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F1 2016
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Recensione - F1 2016Xbox OneGame

Anche quest’anno, puntuale a metà campionato, Codemasters ci porta F1 2016 con tutte le macchine, livree, piloti, tecnici e manager della corrente stagione F1. Lo abbiamo provato a fondo per capire se e quanto sia migliorato rispetto alla non riuscitissima versione dello scorso anno: ecco cosa abbiamo scoperto.

Il Gioco

Anche se le dinamiche di gioco difficilmente possono cambiare in maniera sostanziale di anno in anno, a causa dell'aderenza ad un campionato che raramente ci regala grandi rivoluzioni, da quando ha acquisito la licenza F1 nel 2008 Codemasters ha sempre cercato di ideare ad ogni uscita del gioco delle novità capaci di attirare i giocatori vecchi e nuovi. Quest'anno lo sviluppatore britannico punta tutto sul farci vivere appieno l’esperienza di un pilota di Formula 1 che è sempre, quando top driver, anche un ottimo collaudatore e sa dialogare con gli ingegneri dandogli tutti i dati che la telemetria non riesce a trasmettere: arriva così la richiestissima modalità Carriera, che si affianca alle consuete Gara Veloce, Multigiocatore, Prova a tempo e stagione di campionato. Questa modalità si divide a sua volta in due ulteriori categorie: Carriera e Carriera PRO. Nella prima è possibile scegliere il proprio livello di aiuti alla guida a partire dalla traiettoria ideale con indicazione di frenata, ABS, anti-slittamento e varie altre assistenze che rendono il nostro mostro da quasi mille cavalli docile come un’utilitaria, mentre nella seconda non avrete scampo: tutte le leggi della fisica vi faranno rendere conto di quanto è difficile guidare questa mandria di cavalli impazziti che alla prima distrazione provano a disarcionarci portandoci ad alta velocità contro uno dei simpatici guard-rail disposti lungo il percorso. E se il controllo della trazione non fosse abbastanza, sentirete la mancanza dell’ormai scontato ABS e anche dell’innocua e apparentemente superflua linea di traiettoria. Ciliegina sulla torta è la visuale: l’unica disponibile nella Carriera PRO è quella dall’interno dell’abitacolo, che riproduce esattamente la stessa prospettiva del pilota con tutte le difficoltà (e limitazioni) del caso. Solo per professionisti pazienti.

Scelta la più tranquilla modalità normale, si inizia la costruzione del proprio avatar di pilota con una discreta varietà di caratteristiche fisiche e le scelte chiave per un pilota di Formula 1, come la livrea del casco e il numero della vettura. Nella scena immediatamente successiva, una avvenente donna in completo grigio si presenta come nostro agente illustrandoci le funzionalità del computer e del telefonino che troviamo alla nostra scrivania nel motordrome, oltre a introdurci ai componenti della squadra con cui via interagiremo. Nel computer troviamo la prima importante componente di questo gioco: un portale che ci illustra le ultime novità, la situazione della rivalità col nostro compagno di squadra (alla fine la F1 è uno sport individuale e le gerarchie iniziano dalla squadra) ed una serie di dettagli personali inclusa una scala da 1 a 10 che rappresenta, con i colori con cui vengono marchiati i tempi, la nostra posizione rispetto alla squadra.

Il tab successivo ci introduce alla sezione Ricerca e Sviluppo nella quale, grazie ai punti Risorse guadagnati eseguendo specifici programmi durante le prove libere, possiamo indirizzare lo sviluppo della vettura e migliorare le prestazioni del vostro veicolo. Tutti i progressi sono visualizzati con un grafico nella seconda pagina e ci permettono di seguire, un Gran Premio dopo l’altro, le evoluzioni delle varie componenti. Non mancano le classifiche, la sala dei trofei e un tutorial che ci permette di visionare dei brevi filmati che spiegano gli aspetti più nuovi del gioco, oppure particolari del regolamento di Formula 1 necessari per la crescita del nostro pilota.

MX Video - F1 2016

Finalmente si scende in pista per la prima sessione di Prove Libere, direttamente proiettati all’interno dell’abitacolo con tutti i tecnici che si affannano intorno a noi. Possiamo consultare il display dei tempi o passare al tablet con la configurazione dell’auto: è possibile scegliere tra diversi set di impostazioni preconfezionate e poi, sulla base di queste, andare a cambiare tutti i parametri disponibili come incidenza degli alettoni, ammortizzatori, barre antirollio, trazione e pressione delle gomme. Un vero paradiso per gli smanettoni motoristici, che possono salvare o caricare impostazioni che reputano utili per raggiungere la pole position.

