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Castles

Recensione - CastlesXbox One DigitalGame

Tra impegnative sessioni in giochi di ruolo, simulazioni e sparatutto, fa comodo un po' di relax con esperienze casual, veloci e rilassanti. Castles ci propone proprio questo, con una formula da puzzle game arcade veloce e competitivo alla Tetris, unendolo però ai classici match 3 con una buona componente di strategia. Vediamo con quali risultati.

Il Gioco

Sin dalle prime battute di Castles salta subito all'occhio lo stile accattivante del titolo, con un look cartoonesco molto colorato ma sorprendentemente dettagliato e tridimensionale, due personaggi che sembrano la versione current-gen dei protagonisti di Ice Climbers e un'ambientazione medievale con qualche tocco fantasy dove i giocatori dovranno costruire il castello più alto di sempre. Una premessa simpatica, che attraverso poche brevi filmati di gioco (e un rapido tutorial) introduce il gameplay di stampo ibrido del gioco di Badland Games.

Ma come si gioca? Semplice: prendete i blocchi in caduta di Tetris, trasformateli in 3D e invece delle diverse forme fate cadere solamente dei cubi singoli, ma con colori e simboli diversi tra loro. Unite poi il tutto ad una griglia piana, ed una meccanica di raggruppamento di colori e simboli stile Bejeweled e Candy Crush, ed infine metteteci un elemento di puzzle game con uno (o due se giocato in cooperativa locale) personaggi che possono tirare o spingere i blocchi, uno alla volta o intere file di essi. Avete così creato il bizzarro ibrido che forma il gameplay di Castles.

MX Video - Castles

Sui blocchi che cadono sul piano di gioco presentano diversi colori e simboli come incudini, martelli e così via: lo scopo è far sparire i cubi allineandone i colori o i simboli, cosa che ci offre così il doppio delle opzioni tattiche: quando non abbiamo colori vicini, magari i simboli potranno aiutarci. Inoltre, una volta che i blocchi si sono posati sulla griglia, è possibile utilizzare i nostri simpatici personaggi per spostarli rapidamente così da creare le combinazioni giuste; attenzione però ai blocchi in caduta, perché se ci colpiscono finiamo per perdere secondi preziosi. Con questa premessa si va avanti per oltre 50 livelli di campagna di difficoltà crescente e con elementi sempre nuovi, come ad esempio l'aggiunta a un certo punto di martelli o esplosivi per aumentare la varietà.

Ogni 10 livelli arriva poi un livello boss solitamente piuttosto complicato, dove la classica giocabilità di spostamento dei blocchi viene resa più complessa dall'inserimento di ostacoli o nemici che faranno del loro meglio per fermare la nostra gigantesca costruzione. Sconfiggerli significa passare all'area successiva e ai 10 livelli che essa contiene, essere sconfitti significa ripartire dall'inizio del livello. Poco tempo perso, per fortuna. Qualche occasionale cut-scene ci aiuta a seguire la (semplicissima) storia dietro al titolo, ma per il resto ci sono ben pochi momenti dove in Castles non si spostano blocchi.

Oltre a questa breve ma impegnativa campagna esiste fortunatamente altro. Si parte dalla prevedibile modalità survival, dove il gameplay di unione colori e simboli viene portato all'infinito e l'unico modo per completare la partita è morire, sperando di ottenere il punteggio più alto possibile. L'altra modalità è invece quella competitiva, dove in una sfida di velocità e bravura potrete sfidare un vostro amico - purtroppo solo in locale, mancando una componente online. Ciò che non manca invece è la localizzazione italiana: i testi saranno pure pochi, ma fa sempre piacere averli nella nostra lingua.

Amore

Tetris + Bejeweled = La combinazione che non t'aspetti

- Un match 3 coi blocchi che cadono alla Tetris, ma in 3D: questa è l'idea piuttosto originale di Castles, ed è l'immediatezza di questa bizzarra alchimia che stupisce più di tutto: capire le meccaniche è un attimo, scoprire come fare combinazioni di valore maggiore è la chiave, ma anche notare tattiche più avanzate come la distruzione dei blocchi attraverso la caduta di altri elementi. Che siano combinazioni di colori o raggruppamenti di simboli, i modi per fare molti punti sono parecchi. E i livelli boss sono davvero particolari, decisamente inattesi in un gioco di questo tipo.

Odio

Meno profondo di quanto possa sembrare

- Alle primissime partite, il gameplay sembra essere discretamente profondo, grazie ai diversi simboli e colori da accoppiare per creare combinazioni e oggetti diversi, battaglie boss, il multiplayer locale, una campagna apparentemente lunga e un'altra modalità infinita... la realtà dei fatti è però una giocabilità fin troppo semplicistica, con una gestione dei blocchi che si riduce alla creazione di gruppi da 3 o più colori. L'apparente variazione degli elementi presenti sui colori altro non fa che offrire altri modi per combinarli, ma a livello di giocabilità poco cambia. Anche i boss e il multiplayer sono solo minuscole variazioni di questo gameplay. Si sarebbe potuto osare di più.

Tiriamo le somme

La premessa di Castles ha il suo fascino: un bizzarro mix di Tetris e match 3 in 3D, con tanto di elementi strategici e battaglie boss, con un look cartoonesco e una difficoltà piuttosto elevata. Nella pratica però la quantità di contenuti è fin troppo ridotta, i controlli non sempre precisissimi e la profondità è davvero bassa, facendo finire la creazione di Badland Games nella mole di titoli casual che si lasciano giocare, ma che certamente non risultano imperdibili. Chi è alla ricerca di un titolo casual veloce da giocare può comunque darci un'occhiata: il prezzo di lancio di 4,99 Euro è sicuramente una cifra che può valere il rischio.
6.0

Recensione realizzata grazie al supporto di BadLand Games e Xbox.


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