Recensione - Redout: Lightspeed Edition
di
Győző Baki / Baboy
P
Il Gioco
Negli ultimi due anni abbiamo potuto provare più di una volta il futuristico racer dei torinesi 34BigThings, e giusto un annetto fa uscì con ottime recensioni su PC. Per la versione console abbiamo dovuto attendere 12 mesi in più, ma l'attesa è ripagata con Redout: Lightspeed Edition, versione "definitiva" contenente tutte le numerose patch ed aggiunte rilasciate finora su PC. Vediamo allora cosa ci propone questo adrenalinico titolo.Chi ha mai messo le mani su racer futuristici come WipeOut ed F-Zero, tutti caratterizzati da navicelle fluttuanti su piste fantascientifiche ad altissima velocità, sa già a grandi linee cosa aspettarsi: una danza sul filo del rasoio dove sfrecciare al massimo della velocità a pochi centimetri dall'asfalto, cercando di non spiaccicarsi su qualche muro o di non volare fuori dalla pista. Con velocità che superano anche la barriera del suono, ci si rende presto conto che anche quando si gareggia contro altri avversari, dell'IA o umani che siano, uno dei principali avversari resta sempre il veicolo stesso, che per quanto possa essere fluido e maneggevole va comunque trattato con cautela perché l'errore fatale è sempre dietro l'angolo.
Il modo migliore per prendere dimestichezza con la guida estrema del gioco è sicuramente buttarsi nella corposa campagna che prevede, nello stile dei classici racer arcade, un susseguirsi di eventi generalmente di pochi giri ciascuno su una gran varietà di piste differenti. Gli scenari vanno dalla rivisitazione futuristica ambientazioni egizie fino a surreali percorsi digitali in un mondo di voxel, passando per ghiacciai affascinanti e terre abruzzesi remixate con vegetazione molto fitta e colorata. In ogni evento della campagna bisogna puntare alle medaglie, dal bronzo all'oro, per passare.
Per ottenere questi premi e il passaggio alle sfide successive i requisiti possono essere di molti tipi diversi, complice la notevole varietà di modalità di gioco presenti: troviamo dalle gare classiche con o senza power-up fino alle sfide di velocità dove il cronometro si ferma quando superiamo una certa velocità, passando per la classica modalità Eliminazione dove a ogni giro viene escluso lo sfidante più lento o l'impegnativa modalità Boss dove dobbiamo affrontare in rapida successione numerose piste senza fermarci mai. Insomma, concentrazione massima dall'inizio alla fine insomma.
MX Video - Redout: Lightspeed Edition
I veicoli peraltro sono molti, ognuno con le proprie caratteristiche di velocità, accelerazione, maneggevolezza, resistenza, aderenza e così via e sono tutti ampiamente personalizzabili, sia con potenziamenti a questi parametri che con power-up passivi (effetti permanenti) o attivabili dal giocatore che possono consistere in armi, scudi potenziati o bonus di velocità da spendere con parsimonia durante le gare. Anche il look delle navicelle è personalizzabile, con tantissime skin e colorazioni differenti per ognuna delle vetture. Altro elemento che aggiunge pepe alle sfide della corposa campagna sono le sfide che il gioco propone casualmente al giocatore, offrendogli laute ricompense in caso di gare completate con condizioni molto specifiche come l'uso di un vettura in particolare o di determinati power-up. Queste sfide opzionali portano il giocatore a dover cambiare il proprio stile di gioco ed uscire dalla propria comfort zone, cercando di spuntarla anche senza poter contare sul setup più adatto alle sue abilità o alla situazione specifica.
Ovviamente non c'è solo la campagna: ogni pista, vettura e modalità può essere riaffrontata a piacere con la possibilità di modificare anche numerose opzioni nelle gare rapide. Troviamo poi una componente multiplayer locale dove due sfidanti possono darsi battaglia in numerose modalità, e questo vale anche per il comparto online, che ci permette di affrontare giocatori in giro per il mondo anche qui con numerose opzioni per personalizzare l'esperienza. Se questo non bastasse, per i più competitivi sono sempre presenti - anche in campagna - le classifiche mondiali sulle quali confrontare i nostri tempi con quelli dei giocatori di tutto il mondo.
Dal punto di vista tecnico, il titolo di 34BigThings si attesta su ottimi livelli: lo stile astratto e futuristico ben si sposa con gli effetti speciali di altissimo livello generati dall'Unreal Engine 4 con luci, ombre e riflessi davvero realistici e curati che vanno a dare un tocco di credibilità a queste gare del futuro. Nota di merito va anche alla colonna sonora, che non solo offre un riuscito mix di pezzi elettronici molto adatti tra house, techno, dubstep, drum 'n' bass e molto altro, ma che addirittura propone beat più pestati quando la velocità inizia a diventare elevatissima. Redout: Lightspeed Edition, infine, è interamente tradotto in italiano per quel che riguarda i testi: le poche voci (dell'announcer nelle gare) sono invece in inglese.
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