Tornati nell’abitacolo, consultando lo schermo dei tempi, troviamo tre programmi da eseguire che ci permetteranno di guadagnare dei punti Risorsa che, come accennato, potranno essere utili per evolvere la vettura. Le prove sono mirate a prendere dimestichezza con il percorso, ad assumere un ritmo di gara compatibile con l’usura delle gomme e stabilire il proprio limite temporale sul giro. La loro esecuzione, nel pieno rispetto dei vincoli del programma di rilevazione dati, ci permette di ottenere le Risorse contribuendo anche ad aumentare il gradimento della squadra. Molto utile peraltro la possibilità di accelerare la velocità con cui scorre il tempo di prova, in modo da poter effettuare i propri giri in momenti in cui il traffico in pista è scarso.

Finite le prove libere è il momento di mettere a frutto tutto il lavoro fatto spiccando il miglior tempo nelle qualifiche: il nostro agente ci comunica gli obbiettivi definiti dalla squadra e le eventuali nuove rivalità da superare. La modalità di qualifica è decisa dalle nostre preferenze, e va dalle 3 sessioni complete alla possibilità di fare solo una sessione e spiccare il tempo migliore valido per la griglia. Anche queste concorrono a guadagnare punti Risorsa, mentre la vittoria sui rivali ci permette di mantenere alta la “Posizione Pilota”. Completate le qualificazioni, è il momento di tornare in pista per la gara: in griglia si decidono le ultime cose come la strategia e la finestra di rientro ai box. Ci siamo, soli, nel nostro abitacolo pronti per la procedura di lancio che, come nella realtà, è manuale! Niente più centralina in nostro aiuto. Si parte e la gara impazza. L’IA dei piloti avversari è sufficientemente scaltra da evitare i contatti nelle fasi più accese del confronto, senza comunque darci troppo spazio durante le staccate.

Dai box riceviamo informazioni utili sul meteo e sugli avversari nonché sulle condizioni della nostra auto, possiamo anche chiedere, attraverso dei comandi vocali, informazioni relative all’auto che ci precede o ci segue e tante altre informazioni utili riguardo lo stato del veicolo. I comandi vocali possono essere usanti anche per comunicare il rientro ai box nel giro in corso, in piena sintonia con la finestra definita in fase di strategia e con le comunicazioni riguardo la finestra ottimale per effettuare il cambio gomme. Quest'ultimo è totalmente automatizzato nella modalità standard, quindi il limitatore viene inserito automaticamente durante il rientro nei box e le fasi di rilascio e uscita sono assistite. Nonostante questo, l’ansia del momento è comunque realistica.

All’uscita dai box dobbiamo martellare di tempi utili a riguadagnare la nostra posizione prima della sostituzione pneumatici oppure effettuare l’undercut (ovvero superare un pilota grazie al vantaggio combinato del cambio gomme anticipato e delle performance delle gomme nuove). Il box prontamente ci comunica la nostra posizione e quella del nostro compagno dopo il caos tipico della finestra di cambio gomme. Ora ci siamo, mancano pochi giri (per default si percorre il 15% del totale dei giri di un gran premio reale) e possiamo anche variare la miscela di benzina grazie a dei comandi rapidi. Insomma, è possibile effettuare tutte le regolazioni che vengono fatte nella realtà dai piloti durante la gara con la supervisione dei box.

Siamo primi, siamo veloci, arriviamo sotto la bandiera a scacchi e vinciamo la gara. Al muretto box il nostro Team Principal festeggia congratulandosi con i componenti del team e, finalmente, è il momento del podio, della coppa e dello champagne. Dopo aver ricevuto i punti Risorsa legati ai nostri risultati ed il punteggio Carriera per le classifiche con gli amici, si parte per un nuovo Gran Premio.

Come avrete potuto notare da questa descrizione di un tipico GP in modalità Carriera, questa nuova modalità sa essere veramente appassionante, riuscendo a ricreare in maniera fedele tutte le sfumature del weekend del GP condite con le rivalità e lo sviluppo auto che sono il sale del mix. Ma l'esperienza di F1 2016 non si ferma qui: le confermatissime modalità on-ine (tre livelli crescenti in durata di Gara Matchmaking, Campionato Online e Sessione Personalizzata) e in single player (Gara Veloce, Prova a Tempo, Weekend di Gara) completano la dotazione di modalità di gioco di F1 2016 in maniera soddisfacente.

