Recensione - 101 Ways to Die
di
Győző Baki / Baboy
P
Il Gioco
101 Ways to Die parte con una premessa insolita ma semplice. Uno scienziato pazzo, dopo una lunga serie di esperimenti su cavie, ha creato il suo capolavoro: un libro che colleziona 101 modi per morire, tutti creativi e insoliti e che prevedono una lunga serie di trappole. Ma succede un incidente, e questo innovativo tomo viene distrutto. Con l'aiuto del giocatore dovrà quindi ripartire da zero con nuove "ricerche" di una violenza inaudita, per collezionare di nuovo 101 metodi per mandare le povere cavie all'altro mondo. Il tutto in una struttura di gioco che ricorda Lemmings ma al contrario; invece di dover salvare tutti, lo scopo è proprio quello di eliminare più persone possibile. Ideale per i sadici insomma.Il paragone con la storica saga dei Lemmings non è casuale, perché l'impostazione di gioco è a visuale laterale seppur con grafica tridimensionale, e prevede dei punti di ingresso dove una o più cavie (che sembrano un mix tra umani e orchi spaziali) entrano in scena. C'è anche un'uscita, solitamente contrassegnata da un limite massimo di cavie che possono attraversarla; superato tale limite, si perde automaticamente. Il giocatore è quindi chiamato a piazzare una serie di trappole nei livelli, già pieni di saliscendi e oggetti, per fare in modo che le povere cavie non arrivino all'uscita uccidendole nei modi più creativi possibile. Per questo si ha tutto il tempo del mondo in fase di progettazione e una volta avviato il livello è il gioco a gestire il tutto, se non per l'attivazione di alcune trappole manuali.
MX Video - 101 Ways to Die
Le trappole posizionabili sono principalmente di tipo classico come mine antiuomo, esplosivi, mitra e altre cose che si attivano al passaggio delle cavie, ma ci sono anche elementi utili a modificare il percorso predefinito delle cavie come dei trampolini da lancio o dei liquidi scivolosi che le fanno finire anche giù dai dirupi. Combinare gli elementi posizionabili con quelli che si trovano nei livelli è alla base per ottenere i punteggi più alti e sbloccare gli obiettivi primari e secondari, poiché non basta semplicemente far morire le povere vittime: bisogna scoprire anche i 101 modi più strambi per farlo.
E allora via a sbizzarrirsi: trampolini da lancio per far atterrare le cavie su degli spuntoni, superfici scivolose per cadere nella lava, mitra per colpire una sfera gigante che schiaccia le malcapitate vittime, ma anche combinazioni di tre, quattro, o perché no, cinque elementi che portano infine alla morte. Più la combinazione è estrema e più sale il punteggio, e le morti più fantasiose vanno a completare l'albo dei 101 metodo citati nel titolo. A questo si aggiunge l'ormai solito sistema a 3 stelle che contraddistingue ogni livello, dove eliminare ogni cavia con certi obiettivi specifici può portare alla valutazione massima, alzando quindi la rigiocabilità di ogni livello per assicurarsi di fare tutto.
Il gioco presenta dozzine di livelli a difficoltà crescente attraverso laboratori con look molto diversi tra loro, iniziando da un'area industriale fino a zone futuristiche e sterili che ricordano molto gli esperimenti di Portal. Il tutto è completabile in poche ore, difficoltà permettendo, ma finire tutti gli obiettivi e ogni livello con 3 stelle può richiedere tranquillamente una dozzina d'ore, anche più in base all'ingegno del giocatore. Non ci sono modalità aggiuntive né multiplayer, se non un catalogo consultabile in ogni momento per vedere le 101 morti disponibili. Infine, notiamo con piacere che 101 Ways to Die è interamente tradotto in italiano e senza sbavature o traduzioni approssimative come spesso accade coi titoli indie.
Amore
Morti creative
- L'idea di base di 101 Ways to Die è il suo punto più forte: trovare le 101 morti più creative per eliminare le povere cavie in un folle puzzle game. In una sorta di Lemmings al contrario bisogna posizionare trappole e combinarle per ottenere le morti più assurde immaginabili. Perché non far scivolare la vittima su un liquido, per poi farla volare via con un trampolino e poi bersagliarla con un mitra in modo che finisca spiaccicata per inerzia contro degli spuntoni? Sarà divertente!Soddisfazione
- Essendo un puzzle game inverso rispetto al solito, bisogna ragionare in maniera insolita ma il posizionamento efficace e geniale delle varie trappole e altri meccanismi riesce a dare davvero grandi soddisfazioni, soprattutto quando questi ci permette di ottenere anche i punteggi più alti.Odio
Trial & error
- La libertà tattica del titolo è però solo apparenza in molti casi, perché in tanti livelli la soluzione praticabile è solamente una e bisogna provare e riprovare finché non si becca ciò che gli sviluppatori avevano in mente. Contando poi che anche le reazioni di alcune trappole non sono sempre prevedibilissime e che alcune regole del gioco cambiando di livello in livello senza che il titolo ne faccia menzione, a volte il tutto finisce in frustrazione inutile che si sarebbe potuta evitare con livelli più aperti e funzionalità migliori.Look anonimo
- L'altro vero punto debole del titolo è il look, che è estremamente anonimo. Insomma, delle cavie di stampo umanoide in laboratori generici, con tanto di armi classicissime per abbatterli, come mine antiuomo, mitra e spuntoni. Pure i menu e le musiche sanno assolutamente di già incontrato e dimenticabile, pertanto meno male che il gameplay di fondo è abbastanza divertente: a guardare gli screen o i video del gioco è facile aspettarsi un titolo noioso, poiché la direzione artistica è scialba e poco interessante.Tiriamo le somme
101 Ways to Die è un titolo abbastanza unico nel suo genere e riesce a divertire e dare molte soddisfazioni ai giocatori più ingegnosi, ma la frustrazione dopo un po' inizia a farsi sentire, ed il design poco ispirato non aiuta a migliorare l'esperienza. E' comunque in grado di regalare qualche ora di gioco piacevole a chi è alla ricerca di un valido puzzle game. 7.3Recensione realizzata grazie al supporto di Four Door Lemon e Xbox.
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