Recensione - Need for Speed: Most Wanted (V1)
di
Angelo Sepe / Zero_C@LL
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Si accendono i motori
Appena inserito il DVD nel lettore della Xbox 360, il giocatore viene catapultato nel mondo delle corse clandestine fatto di donne e motori, in stile Fast and Furious, di Need For Speed Most Wanted. La modalità Carriera che si andrà ad affrontare è finalmente dotata di una trama soddisfacente, abbastanza coinvolgente e ricca di colpi di scena. Le scene di intermezzo principali, realizzate in computer grafica, hanno una veste cinematografica con parvenze del tutto realistiche, e ci catapultano nel mondo delle corse clandestine raccontando la trama principale sopratutto attraverso ricordi e flashback del nostro alter ego virtuale, trovatosi con pochi soldi e senza una macchina decente per colpa di Razor, il cattivone di turno. Infatti Razor, scorrettamente, riesce a soffiar via il bolide del nostro alter ego: una sfavillante BMW M3 moddata di tutto punto, e con questa fantastica auto riesce a scalare la classifica dei quindici campioni della "Black-list" diventando il numero uno, l’uomo da battere.
Quindi il giocatore, con l’aiuto della sua sconosciuta (e molto molto sexy) compagna verrà introdotto nel giro delle corse clandestine della Black-list, dove dovrà battere uno ad uno i quindici campioni, naturalmente partendo dall’ultimo, e scalare la classifica per potersi prendere la sua piccola vendetta con quel bullo di Razor e riguadagnare la sua mitica BMW M3. A questo punto bisogna gareggiare cercando di racimolare più soldi possibili per comprare nuove auto via via sempre più potenti e moddarle di tutto punto con alettoni, cerchi in lega, NOS, nuovi assetti e tutto ciò che è possibile inserire su di un’auto, questo perché ogni pilota della Black-list che vorremo sfidare richiederà una certa reputazione, non solo come corridore ma anche come ricercato della polizia. Infatti con il passare del tempo e con l’accrescersi della fama del pilota, non mancheranno i mandati di cattura da parte delle forze dell’ordine con conseguenti inseguimenti a tutto spiano all’ interno delle strade virtuali che formano gli stage.
I tipi di gare proposte sono suddivise in sei categorie: Gare su circuito, dove si deve tagliare per primi il traguardo eseguendo i classici giri di pista, Gare Sprint, dove si deve ottenere la vittoria attraversando circuiti urbani e extraurbani, Gare ad eliminazione, in cui l’ultimo arrivato viene eliminato (in pratica una sorta di Highlander "ne resterà soltanto uno"), Sfide al Casello, corse su circuiti aperti e molto ampi in cui si deve raggiungere la fine del circuito in cui il nostro solo avversario è il tempo, Gare autovelox, in cui il vincitore si ha ottenendo il miglior punteggio dato dalla somma del distacco del tempo impiegato per effettuare il tracciato più la somma delle velocità segnate dall’autovelox, e Gare di accelerazione, dove si deve raggiungere la fine del tracciato nel minor tempo possibile e senza fare incidenti. Nota dolente sono gli esasperati inseguimenti fatti dalla polizia quando si cerca di raggiungere il luogo delle corse clandestine, che diventano sempre più frequenti man mano che si raggiunge una certa notorietà: fortunatamente è stato introdotto il teletrasporto nella mappa in modo da raggiungere direttamente il luogo di partenza delle corse.
Rifacciamoci gli occhi
Il comparto grafico come già accennato è stato realizzato con uno stile ultra-realistico, curando nei minimi particolari sia le vetture che i paesaggi, naturalmente si raggiunge il massimo effetto visivo attraverso l’alta risoluzione. Le auto, in tutto trentasei, sono curate nei minimi particolari, sopratutto le Porsche e le Lamborghini: i riflessi di luce ed il motion blur, il tutto con un contorno di colori sfavillanti sono qualcosa di difficilmente descrivibile, davvero impeccabili. La scelta dei paesaggi, finalmente, questa volta ricade su quelli all’aperto alla luce del sole, quindi abbandonati i meandri cupi della serie Underground. Altra chicca è la realizzazione dell’asfalto, renderizzato in tutta la sua magnificenza con bump mapping ed riflessi delle pozze create durante la pioggia. Magistrale è la realizzazione dell’effetto luce del sole, è stato curato persino il cambiamento di intensità della luce in base alla velocità con cui si esce da una galleria. Per non parlare della quantità di oggetti che si distruggono durante le gare sui diversi circuiti, più di una volta capiterà che la macchina davanti a voi prendendo un cespuglio vi farà mangiare le foglie ancora volanti insieme alla scia del suo fumo.
Ottimo anche il comportamento della fisica delle vetture e degli oggetti quando si distruggono, molto realistica. Tutto questo però ha un prezzo in termini di framerate: anche se il tutto gira molto fluidamente a volte si percepisce qualche lieve scatto dovuto forse anche al fatto che il titolo è multipiattaforma quindi non ottimizzato esclusivamente per la nuova console di casa Microsoft. La giocabilità è molto intuitiva e immediata, come sempre si hanno i classici pulsanti per cambiare le visuale, per l’innesco del NOS e con l’acceleratore e il freno posti comodamente sui grilletti. Il tutto è molto immediato ed adrenalinico e il controllo della vettura risponde molto bene alle sollecitazioni del giocatore. Certo potevano rendere la giocabilità molto più simulativa, ma mantenendosi sullo stile semi-arcade si ha un maggiore incremento di divertimento, visto il tipo di gioco.
Il comparto audio rispecchia perfettamente quello che abbiamo potuto sentire nelle versioni precedenti del gioco, con musiche rockeggianti ed hip hop e rombi esagerati alla partenza e durante la gara. La colonna sonora è stata realizzata da Paul Linford, compositore che ha scritto alcune parti delle colonne di film famosi come Bad Boys II, Fuori in 60 secondi e Nemico Pubblico.
Il gioco naturalmente ha pieno supporto Live, dove ognuno può mettere in mostra la propria vettura gareggiando contro i giocatori di tutto il mondo, in pratica simulando realmente una sorta di corsa clandestina sul server. Nota dolente però è la scarsità delle opzioni offerte sul server, soprattutto l'impossibilità di poter limitare la cilindrata delle auto che partecipano alla gara , quindi potremo trovarci di fronte al nostro macinino superaccessoriato un micidiale bolide di tutto rispetto.
Tirando le somme
In conclusione siamo davanti al primo Need For Speed di prossima generazione che, come descritto, ha molti pro e pochissimi contro, adatto a tutti i videogiocatori dai più smaliziati a quelli che vogliono l’immediatezza in un gioco, con un gran punto di forza sul comparto grafico e nella giocabilità. Sicuramente si sarebbe potuto migliorare ulteriormente l’aspetto Xbox Live con piccole aggiunte ed ampliare il numero di vetture con cui giocare, ma comunque resta consigliato a tutti.
Questo Need For Speed Most Wanted è da tenere presente, certamente non è un titolo che deluderà soprattutto gli amanti delle corse rocambolesche in auto super equipaggiate, un pezzo che non può mancare nella collezione di un vero giocatore del genere. 8.8
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