Passiamo alla qualità visiva, altro cardine di un buon gioco di Formula 1. Le piste e le macchine sono riprodotte con accuratezza e realismo e la sensazione di velocità è buona, anche se ad un occhio critico sono evidenti i trucchetti utilizzati per evitare (non sempre riuscendoci) cali di frame-rate. Per quanto riguarda il realismo della fisica di guida e del comportamento dei veicoli, F1 2016 ci offre senza ombra di dubbio, un motore fisico estremamente realistico che premia le tecniche di guida rispetto al brutale pestone sull’acceleratore. Ottimo anche il sistema di gestione delle condizioni climatiche e di illuminazione che, nella limitatezza delle condizioni di svolgimento di un GP, ci fanno percepire imminenti acquazzoni o gustare un tramonto durante le prove nei paesi del golfo Arabo.

Simpatiche, anche se non a livello di altre produzioni, le versioni virtuali dei piloti e dei team manager della Formula 1: quando siamo seduti al paddock fa sicuramente impressione vederli chiacchierare tra di loro così come i meccanici intorno alla macchina sono ormai completamente inseriti nel gioco. Non molto lunghe le fasi di caricamento, gestite in modo intelligente durante le impostazioni o la consultazione di dati relativi alla prossima fase di gioco. Le sigle di ispirazione FOA sono molto belle e, soprattutto, si possono saltare rapidamente ed andare alla fase successiva di gioco senza ulteriori attese.

Amore

Tutto il week-end di gara

- A memoria non ricordo titolo che avesse gestito in maniera così intelligente e appassionante le prove libere che venivano spesso escluse per andare direttamente alla qualificazioni. Grazie ai programmi di evoluzione decisi dal team, ora il tempo delle libere non è più perso o utilizzato per la messa a punto del veicolo e costituisce parte integrante della propria esperienza di guida, partecipando al miglioramento delle performance della monoposto e del pilota. Anche l’aggiunta di Safety Car e Virtual Safety Car sono un ulteriore tocco di realismo che completa l’esperienza di gioco rendendola assimilabile ad un reale week-end di gara.

Ci vuole il manico

- Il motore fisico delle auto è ben fatto ed ogni piccolo parametro ne modifica il comportamento in pista, rendendo ad esempio percettibile la differenza di aderenza rispetto alle diverse mescole di gomme ed il loro consumo nel tempo. La modifica di rigidità torsionale conferisce caratteristiche dinamiche di risposta al volante autentiche, evidenziando quella maggiore reattività tipica di impostazioni al limite. I vari aiuti hanno diverse modalità di intervento in modo da crescere con le capacità di guida del giocatore, ed esigono un grande impegno quando completamente esclusi. Anche il sistema di danni è molto realistico e fisicamente corretto: quando tocchiamo qualcuno, il nostro alettone anteriore si danneggia e sarà chiaramente avvertibile la modifica di comportamento della vettura.

Microfoni aperti

- Finalmente possiamo anche noi dire qualcosa al muretto box ricavando le informazioni che ci servono, senza dover distogliere gli occhi dalla pista. Le frasi chiave sono poche, vengono visualizzate a schermo premendo il tasto dorsale sinistro e si imparano rapidamente. Il riconoscimento vocale è precisissimo ed una volta imparate le frasi rende la consultazione delle informazioni di gara piacevole oltre che utile.

Facciamo una corsetta?

- Le modalità di gioco online di F1 2016 sono una piacevole conferma sia per la qualità del codice di rete, che gestisce molto bene anche le disparità di latenza tra i giocatori, che per la rapidità con cui si passa da una sessione all’altra. Inoltre è possibile creare delle lobby personalizzate in cui dare sfogo alla nostra voglia di confronto con pieno controllo dei parametri di gioco condivisi con i nostri avversari (aiuti, visuale, circuiti). E la divisione in livelli di difficoltà crescente permette anche di avvicinarsi al gioco online senza la problematica delle collisioni che costituisce da sempre il vero tallone d’achille di questa modalità.

