Recensione - Metrico+
Il Gioco
Con le tante ambientazioni ideate finora dagli sviluppatori di videogiochi per i loro titoli, è difficile pensare che possano esistere ancora scenari ed idee davvero originali, ma a quanto pare c'è ancora spazio per la creatività: basta scaricare Metrico+, appena approdato su Xbox One tramite il programma ID@Xbox, per accorgersene. Il titolo di Digital Dreams è caratterizzato da una grafica estremamente semplice e da un classico gameplay a scorrimento 2D nel quale dobbiamo muovere il nostro (o la nostra, visto che all'inizio è possibile scegliere il sesso del/la protagonista) personaggio tra salti ed enigmi vari. Insomma, il classico menu dei titoli di genere puzzle-platform, insomma. Dove sta la novità, allora?L'elemento caratterizzante di Metrico+ è la sua ambientazione: invece di porci in scenari fantastici, fantascientifici o urbani, gli sviluppatori del titolo hanno creato un mondo fatto di istogrammi e grafici a torta, elementi tipici del mondo statistico e dei fogli Excel, da percorrere cercando di scoprirne risolverne di volta in volta i segreti. Sì, perché i molti elementi dei vari livelli del gioco reagiscono alle nostre azioni e movimenti, e sta a noi capire in che modo sfruttare tale sinergia per procedere lungo il percorso.
MX Video - Metrico+
Un esempio semplice: in uno dei primissimi livelli potremmo trovare un altissimo istogramma che ci sbarra la strada. Non c'è modo di superarlo, ma ci accorgiamo che ogni volta che saltiamo questo si abbassa di un po'. Per superarlo allora non dobbiamo far altro che saltare tante volte finché non scende completamente. Poco dopo, invece, potremmo incontrare un altro istogramma stavolta tutto abbassato, quindi superabile, ma che si alza man mano che ci avviciniamo allo stesso. Come fare per superarlo? Saltare sul posto non sembra essere d'aiuto stavolta… ma, procedendo per tentativi, ci accorgiamo che l'istogramma sale solo che ci avviciniamo camminando a terra. Se compiamo un salto in avanti, lo spazio trascorso in aria non lo fa sollevare. A questo punto appare chiaro come superare l'ostacolo, no?
Questi sono solo alcuni esempi tratti dai primissimi livelli del gioco, che ci introducono gradualmente alle meccaniche di "azione e reazione" realizzate dagli sviluppatori, ma man mano che si procede lungo i livelli queste si fanno sempre più complesse richiedendo di scoprire ed utilizzare ogni volta nuovi meccanismi. L'avventura è divisa in 6 mondi diversi ognuno dei quali composto da una dozzina di livelli circa, e ad ogni mondo veniamo inoltre dotati di una nuova abilità. All'inizio possiamo solo saltare e camminare a destra e sinistra, poi vengono introdotti dei punti di respawn attivabili a piacere e che concorrono alla soluzione dei puzzle (alcune strutture si resettano al respawn ma altre no, quindi a volte può essere necessario morire cadendo in burroni per far resettare alcuni istogrammi e lasciarne altri intatti per procedere), più avanti ancora viene introdotto un meccanismo di "sparo" che ci permette di colpire determinati oggetti per ottenere una reazione, ed alla fine otteniamo anche la capacità di scambiare la nostra posizione con quella di piccoli "turbini" posti nei livelli, creando di fatto delle meccaniche puzzle molto originali.
Di sicuro non ci si annoia e le sfide non mancano, anzi: può capitare talvolta di bloccarsi perché non si ha ben chiaro cosa si debba fare in un certo livello, e capiamo magari solo dopo molti tentativi che dovevamo cadere nel vuoto, suicidandoci, per attivare un certo meccanismo. Il tempo totale di gioco dipenderà quindi da quanto velocemente riuscirete a risolvere i vari enigmi: io ho impiegato circa 4 ore per arrivare alla fine facendo alcuni livelli in pochi secondi e rimanendo bloccato decine di minuti in altri, ma alla fine ho sbloccato un solo obiettivo tralasciando numerosi segreti; i completisti potrebbero probabilmente impiegare qualche ora in più, così come se vorrete "barare" seguendo qualche walkthrough che vi sveli tutti gli enigmi potrete completare il gioco in meno di un'ora. Ma ovviamente in quel modo non avrebbe senso giocarlo.
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