Recensione - Perception
di
Győző Baki / Baboy
P
Il Gioco
Perception è la storia di una giovane donna di nome Cassie. Cieca dalla nascita, ha sempre avuto un passato burrascoso per questa condizione: problemi a relazionarsi, presa in giro a scuola e così via. Come se non bastasse, i suoi incubi ultimamente riguardano una casa misteriosa e bizzarri oggetti al suo interno: una corda, una mela e altri elementi apparentemente sconnessi tra loro. Cassie scopre però che quella casa non è solo frutto dei suoi incubi ma esiste realmente, e riesce a trovarla: decide così di intrufolarsi una notte durante la quale imperversa una tempesta di neve non indifferente, nonostante i suoi conoscenti la intimassero a lasciar perdere. Sarà in questo posto che Cassie scoprirà una serie di storie attraverso dei flashback, oltre al mistero che avvolge il posto. Perché quella casa? Perché proprio lei? Cosa sarà mai successo lì?Il gioco è strutturato come molte avventure in prima persona sulla falsariga di Gone Home o titoli più horror come Layers of Fear. Utilizzando il punto di "vista" della protagonista esploriamo una casa interagendo con oggetti e scatenando flashback o monologhi della protagonista (quest'ultima opzione è disattivabile per chi vuole un'esperienza meno logorroica) e risolviamo piccoli enigmi per superare porte chiuse o aggirare ostacoli, capendo poco a poco i segreti del posto.
MX Video - Perception
Ma ha senso parlare di "punto di vista" quando la protagonista è cieca? In realtà sì, perché la ragazza è dotata di un potere di ecolocazione simile a quello di Daredevil, grazie al quale riesce a individuare i contorni degli oggetti nelle vicinanze che appaiono di un blu acceso, su uno sfondo nero, quando viene prodotto qualche rumore. In assenza di suoni, il buio è totale. Cassie dispone inoltre di alcuni gadget per aiutarsi: un telefono che le legge i testi stampati o ripete vocalmente eventuali messaggi di testo che le arrivano sul telefono, ma per il resto è lasciata al solo utilizzo dei suoni, naturali o artificiali che siano.
Il mondo di gioco stesso presenta numerosi rumori. Alcuni sono piuttosto spaventosi e molesti, complice la presenza di misteriosi fantasmi dei quali facciamo ben presto conoscenza, altri sono quanto di più naturale si possa trovare all'interno di una casa: un televisore acceso, il pavimento in legno che scricchiola, oggetti che cadono per terra. Questo però spesso non basta, quindi ci viene aiuto il nostro fido bastone: basta un colpo ben assestato per terra e l'area circostante come per magia si materializza a schermo, permettendoci di comprendere posizione di oggetti, geometria della stanza e molto altro - un po' poco realistico forse, ma è anche vero che avere una percezione poco chiara delle cose non sarebbe stato necessariamente divertente come esperienza di gioco.
Cassie ha inoltre altre capacità che, anche se nella storia del gioco non hanno rilevanza, sono degli aiuti per il giocatore. Diversi oggetti ed elementi chiave sono ad esempio segnati in un verde intenso molto vistoso, ma tenendo premuto il grilletto sinistro è anche possibile focalizzare la visuale sul prossimo obiettivo, che si illuminerà nella distanza anche quando si trova in una stanza sulla quale non abbiamo visuale - starà poi al giocatore capire come arrivarci.
Perception presenta degli elementi horror dati dalla limitata percezione della protagonista, che rende ogni suono abbastanza inquietante perché non sempre si ha modo di visualizzare cosa abbia causato il rumore. E c'è decisamente qualcosa di bizzarro che sta accadendo nella casa: fantasmi infastiditi dai rumori, porte e finestre che si chiudono automaticamente e altre stranezze rendono la visita di Cassie piuttosto spaventosa. Siamo comunque in presenza di un'avventura esplorativa pura, quindi non ci sono sparatorie o scazzottate ma talvolta bisognerà evitare di fare rumore e nascondersi in luoghi prefissati per non farsi beccare. Per chi vuole godersi solo una trama e un'esperienza interessante, nessuna paura: la difficoltà generale è molto bassa e il gioco dà parecchi aiuti sia visivi che testuali sul da farsi.
La trama si dipana lungo quattro storie che possono essere completate in tre quarti d'ora ciascuna circa e affrontano diverse tematiche abbastanza interessanti e serie. Famiglia, gravidanza e abusi, il tutto contornato anche dai flashback della vita complessa della protagonista. La longevità del gioco si attesta sulle 3-4 ore circa, ma sono presenti anche dei collezionabili per aumentare un po' la durata. Infine Perception è tradotto in italiano per quel che riguarda testi e sottotitoli, mentre l'audio rimane in inglese.
Commenti