Odio

Realizzazione tecnica

- Che F1 2016 non sia un gioco fortemente ottimizzato è chiaro fin da subito. Tra le mie prime gare ho provato il circuito di Montercarlo che, pur riprodotto perfettamente dal punto vista della guida e dell’aspetto generale, evidenzia nei che i ragazzi di Codemasters non hanno avuto abbastanza tempo per ripulire il codice in modo da girare bene anche con texture più definite e caratterizzanti. Avvicinandosi ad un oggetto siamo ormai abituati a vedere una texture sempre più dettagliata, invece in F1 2016 rimangono piuttosto piatte e a volte sgranano. La prima cattiva impressione me l'ha data proprio il tunnel sotto il Grand Hotel di Montecarlo: in questa situazione mi sarei aspettato un maggior dettaglio, qualche effetto di adattamento della vista all’uscita… invece niente. Il motore grafico alterna distanti visuali realistiche a imbarazzanti contatti ravvicinati. Anche i personaggi sono di bassa qualità e l’effetto pioggia non è neanche lontanamente comparabile con quello visto in altri racer per console, fallendo anche nel rendere al meglio la scarsissima visibilità che i piloti hanno durante un sorpasso con pioggia.

Il casco, un'icona

- La personalizzazione dei caschi è veramente minimale, tanto valeva non inserirla e lasciarci scegliere tra un set più ampio di possibili design. Sarebbe bastata la possibilità di inserire forme geometriche sul casco e poi poterle colorare per far scatenare la fantasia dei giocatori creativi. Questo avrebbe aumentato il grado di simulazione del gioco, poiché le forme sul casco sono un marchio di fabbrica di qualunque grande pilota.

L’innominabile

- Com'è comprensibile, il gioco evita di dire il nostro nome durante il commento della griglia oppure dei risultati della gara, ma risulta un po' strano sentire commenti come “al secondo posto c’è Rosberg” accanto a “al primo una Ferrari”. Un pugno nello stomaco che rompe l’incantesimo creato con la modalità Carriera, che avrebbe potuto essere agilmente risolto facendoci scegliere un nome fittizio - da un set predefinito - all'inizio del gioco. Oltre a questo, in generale i messaggi dai box sono abbastanza ripetitivi e qualche volta anche fuori luogo. Credo che Hamilton avrebbe tranquillamente mandato a quel paese il suo ingegnere alla quarta ripetizione della notifica di assenza di pioggia in una giornata tersa e senza nubi.

Tiriamo le somme

Dopo la poco convincente precedente edizione, F1 2016 si presenta finalmente con un buon mix di modalità e qualità di simulazione. Rimane un titolo non perfettamente rifinito dal punto di vista della grafica e dell’audio, ma si lascia giocare grazie all'ottima fisica di guida e alla buona IA dei piloti avversari. Il multiplayer è essenziale e solido, e permette di godere ore di spasso con amici e perfetti sconosciuti sui circuiti di Formula 1. Per chi si sveglia ancora al mattino presto per vedere i Gran Premi d’oriente, è un acquisto sicuro che vi permetterà di vivere ciò che rende questo sport così appassionante.
8.5

Recensione realizzata grazie al supporto di Codemasters e Xbox.


c Commenti (17)

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L'autore

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Nato nel 72, cresciuto ad insalate di matematica e libri di cibernetica non poteva che sviluppare una naturale inclinazione verso tutto quello che è tecnologia. Ha iniziato a giocare a Radar Rat Race sul Vic-20, a International Soccer su C64 e da quel momento in poi non ha mai tradito la sua passione, passando per quasi tutte le piattaforme di gioco e finendo ancor oggi per consumare tutto il suo tempo libero tra hobby e lavoro. Sperando che prima o poi coincidano perfettamente: ci siamo quasi.

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Commenti

i Le recensioni di MX esprimono il punto di vista degli autori sui titoli provati: nelle sezioni "Amore" ed "Odio" sono elencati gli aspetti positivi e negativi più rilevanti riscontrati nella prova del gioco, mentre il voto ed il commento conclusivo rispecchiano il giudizio complessivo del redattore sul titolo. Sono benvenuti i commenti e le discussioni tra chi è d'accordo o in disaccordo con tali giudizi, ma vi chiediamo di prendere atto del fatto che si tratta di valutazioni che non hanno pretesa di obiettività nè vogliono risultare vere per qualsiasi giocatore. La giusta chiave di lettura per le nostre recensioni sta nel comprendere le motivazioni alla base dei singoli giudizi e capire se possano essere applicate anche ai vostri gusti personali.
x Invio commenti disattivato per gli articoli più vecchi di tre mesi.
Nasds Diver:

Insomma raga c'è poco da fare, se vendono tutti gli anni vagonate di COD, Fifa, BF etc, etc hanno ragione loro :) che volete che vi dica.

