Recensione - Human: Fall Flat
di
Győző Baki / Baboy
P
Il Gioco
Se avete giocato a giochi come Octodad: Dadliest Catch, QWOP, I Am Bread e Surgeon Simulator 2013, probabilmente sapete già cosa aspettarvi da Human: Fall Flat: una fisica realistica ma intenzionalmente gommosa, dei controlli volutamente complessi per fare in modo che azioni semplici diventino complesse da realizzare. I movimenti del protagonista sono piuttosto semplici andando a ricalcare le meccaniche tipiche dei giochi in terza persona, ma la complicazione arriva nel dover controllare manualmente e separatamente le braccia del protagonista. Ahia!Per fortuna, questo non è complicato quanto farlo in altri giochi del genere, ed una volta che ci si fa l'abitudine è pure discretamente comodo. Usando il grilletto destro o sinistro (o tutti i due insieme) infatti, controlliamo il relativo braccio che seguirà la direzione in cui abbiamo puntato la telecamera e si aggrapperà al primo oggetto che troverà sulla sua traiettoria. In caso si tratti di un oggetto trasportabile lo trascinerà o spingerà, altrimenti ci si aggrapperà e basta. Volete quindi afferrare un oggetto dall'alto? Basta guardare in alto e usare un braccio. Schiacciare due bottoni, uno a destra e uno a sinistra? Osservare in direzione dei bottoni e allungare le due braccia. Facile, no?
MX Video - Human: Fall Flat
Mica tanto! I movimenti delle braccia servono infatti a molte cose, come aggrapparsi a sporgenze e spingersi su (usando abilmente la telecamera per indirizzare le braccia), trasformando così Human: Fall Flat in un bizzarro platform game nel quale dobbiamo cercare di far progredire nella maniera meno fallimentare possibile il protagonista attraverso i livelli. E' infatti bene evitare le brutte cadute dai livelli che sono, di fatto, dei veri e propri mondi dei sogni molto astratti ed improbabili, posizionati per aria in mezzo alle nuvole.
Le cadute comunque non sono mortali. Non c'è danno da caduta e, qualora cadiate dal livello, questo verrà nuovamente caricato sotto di voi, facendovi cadere sull'ultimo checkpoint. Questi punti per fortuna sono abbastanza frequenti, generalmente dopo ogni enigma superato o area completata. I livelli solitamente sono composti da una serie di aree con una o più situazioni da superare o risolvere; qualora abbiate problemi, dopo un po' appariranno delle cassette gialle che, se raccolte, faranno apparire nel livello un video tutorial su alcune delle mosse avanzate che potrebbero essere richieste per procedere.
Questo per quel che riguarda il percorso principale - in molti livelli infatti ci sono ben altre cose da fare. Percorsi segreti, enigmi secondari... qui ovviamente l'ingegno è messo a dura prova, e potrebbero anche essere richieste due braccia in più per proseguire. Niente paura, perché Human: Fall Flat ci offre anche la cooperativa locale in split screen per rendere il tutto più semplice. Preparatevi ad armarvi di un amico, compagno, fratello o chi volete: il divertimento aumenta a dismisura, e le sfide diventano decisamente più fattibili così.
Human: Fall Flat presenta 9 livelli uno più folle dell'altro, tutti pieni di attività secondarie e di sorprese, con il gameplay che varia di volta in volta. Controllerete veicoli (sempre con le complicazioni di controllo già illustrate), scalerete montagne, farete di tutto e di più. Il tutto è completabile in poche ore se ambite solo ad arrivare alla fine dei livelli, ma sarebbe un errore: ci sono tanti segreti da scoprire, metodi alternativi per risolvere gli enigmi ed anche tante trovate che solo in cooperativa potrete realizzare. Insomma, pur mancando di online o modalità alternative, di cose da fare non c'è certamente l'assenza. Manca invece l'italiano, dovendovi così accontentare della lingua inglese, ma nessun panico: la giocabilità è molto semplice da capire e ci sono pochi testi.
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