Recensione - Oh...Sir!! The Insult Simulator
di
Győző Baki / Baboy
P
Il Gioco
Prima di partire con la descrizione di questo singolare titolo, una nota piuttosto importante: Oh...Sir!! The Insult Simulator è completamente in inglese, e fa per altro uso di un inglese britannico con termini anche ricercati o arcaici. Per godersi il gioco può bastare anche una comprensione basilare della strutture delle frasi, ma per capire l'umorismo surreale del titolo e alcuni degli insulti più creativi serve avere una buona conoscenza dell'inglese, anche quello letterario.Fatta questa doverosa premessa, passiamo al fulcro del gioco, che è basilarmente… una gara di insulti. Sia che giochiate contro l'IA o contro un amico in locale o online, Oh...Sir!! The Insult Simulator vede due bizzarri personaggi (inclusi personaggi noti come Lo Wang di Shadow Warrior, Serious Sam, ed il famoso autore H.P. Lovecraft) fronteggiarsi in una sfida a offese pesanti. I personaggi non hanno tra loro solo differenze estetiche e stilistiche, ma ognuno ha il suo modo unico di esprimersi, i sui insulti specifici ed anche debolezze a particolari tipi di insulti; volete ad esempio colpire particolarmente Lovecraft? Provate a dirgli che ha l'alito cattivo!
Ma non corriamo troppo: come si svolge una partita di Oh...Sir!! The Insult Simulator? I due sfidanti possono a turno pescare da un pool condiviso di una decina di parole, scegliendone una a testa ad ogni turno fino alla costruzione di una frase completa. Ogni personaggio ha inoltre due parole (o piccole frasi) che può usare solo lui, utilizzabile al posto di quelle del pool e rigenerabile una volta per round bevendo da una tazzina. Con queste regole in mente, sta ai giocatori creare frasi di senso compiuto e più offensive possibili mettendo insieme soggetti, oggetti e qualsiasi altra parola che possa servire per rendere il tutto sensato.
Con parole limitate e personaggi dotati di punti deboli, più che una sola gara a chi riesce a costruire l'insulto più fantasioso ed emotivamente doloroso, tutto questo diventa una costante battaglia scacchistica per accaparrarsi gli argomenti più letali all'avversario o quelli a cui si è sensibili (per evitare che il nostro avversario li usi contro di noi), ma anche per mettere mano per primi a congiunzioni importanti come "and", che permettono al giocatore di concatenare più di un insulto. Arrivati alla fine del round, il gioco calcola l'ammontare di danno che ciascuno ha apportato al suo avversario utilizzando come fattori la lunghezza delle frasi, le parole più dannose per ognuno e così via.
MX Video - Oh...Sir!! The Insult Simulator
Ci sono inoltre alcuni insulti generalmente rudi che valgono di più degli altri, ma anche continuare ad infierire sullo stesso argomento può portare molti punti, visto che usare lo stesso soggetto o oggetto più volte di fila può creare una combo che moltiplica il danno. Qualora invece la parola scelta sia sgrammaticata o insensata nel contesto della frase si perde il turno, mentre se invece utilizziamo i puntini di sospensione possiamo portare la frase al round successivo per allungarla e renderla più potente come insulto. Attenzione però: se l'avversario riesce a colpire pesantemente il giocatore in questo momento, la lunga frase che ha costruito fino a quel punto viene dimenticata, buttando via così un intero round di lavoro.
Immagino che, a questo punto, siate curiosi sul tipo di insulti che si possono creare. Ovviamente non aspettatevi volgarità eccessive, non è questo lo scopo del gioco, ma è possibile fare di tutto: da attacchi pesanti come battute sulla morte di un parente, fino ad assurdità come "la macchina di tuo cugino era un criceto" o "tuo padre è tua madre". La creatività, come già detto, è sempre premiata, ma il nonsense lo è meno. Ci sono anche numerosi termini inglesi britannici abbastanza ricercati e bizzarri come "nincompoop" (una parola arcaica risalente al 1600 che indica una persona sciocca o folle) nonché frasi di chiusura istantanea atte a ribadire ancora di più il concetto dell'insulto.
Oltre alla varietà dei personaggi troviamo inoltre anche quella dei luoghi: le gare di insulti possono svolgersi in un parco dove è stato ucciso un cacciatore, un negozio di animali oppure bordo di un treno in prima classe. Anche qui non si tratta di sole scelte estetiche: la sfida si apre e si chiude con qualche scenetta collegata al luogo per spiegare perché questi aristocratici inglesi si stanno insultando, ma la zona ha anche un impatto anche sul gioco in sé. Oltre alle debolezze e alle combo, infatti, è possibile introdurre elementi del paesaggio per rendere l'insulto più "realistico", causando così molti più danni del normale. Ci sono addirittura insulti che citano altri film o videogiochi: nulla di meglio che esclamare "fai schifo ad Overwatch" o "a tua madre è piaciuto Batman VS Superman"! Brutale.
Oh...Sir!! The Insult Simulator ci offre diversi modi per mettere in gioco la nostra creatività negli insulti: possiamo giocare contro un'IA sia in partita veloce che in un torneo dove combattiamo per 5 volte in altrettanti luoghi fino ad arrivare allo scontro finale nientemeno che contro Dio stesso, oppure possiamo sfidare altri giocatori sia in locale che online tramite un robusto sistema di matchmaking. Vale peraltro la pena di menzionare il prezzo estremamente contenuto del gioco: a soli 2,99 Euro potrete lanciare insulti anglofoni ad IA permalose ed amici rosiconi.
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