P 02-09-2016 15:28
Nasds Diver:

@Neural, infatti il mio discorso vale solo per i AAA nell'indie e nelle piccole produzioni la creatività è un obbligo quando non si ha grandi budget.

P 02-09-2016 15:24
GHOST 2:

Secondo me Neural ha ragione...pero' io guarderei la cosa da un punto di vista diverso.....c'e' il videogiocatore che compra tutto o quasi...passa dagli Rpg agli Fps....puzzle...Racing...e chi piu' ne piu' ne metta....poi ci sono i videogiocatori che gli dai un gioco e lo spolpano per anni senza lamentarsi di nulla...prendono un Bf4 e ci giocano per 3 anni....prendono un Assetto corsa o un Forza o un Gt e ci giocano per anni....e non si lamentano mai....qui qualcuno....anzi molti....se fosse il presidente della Fifa cambierebbe il gioco del calcio e le sue regole ogni anno...quello che conta non e' il gioco...la sua qualita'...ma quanto questo riesce a coinvolgere il resto non conta....il calcio e' uguale a se' stesso da piu' di 100 anni...ma diverte e coinvolge oggi come allora....date un I Racing ad un appassionato di auto e lo usera per anni....ecco la differenza....il videogiocatore che e' sempre scontento...una volta per la grafica...una volta per i pixel...per i frame rate....e quello che usa il mezzo console per fare quello che non potra' mai fare nella realta' e se ne frega di tutto il resto.....videogioca e si diverte.

P 02-09-2016 13:27
Neural Admin Redazione :

Ma non è vero che quello spirito non c'è più. Magari non ci sarà nelle produzioni AAA, che giustamente investendo montagne di soldi devono pensare anche al ritorno economico. Ma la creatività e la voglia di sperimentare nei videogiochi è assolutamente viva e vegeta, anzi sta vivendo da qualche anno un periodo davvero fenomenale, come una seconda giovinezza. Ovviamente mi riferisco alla scena indipendente, dove è possibile trovare tante gemme (insieme anche a tanta roba mediocre). Se vuoi la creatività e l'innovazione, è lì che devi guardare.

P 02-09-2016 12:58
TTL BOTMAN:

@Nasds Diver: RAGIONISSIMO! Solo che una volta non era così od almeno molto meno. Una volta, si pensavano anche al ricavo, ma anche a far divertire regalando qualcosa di unico. È quel concetto che ha permesso la nascita di capolavori come Zelda, Final Fantasy, Tomb Rider.... Fino all'Arca del capitano Blood (per i veri vecchietti del Game....). Oggi quello spirito di creazione non c'è più. Peccato.

P 02-09-2016 12:18
Nasds Diver:

@Botman, Sono aziende e il guadagno è fondamentale specie in un arena così costosa e competitiva come il settore dei videgiochi, al posto loro tutti cercherebbero di massimizzare i guadagni. I consumatori un potere lo possiedono, non comprare un prodotto che non vogliono. Non è un problema di oggi o ieri, sono le leggi della domanda e dell'offerta e quelle le facciamo noi consumatori.

P 02-09-2016 10:28
TTL BOTMAN:

@lock: nulla da ridire. Perfettamente d'accordo con la tua analisi. Il problema è sempre quello... Oggi le SH pensano solo ai guadagni senza più passione. È tutto tristemente standardizzato.

P 01-09-2016 22:22
lock:

@TTL Botman: Ok, è appurato che l'hardware delle attuali console, se paragonato ai PC, è altamente inadeguato. Detto questo, e posto che non sono mai state in competizione coi PC (se non nei sogni dei fanboy di tutto il mondo) le software house devono prendere atto che i lavori vanno fatti bene. Non basta prendere il codice per PC, togliere il Vsync per contenere la perdita di frame al secondo e venderlo per console. E piagnucolare (parlo sempre degli sviluppatori inetti, non degli utenti) che "la console non ce la fa" è patetico e ridicolo. In particolare quando arrivano software house come Turn10 o ID che dimostrano che è possibilissimo creare giochi a 1080p con 60 fps per le attuali console. E giochi che ti fanno comunque spalancare la mandibola. Doom è qualcosa di eccezionale. Sentire Ubisoft che si lamenta che non è semplice programmare su questa next gen (ricordo che si lamentavano quando la tecnologia era differente e dovevano riscrivere il codice da zero, e per certi versi i risultati erano migliori) mi fa passare la voglia di sostenerli. Sembra di sentire le gare di tuffi alle Olimpiadi, in cui i commentatori erano strafelici per il terzo posto di Tania Cagnotto perché "le cinesi sono di un altro pianeta". Non sono di un altro pianeta, serve sangue e sudore. Altrimenti significa aver già tirato i remi in barca. :)

