Recensione - Gorogoa
di
Győző Baki / Baboy
P
Il Gioco
Sviluppato da Buried Signal, studio composto dall'unico sviluppatore ed artista inglese Jason Roberts, Gorogoa è un gioco difficile da descrivere; potremmo definirlo come un puzzle game con elementi in comune con le avventure punta e clicca, ma alla prova dei fatti si tratta di qualcosa di completamente nuovo, mai visto in un videogame. Abbiamo a che fare con un gioco fortemente astratto, senza una narrativa lineare o facilmente comprensibile, del tipo che poteva sgorgare unicamente dalla mente di un vero artista. Il gioco affronta tematiche come la decadenza della società e la vecchiaia, con spunti riflessivi celati e da cercare tra le righe e senza una consequenzialità temporale degli eventi.C'avete capito qualcosa? Probabilmente no, infatti Gorogoa è uno di quei giochi che è più facile capire giocandoli piuttosto che facendoseli raccontare. Volendo semplificare il tutto, però, nel gioco seguiamo le vicende di un ragazzo alla ricerca di 5 frutti di diversi colori, all'interno dei mondi dipinti all'interno di quadri ed abitati da una misteriosa creatura gigante coloratissima. Il gioco si svolge su una griglia di quattro riquadri mostrati a schermo; in questi riquadri, dei quali solo uno inizialmente presenta uno scenario, possono essere spostate parti degli altri riquadri generando nuove scene con le quali possiamo poi interagire spostandole a loro volta, zoomandoci all'interno o cliccando su vari oggetti interattivi. Possiamo ad esempio cliccare sull'immagine di un quadro appeso al muro che presenta un albero; questo mostrerà in primo piano la cornice del quadro con l'albero ed un prato. Spostando poi la cornice in un altro riquadro dello schermo, otterremo da una parte una cornice vuota, e dov'era l'immagine del quadro abbiamo ora uno scenario campestre nel quale possiamo muoverci ed interagire ulteriormente. L'altro riquadro con la cornice potrà poi essere utilizzato a sua volta per essere posizionato su altre immagini e risolvere determinati enigmi.
MX Video - Gorogoa
Questo gameplay "astratto" porta alla risoluzione dei continui piccoli enigmi che portano avanti il gioco, che altro non è che il percorso del ragazzo. I quadri che cambiano di continuo sugli input del giocatore e su eventi da essi generati possono a loro volta essere spezzettati in molti casi. In una delle primissime scene del gioco per esempio troviamo il ragazzo dentro uno sgabuzzino: trascinando via la stanza che ha intorno e inserendo su di esso un altro paesaggio, si troverà così ad uscire da una porta su un'ambientazione totalmente nuova. In alcuni casi è anche possibile unire riquadri differenti, come per esempio due pezzi di terra collegati dove il ragazzo passa da una schermata all'altra.
Sono concetti che è molto più facile provare dal vivo che spiegare, perché una volta provato risulta tutto molto immediato. Gli enigmi però sono molto meno semplici, e richiedono un tipo di logica davvero surreale, poiché bisogna costantemente infrangere le regole della realtà e del buon senso per creare combinazioni di scenari al limite dell'impossibile. Il segreto sta nell'osservare i dintorni, vedere se tra i quadri ci sono forme compatibili, ma anche cercare di ridurre ogni soluzione a disegni e concetti molto specifici, per poi cercare di capire come arrivare a tale risoluzione. Il tutto attraverso 6 capitoli: 5 per la ricerca dei cinque frutti, e uno conclusivo, ognuno completabile in 15-20 minuti al più, per una durata complessiva di circa 2 ore.
A questo punto vi farei un enorme disservizio se facessi troppi esempi concreti di come si possono combinare gli elementi del gioco, anche perché il titolo è piuttosto breve. Alla fine si sblocca anche una versione demo di qualche anno fa del titolo che ha qualche puzzle alternativo e dei disegni meno curati (prevedibile, visto che non era un prodotto finito), che a sua volta dà uno sguardo interessante alla creazione del titolo. Insomma, si tratta di un'esperienza molto corta e atipica. Nel gioco praticamente non ci sono scritte se non nella descrizione degli obiettivi, che però sono tradotte in italiano. Annotiamo con piacere anche il fatto che su Xbox One X potete usufruire di una risoluzione 4K, che permette di osservare meglio i piccoli dettagli dei complessi disegni artistici del titolo.
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