Recensione - GRIDD: Retroenhanced
di
Győző Baki / Baboy
P
Il Gioco
L'ispirazione di GRIDD: Retroenhanced è spudoratamente arcade, a partire dai menu fino alle meccaniche sparatutto che ricordano molto i vecchi shoot 'em up 2D come 1942; nel titolo di Antab Studio però l'area di gioco è un tunnel cilindrico da affrontare in 3D, che ci offre comunque un percorso lineare ma aumentando la nostra libertà di movimento. Per il resto aspettatevi massicce sparatorie, tante esplosioni, ostacoli da schivare e power-up: se conoscete i vecchi shmup da sala giochi o i bullet hell più recenti, sapete già cosa aspettarvi.Sarebbe però un errore pensare che GRIDD: Retroenhanced sia un semplice riadattamento di cose già viste: certo, le citazioni non mancano, ma è allo stesso tempo uno degli esponenti del genere più creativi ed intriganti visti da parecchio tempo a questa parte. Partiamo dallo stile grafico, che richiama la fantascienza e l'informatica degli anni '80 riproducendo l'idea che avevamo allora del cyberspazio con mondi alla Tron, oscuri e dai vibranti colori al neon. Peraltro il titolo condivide col film Disney anche una simile premessa: anche qui il giocatore si trova all'interno di un sistema informatico, ma stavolta si tratta di un hacker che sta cercando di penetrare il mainframe passando attraverso firewall e software difensivi.
MX Video - GRIDD: Retroenhanced
Ecco quindi che prendono vita gli elementi dello scenario: il firewall è rappresentato da una gigantesca porta rossa da abbattere, mentre i codici vanno decifrati facendo ruotare una forma geometrica con gli spari per poi raccogliere numerini muovendosi rapidamente. Una rappresentazione molto cyberpunk anni '80 di attività che nella realtà non sono certo spettacolari. Ma a parte rari casi dove usano la forza bruta, gli hacker difficilmente puntano sulla potenza quanto piuttosto sull'astuzia: ed anche in GRIDD: Retroenhanced ci sono molte situazioni dove dovremo smettere di sparare ed adottare altri approcci, come ad esempio nel caso di ostacoli e nemici che hanno superfici riflettenti e ci rimandano indietro i nostri stessi laser.
Questi ultimi sono i fidi compagni di viaggio per tutta la nostra avventura nel mondo di GRIDD: Retroenhanced, mentre ci si parano contro nemici di ogni genere: da ostacoli immobili passando per creature più o meno pericolose, fino a intere sezioni boss. Buona parte dei nemici ed ostacoli reagiscono ai nostri colpi: possono subire danni, far rimbalzare i colpi ed in alcuni casi cambiarne il funzionamento, e proprio per questo bisognerà scegliere quando sparare all'impazzata e quando fermarsi, a differenza di quasi tutti gli altri shmup dove il tasto per sparare rimane costantemente premuto.
La modalità principale del gioco, la Arcade, presenta un percorso generato più o meno casualmente: alcuni elementi sono sempre fissi, così come l'ordine degli eventi, ma la forma del percorso e la disposizione dei nemici e degli ostacoli può cambiare. Arrivare così alla sequenza boss finale e superarla non richiede tanto tempo, anche meno di mezz'ora, ma si morirà sicuramente qualche volta nel tentativo di capire gli ostacoli specifici, i pattern, le strategie migliori, cercando sempre di arrivare più lontano, magari anche con un punteggio più alto. A tal proposito la classifica globale ci permette di confrontarci con i giocatori di tutto il mondo, spingendoci così a sfruttare tutti i trucchi per fare più punti come ad esempio aumentare le combo distruggendo tanto e raccogliendo più possibile quanto lasciato dai nemici. C'è infine anche un sistema semplice di power-up che può darci salute, scudo o potenza di fuoco aggiuntiva.
Oltre alla modalità Arcade troviamo poi una variante "infinita" del gioco, questa volta con generazione quasi totalmente casuale: si tratta della modalità Endless, dove lo scopo è cercare di arrivare il più lontano possibile prima di perdere tutte le vite, con la difficoltà ovviamente costantemente crescente. Anche qui possiamo comparare i nostri risultati con i giocatori di tutto il mondo; la caccia ai punteggi, come in ogni gioco arcade che si rispetti, la fa da padrona. Manca qualsiasi tipo di modalità multigiocatore o cooperativa, mentre troviamo la traduzione italiana di sottotitoli e testi, mentre le (pochissime) voci rimangono in inglese.
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