P 01-09-2016 16:22
Nasds Diver:

Si la versione Pc ha sempre avuto una marcia in più rispetto alle console, nelle vecchie versioni il force feedback su pc era nettamente migliore, lo so perché avevo F1 2010 sia su pc che Xbox 360 dove era decisamente più piatto, la grafica se non troppo scadente per me è relativa.

P 01-09-2016 16:15
TTL BOTMAN:

Beh lock.... Si sa che le console non possono competere per hardware con i PC..... Diciamo però che tra PS4 ed XBO la differenza non è così visibile.... I problemi secondo me riguardano principalmente il texture, che compare da sgranato alla PS1 a definito dopo diversi secondi anche nelle scene di intermezzo ed il frame rate soprattuto nei replay che cala in maniera imbarazzante.... Probabilmente il problema sta nel fatto che l'hardware della XBO già di suo è antiquato, ma che può dare una resa soddisfacente se sfruttato a pieno cosa che, a volte, alcune SH non riescono sia per motivi di tempo che di esperienza...

P 01-09-2016 15:04
lock:

Sia chiaro, per PC è più che accettabile. Io mi riferisco alla versione per console e, in particolare, per One, che di tutte è quella più imbarazzante. Guardate qui:

i palazzi dal minuto 5 in poi.

Per "Turn10 che prende la licenza" intendevo come capacità di programmazione, non certo per appiattire il tutto verso Forza 6. :)

P 01-09-2016 14:27
TTL BOTMAN:

Direi che la recensione sia giusta spiegando bene tutti i dettagli del gioco sia nei pro che nei contro... Tuttavia ammetto che, nonostante questo F1 mi piaccia molto, ha comunque una resa grafica un po antiquata se non imbarazzante in certi momenti. Non può essere nemmeno paragonato a FM in termini di texture, tanto meno in termini di frame rate il quale risulta in F1 spesso gravemente scattoso. Credo debbano ancora fare molta esperienza in questo tipo di giochi. Riguardo a chi spera che Turn 10 possa comprarsi la licenza della F1, ti prego NO!!!!! Piuttosto la 505 Games.... Turn 10 ultimamente non mi pare abbia fatto distinguere FM come il simulatore di guida per eccellenza. Oltre che all'uscita sarebbero capaci di venderti come DLC le scuderie, le piste, i meccanici, le gomme e pure le hostess...

P 01-09-2016 13:23
Nasds Diver:

Ma si no è Dirt Rally simulativamente parlando ma da quanto ho letto si difende più che dignitosamente. Certo avrei preferito un salto di qualità paragonabile al titolo rallistico dei codies ma non sembra malaccio.

P 01-09-2016 10:29
Nonno Libero:

Pur non essendo un amante delle F1, appena lo trovo a poco lo compro, mi ispira troppo. Poi codemaster è sinonimo di qualità.

P 01-09-2016 9:34
Nasds Diver:

Strano però , il gioco ha avuto ottime recensioni e 8.5 è il voto che molte redazioni italiane e non hanno dato. Quando arriverà in sconto su Steam lo prenderò.

P 01-09-2016 8:45
GHOST 2:

E' e rimane un gioco per ragazzi per cui il voto è del tutto comprensibile...un gioco che non SIMULA NULLA se non il fatto di essere l'unico gioco con tutta la F1 al completo con tutto il suo contorno e tutti i suoi tracciati....forse proprio perchè la simulazione in questo gioco equivale a ZERO ci si sarebbe potuti almeno aspettare una grafica da paura.

P 01-09-2016 7:14
lock:

8,5 a mio giudizio è davvero troppo per un gioco programmato così da cani. Basta guardare la comparativa di Digital Foundry per vedere che è praticamente ingiocabile anche su PS4. Un tearing così non l'ho mai visto, in nessun gioco, su nessuna piattaforma. Quanto vorrei che Turn10 prendesse una licenza F1... :(

P 01-09-2016 4:18
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