Recensione - Crimson Sea
L'ambientazione
Il tutto inizia con Sho, ragazzetto bello, bravo, buono, modesto, simpatico e asso con la spada e la pistola (si, siete proprio voi) che viene assoldato da una misteriosa ma soprattutto poco vestita fanciulla di nome Live-D. Il nostro compito da questo momento consiste nel distruggere i Mutons (brutti alieni cattivi) e salvare la Terra dall'invasione. Ora, lo so, molti di voi si staranno chiedendo come abbiamo fatto a partorire una storia così originale. In realtà la trama si svolge, attraverso una serie di cut-scene, in modo piuttosto particolare e l'ottima veste grafica vi terrà incollati allo schermo per scoprire l'evoluzione di quella che pensavate fosse una storia banale. Non vi svelerò altro dell'intreccio, perché è la fiamma che terrà acceso il vostro interesse durante tutto l'arco di gioco.
La meccanica di gioco unisce elementi action ad altri più facilmente riscontrabili in un GdR. Ci troveremo a fronteggiare centinaia (!) di alieni contemporaneamente con pistole e fucili finché i nemici restano a lunga distanza e all'arma bianca non appena entrano nel corpo a corpo.
Tutte le armi sono composte da vari componenti che possiamo modificare e sostituire per avere colpi più potenti o che raggiungono distanze maggiori o ancora che aumentano la velocità di fuoco. La varietà dell'armeria e delle possibili combinazione dei potenziamenti rende la scelta del fucile appropriato una parte cruciale del gioco.
Oltre alle armi fisiche avremo a disposizione dei poteri Neo-Psionici che doneranno a Sho una serie di abilità, prima fra tutte la capacità di devastare una cifra imprecisata di bestie attorno a lui in un sol colpo.
Fino a ora abbiamo parlato della componente action, ma il fattore gioco di ruolo è ugualmente importante.
Primo elemento da RPG è la possibilità di affrontare le quest in un party o, in questo caso, in una squadra militare dove voi siete il più alto in grado. La CPU si occuperà di manovrare tutti i vostri compagni, ma come e dove dovranno disporsi attorno a voi spetterà al nostro Sho deciderlo. Nel menù dell'inventario sarà possibile scegliere la formazione. All'interno di una griglia 5x5 potrete posizionare gli elementi della squadra e decidere da che parte far loro blastare alieni.
Altro fattore da gioco di ruolo è l'avanzamento di livello nell'uso sia delle armi che dei poteri psionici. Usando le vostre abilità guadagnerete esperienza che si tradurrà in un graduale potenziamento dei vostri tratti.
Le missioni sono di vario tipo, ma che in fondo si traducono per lo più nel “distruggi ogni forma aliena su schermo”... Con le dovute eccezioni ovviamente.
Vi troverete a dover raggiungere la fine del livello solo per uccidere il boss, oppure a raccogliere una serie di oggetti entro un limite di tempo, o ancora a proteggere un membro del vostro gruppo, o più semplicemente annientare ogni creatura che striscia, vola o salta.
Alcune missioni sono estremamente complesse e richiederanno più di un tentativo, per fortuna in ogni scenario è possibile selezionare più sotto-quest, il che ci permette di abbandonare momentaneamente la missione fallita e riprenderla dopo averne conclusa un'altra.
Il bello
La veste grafica è decisamente buona e soprattutto il character design è uno dei migliori visti su Xbox. Il tutto ha un fascino un po' alla Final Fantasy in un'ambientazione che richiama vagamente Gun Valkyrie. Gli scenari forse non sono molto vari e i mostri alla fine si dividono in volanti e striscianti, ma l'impatto complessivo è quanto di meglio si sia visto su Xbox (adoro i titoli in esclusiva!).
La trama ha un fascino tutto nipponico e aiuta a mantenere alto l'interesse sul titolo. Si alternano momenti di ilarità, introspezione, romanticheria e sensualità in un mix di sicuro interesse.
L'azione frenetica e la possibilità di devastare orde aliene faranno la gioia di ogni piccolo arcade-lover, mentre la parte strategica/RPG renderà più varia l'azione.
Il brutto
Comandare Sho a volte è frustrante, colpevole una telecamera che spesso guarda tutto tranne dove deve guardare. A volte ci troveremo ad ammirare uno splendido muro mentre qualche decina di alieni ci stanno massacrando la schiena. Alcuni comandi risultano praticamente inutili, come il sistema di puntamento laser o il lock del mirino. Le missioni spesso si limitano a blastare mostri senza sosta in un'area di 4 metri x 4 cercando di fare il punteggio più alto. Si alternano inoltre scenari ingenuamente facili a quest che saremo costretti a rifare decine di volte.
Il comparto sonoro in un primo momento sembra molto buono, ma con l'avanzare del gioco ci si rende conto di quanto sia monotono.
In conclusione
Se vi piacciono gli action-game, se vi siete appassionati a Dynasty Warriors, se siete riusciti a finire Gun Valkyrie e adorate lo stile jappo non potete farvi scappare Crimson Sea. Ho amato la grafica e mi sono appassionato alla storia, ma è stata dura digerire la monotonia delle quest e i comandi che spesso non rispondono alle aspettative.
Il responso in fondo è positivo, se non me lo avessero passato dalla redazione lo avrei probabilmente comprato, ma è sicuramente il titolo che puoi definire "se ti piace il genere...". Sayoonara.
Ringraziamo Leader per la collaborazione. 7.2
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