticamente ad ogni ora e con una graduatoria globale costantemente in movimento (anche se sospetto che spesso i nemici siano pilotati dall'IA mascherata da giocatori reali: i matchmaking durano sempre pochi secondi e si trova sempre qualcuno da sfidare, ma dopo numerose gare mi ritrovo pochi volti nuovi nell'elenco dei giocatori recenti). Possiamo scegliere tra 5 classi di macchine di performance crescenti, che presentano a loro volta 30 veicoli differenti con statistiche diverse tra accelerazione, velocità massima e maneggevolezza. Le vetture sono comunque piuttosto bilanciate tra di loro: durante le mie partite non ho trovato nessun veicolo più efficace degli altri: quelli più veloci sono per esempio più complicati da guidare, bilanciandone così l'efficacia com'è giusto che sia. Ogni gara conta per il torneo dell'ora in corso: vincere porta punti mentre la sconfitta non porta nulla se non qualche soldino di consolazione spendibile poi in migliorie cosmetiche ai veicoli. Ma la differenza tra vincitori e vinti in realtà ancora più marcata, grazie ad un sistema di rischio per le vittorie consecutive.
MX Video - RGX: Showdown
Entrano in gioco quindi i punti mod. Il giocatore parte con mille punti da spendere su quattro potenziamenti per velocità, accelerazione, maneggevolezza e quantità di nitro, ognuno dei quali costa 100. I punti si resettano se si perde, in caso contrario alla prossima gara ci si deve destreggiare con meno punti a disposizione. Ogni vittoria consecutiva vale molti più punti delle precedenti andando infatti a moltiplicare le vincite: se una vittoria normale vale 20 punti, la quinta vale 100 punti, oltre ovviamente a quanto già guadagnato nelle quattro sfide precedenti. Ma naturalmente meno sono i mod a disposizione e più diventa difficile vincere gare, anche perché salendo di graduatoria cambiano gli avversari: ebbene, ogni volta si affronta qualcuno con un grado di classifica simile al nostro, perciò vincere gare a maggior ragione diventa complesso quando si gioca nella top 10 piuttosto che nella top 300.
Al minuto 0 di ogni ora finisce il torneo attuale e comincia immediatamente uno nuovo, con i premi in denaro e in nuovi veicoli che vengono elargiti in base a quale percentuale di giocatori si è arrivato dai primi 10% fino al 90%, con un premio speciale anche per il vincitore assoluto. L'intero gioco si basa su questi continui tornei, la conquista di nuovi veicoli e la loro personalizzazione, oltre che sui rischi che si corrono per salire nelle graduatorie. Non ci sono infatti modalità aggiuntive o variazioni sul tema, ma per arrivare in fondo ci possono volere molte ore e complessivamente si tratta di un'offerta onesta visto il prezzo invitante di 9,99 Euro. Non manca nemmeno la localizzazione italiana. che copre tutti i testi del gioco.
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