Recensione - I am Bread
di
Győző Baki / Baboy
P
Il Gioco
Sicuramente far funzionare un'idea surreale come quella di impersonare una fetta di pane è un compito toast-o (scusate per la freddura), ma chi è abituato ai giochi di fisica come questi sa che non è un obiettivo irraggiungibile, basti pensare al controllo dei tentacoli di Octodad o al gioco di corsa QWOP, dove la parte difficile è rimanere in piedi poiché si gestiscono i muscoli separatamente. Stavolta le parti che andiamo a controllare sono i quattro angoli della fetta di pane protagonista del gioco, che possiamo muovere ed aggrappare alle superfici per poterci così muovere in una casa piena di oggetti. Si procede quindi rotolando, aggrappando due angoli ad una superficie e spingendo gli altri due oltre, per poi ricominciare da capo. Sicuramente più facile provare che spiegare, anche se per riuscire a muoversi bene ci vuole molto impegno. Il senso di tutto ciò? Diventare un toast. Al burro, alla marmellata, aggiungendo un affettato o quello che volete, basta che alla fine arriviate a scaldarvi. Non è però un'impresa così semplice.La storia prevede 7 livelli ognuno in un'area diversa, quasi tutte sparse in giro per la casa, per poi finire anche in garage o addirittura al distributore della benzina, ma la sostanza non cambia. Gli ostacoli, però, sono sempre molti: intanto bisogna evitare di sporcarsi. Facile? Mica tanto, perché ci sono tanti oggetti e superfici sporche. Formiche? Da evitare. Il pavimento? Male assoluto. Acqua? Il pane si disintegra in pochi secondi. Il toast alla fine deve essere sufficientemente commestibile, altrimenti si fallisce il livello. Fortunatamente dopo ripetuti fallimenti è possibile raccogliere un power-up che ci rende immortali, ma anche così controllare la fetta di pane è un'impresa parecchio ardua. Anche perché c'è da tener conto dell'aderenza: se per troppo tempo non toccate un piano orizzontale (quando per esempio cercate delle scalate eterne), l'aderenza si abbassa, e quando esaurisce cadrete come... una fetta di pane imburrata. Naturalmente proprio sul lato col burro.
MX Video - I am Bread
Finire i 7 livelli può richiedere pochi minuti così come ore vista la complessità dei movimenti, ma la longevità è ancora massiccia, perché è possibile ottenere diverse valutazioni (da F ad A++, come nelle scuole americane) per ogni area. In queste valutazioni contano il tempo, la commestibilità e la bontà del toast, quindi bisognerà essere rapidi e precisi per ottenere voti alti. Ma non è finita qui, perché è possibile affrontare i livelli della storia anche in modalità alternative. C'è per esempio Caccia al Formaggio, dove impersonare un cracker alla ricerca del formaggio sparso per il livello; Furia dove controllando una baguette (in questo caso dovendo gestire solo due estremità invece di quattro) bisognerà cercare di causare più distruzione possibile; o addirittura Corsa dei Bagel, dove usare un bagel (una ciambella, in pratica) per correre attraverso checkpoint in una gara; per non parlare di Gravità 0, dove il toast va creato in assenza di gravità. Queste modalità alternative possono essere ancora più folli del gioco originale, quindi dateci assolutamente un'occhiata!
Se volete ottenere buone valutazioni o sbloccare tutti gli obiettivi, le cose da fare non vi mancheranno, e c'è anche la possibilità di esplorare liberamente gli ambienti, senza obiettivi particolari. Buona anche la traduzione italiana dei testi, ad eccezione dei menu che risultano tradotti un po' approssimativamente.
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