Recensione - RUINER
di
Győző Baki / Baboy
P
Il Gioco
2091: la società è controllata dalla multinazionale Heaven che, a dispetto del proprio nome, lucra su sfruttamento di forza lavoro, criminalità e droga, usando la violenza come strumento di controllo e intrattenimento. In questo contesto troviamo il protagonista di RUINER, una macchina da guerra umana che si esprime in una maniera alquanto atipica: non a voce, ma con un casco LED che mostra disegni, pattern o scritte oscene. L'innominato protagonista del gioco è controllato da hacker che lo costringono ad uccidere i personaggi scomodi alla Heaven, i quali tengono anche in ostaggio suo fratello per assicurarsi che non gli venga mai in mente di ribellarsi. Ma questo è proprio quello che accade grazie ad un gruppo di hacker "buoni" che intervengono per sfruttare le notevoli capacità di combattimento di questo killer per ribaltare le sorti della società, impiantandogli nella testa un obiettivo tanto facile da scrivere quanto difficile da raggiungere: "kill boss", ossia raggiungere ed uccidere il capo della Heaven.Qui entriamo in scena noi, ai controlli del protagonista in un action game isometrico con grafica 3D molto curata, che ricorda molto una versione cyberpunk ed ultrarealistica di Hotline Miami. Da questo eredita sicuramente la velocità, ma grazie alle meccaniche da twin-stick shooter i combattimenti hanno più a vedere con giochi alla Geometry Wars che con il titolo cult di Dennaton Games. I combattimenti non avvengono solo sfruttando un'ampia varietà di armi corpo a corpo e da fuoco, ma troviamo sono anche diverse tecnologie intriganti da utilizzare, come la capacità di fare degli scatti velocissimi che ci teletrasportano quasi da un punto all'altro, permettendoci addirittura di impostare manualmente più punti attraverso i quali passare mentre siamo in slow motion.
Il titolo presenta un gameplay acrobatico e adrenalinico con grandi quantità di nemici intenzionati ad abbatterci a colpi di arma da fuoco o corpo a corpo. Non hanno molta vita a disposizione (almeno a difficoltà Normale, la seconda delle quattro opzioni a disposizione) e quindi si prestano bene a coprire il ruolo della carne da macello, ma in compenso i loro colpi sanno essere letali, quindi siamo chiamati ad usare la velocità per destreggiarci al meglio tra di loro sfruttando anche abilità come lo scudo, mentre facciamo una carneficina intorno a noi.
MX Video - RUINER
Nonostante la maggioranza del tempo la si passi ad eliminare scagnozzi e relativi boss, RUINER non è comunque solo combattimenti; troviamo anche un mondo da esplorare di notte dove conoscere personaggi sinistri in una città tecnologicamente avanzata ma allo stesso tempo incredibilmente deprimente, piena di reietti della società che vivono un'esistenza di crimine e vizi in un percorso di autodistruzione, unica via d'uscita che conoscono in una società marcia. Il mondo di RUINER non è particolarmente originale e richiama molto opere del genere cyberpunk come Blade Runner, ma merita di essere esplorato.
E' quasi un peccato quindi che si combatta per così tanto tempo, perché tutto il gioco dura sulle 4-5 ore e di spazio per comprendere le sfumature della società e alcuni dei suoi personaggi ce n'è poco. Il gioco è discretamente rigiocabile grazie alle 4 difficoltà diverse, alla varietà delle classi che si possono creare e alla presenza dei segreti, anche se i combattimenti sono tutti piuttosto simili, limitando sicuramente la varietà a lungo termine. Peserà per molti anche l'assenza dell'italiano: sia le (poche) voci che i dialoghi di testo sono infatti interamente in inglese, e vista l'importanza della trama ci si perde molto se non si conosce la lingua.
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