Recensione - Crawl
di
Győző Baki / Baboy
P
Il Gioco
Crawl è la storia di un avventuriero che, come tanti altri eroi videoludici, finisce in delle catacombe piene di pericoli. E come tanti altri dovrà cercare di uscirne affrontando mostri sempre più forti e trappole sempre più letali, potenziandosi man mano salendo di livello e trovando equipaggiamenti più forti. Ad accompagnare, o sarebbe meglio dire ostacolare, il nostro eroe troviamo però qui i fantasmi dei guerrieri caduti prima di lui, controllati da altri giocatori in locale o dalla CPU, che avranno come scopo quello di fermare l'avanzata del protagonista controllando le trappole e i mostri sul percorso. Perché lo fanno? Per impadronirsi del suo corpo e cercare a loro volta una fuga dal dungeon. Quattro spiriti, una sola uscita, innumerevoli pericoli: questo è Crawl.A livello di giocabilità di base, il titolo di Powerhoof prende spunto dai classici del genere roguelike con un look 8-bit pixeloso e dei comandi semplici per muoverci e combattere all'interno di dungeon generati casualmente. All'interno troviamo mostri e trappole, ma anche dei negozi dove comprare potenziamenti, armamenti, pozioni e così via, utilissimi per diventare sempre più forti. La vera particolarità sta però nella struttura multiplayer del titolo, che vede fino a quattro giocatori sulla stessa console alternarsi ai comandi dell'eroe, mentre gli altri lo infastidiscono nella sua avventura.
I morti infatti non sono altro che dei fantasmi immateriali che seguono il combattente di turno ovunque vada, con la possibilità di impossessarsi di qualsiasi oggetto a partire da una quasi innocua scatola o vaso da lanciare al protagonista, fino a trappole mortali controllabili in tutto e per tutto. Indubbiamente, però, la parte più divertente è quella di poter evocare mostri e controllarli: che siano scheletri arcieri, pipistrelli capaci di sparare sfere di energia o stregoni, i giocatori caduti hanno numerosi modi per mettere i bastoni tra le ruote dell'eroe di turno.
MX Video - Crawl
Ed il sistema si avanzamento, che permette di far salire di livello e migliorare l'eroe, premia anche i giocatori-fantasmi che, all'inizio di ogni area, hanno dei punti da spendere per potenziarsi. Il giocatore principale esplora le aree e trova tesori di ogni genere? Allo stesso modo i caduti possono raccogliere frammenti di spirito, utili per evocare mob minori per rallentare il progresso del malcapitato combattente. Di fatto il tutto è una gara per i potenziamenti, dato che per tentare di uscire da questo interminabile labirinto bisogna arrivare a potenziarsi fino al livello 10, cosa che può fare solo il giocatore "vivo".
Ma arrivare al livello finale non basta: una volta raggiunto il decimo livello, veniamo invitati in un portale che ci porta al boss finale, che però potrebbe essere ancora troppo forte per noi e dovremo quindi attendere il momento giusto per affrontarlo. Chi riuscirà a batterlo vince il gioco. In questo senso, Crawl non ha tantissimi elementi dei roguelike classici, poiché il gioco può essere completato anche in una mezz'oretta se si è abili, ma il senso del titolo è la competizione costante. Ogni partita è diversa e ogni sfida è agguerrita e accesa, che giochiate contro i vostri amici o contro la temibile CPU, che gioca piuttosto bene soprattutto quando deve controllare i mob.
Con armi sempre più forti, colpi speciali, magie e lotte contro ogni tipo di pericolo, i giocatori avranno molto pane per i propri denti, con oltre 60 mostri disponibili, dozzine di armamenti e così via. La rigiocabilità è sulla carta infinita essendo un gioco competitivo. Infine, per quanto sia un gioco con una giocabilità intuitiva, un piccolo boccone amaro per chi non parla inglese è il fatto che questa è l'unica lingua disponibile nel gioco. Come capita in molti giochi indie, anche qui infatti l'italiano è assente.
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