Recensione - Sheltered
Il Gioco
Come sarebbe vivere sepolti all’interno di un rifugio antiatomico, dopo una guerra totale che ha quasi annientato l’umanità? Sheltered prova a darci la risposta a questa domanda, mettendoci nei panni di una famigliola di quattro sopravvissuti che si riparano all’interno di un rifugio trovato per caso. Il gioco, già da molto tempo disponibile nel programma Game Preview, è ora giunto alla sua versione definitiva. Appena avviato Sheltered il primo compito che ci viene assegnato è quello di creare i membri della famiglia che dovremo far sopravvivere: i personaggi sono obbligatoriamente due adulti e due bambini con questi ultimi che partono ovviamente più deboli degli adulti, mentre sesso e colore della pelle sono selezionabili a piacimento e non influiscono in alcun modo sulle loro caratteristiche. Altri parametri di personalizzazione meramente estetici riguardano poi il tipo e il colore dei vestiti, il tipo di pettinatura, il colore dei capelli e la corporatura. Due aspetti che influiscono concretamente sul gioco sono invece le “caratteristiche” e le “statistiche predefinite”.Le “caratteristiche” disponibili sono: Igienico, Piccolo Mangiatore, Coraggioso, Dormiglione dal sonno profondo, Laborioso, Partecipe, Ottimista e Ingegnoso. Ognuna di queste lascia al personaggio un bonus particolare: ad esempio l’Ingegnoso ha più probabilità di recuperare elementi quando smonta gli oggetti, oppure il Partecipe crea e ripara gli oggetti più rapidamente. Per ognuna di queste caratteristiche esiste anche il suo opposto, che però non può essere equipaggiato nel momento della creazione dei personaggi: queste caratteristiche negative (Poco Igienico, Grande mangiatore, Codardo, Dormiglione dal sonno leggero, Pigro, Distaccato, Pessimista, Sprecone) possono apparire in altri personaggi che si incontrano durante il gioco. Le “statistiche predefinite”, invece, determinano il pacchetto di partenza di ognuno dei quattro membri e sono Educato (basata sul carisma), Erudito (basata sull’intelligenza), Atletico (basata sulla destrezza), Preoccupato (basata sulla forza), Navigato (basata sulla percezione), Logico (basata su intelligenza e carisma) e Versatile (con il valore “4” su tutte le statistiche). Esistono caratteristiche equivalenti anche per i bambini, anch’esse basate sui medesimi parametri, ma dal valore totale leggermente più basso. Ciascuna delle statisticheha una sua funzione specifica: un alto valore di “carisma” ad esempio determina una maggiore possibilità di fare buoni affari con i mercanti. Ognuna di queste voci vengono ottimamente spiegate durante la creazione dei personaggi, così da permetterci di assegnarle in piena consapevolezza.
MX Video - Sheltered
Al termine della creazione dei quattro personaggi dobbiamo scegliere il nome della famiglia e il nostro animale domestico. Anche questo quinto elemento si riflette in qualche modo nella difficoltà della gestione del gruppo: alcuni animali implicano grandi e utili bonus, ma al prezzo ad esempio di tante razioni di cibo giornaliere, o di acqua. Terminata la creazione della famiglia inizia il gioco vero e proprio, introdotto da un comodo ed esauriente tutorial che insegna le meccaniche di base. Questa guida rapida spiega aspetti che dovrebbero essere scontati per un gioco PC, ma un po’ meno su una console che non dispone di un’interfaccia mouse/tastiera. Il gameplay è infatti basato su un’interfaccia a puntatore stile mouse che ci permette cliccando su oggetti e personaggi, di interagire con essi con un menu a tendina apposito. Un po’ macchinoso all’inizio, ma per chi ha già giocato a Minecraft/Terraria non dovrebbero esserci grosse difficoltà.
L’unico obiettivo del gioco è la sopravvivenza della famiglia, e di conseguenza una partita termina quando tutti i membri sono morti. Come fare a sopravvivere più a lungo? Mediante una gestione razionale delle risorse, che sono scarse e si consumano in fretta. Le risorse “rinnovabili” come l’acqua possono essere reperite mantenendo funzionante il sistema di filtraggio delle acque piovane (e sperando che piova a sufficienza). Il cibo può essere reperito piazzando delle trappole all’esterno dell’ingresso del rifugio, mentre l'unico modo per reperire il carburante per alimentare il generatore e tutte le risorse per il crafting è l’esplorazione della zona contaminata. Nel rifugio è infatti presente un trasmettitore radio che permette di consultare la mappa delle vicinanze e di organizzare spedizioni di ricerca: queste hanno un costo in termini di cibo e di acqua a seconda della distanza dalla base.
Durante l’esplorazione è possibile conoscere nuovi sopravvissuti, che possono avere intenti pacifici o bellicosi e che possono essere utili o deleteri all’interno della nostra micro-comunità sotterranea (e spesso, almeno all’inizio, sono più che altro deleteri). Portare a termine le missioni di esplorazione fornisce un numero casuale di risorse di vario genere, nonché una sorta di punti esperienza che vanno a migliorare le statistiche di riferimento; ad esempio reclutare un sopravvissuto migliorerà la statistica di intelligenza e così via.
La mancanza di cibo, acqua e risorse non è però l’unico pericolo di Sheltered. Occasionalmente infatti capiterà che qualche banda di predoni tenti di razziare il nostro rifugio, inoltre non attrezzarsi e quindi non prendersi cura dei bisogni primari degli occupanti farà salire il livello di stress degli stessi, causandone una prematura dipartita per cause “naturali”. Il rifugio a nostra disposizione è inizialmente molto piccolo, ma può essere espanso grazie ai vari materiali che troviamo in giro per la zona contaminata. Di base è inoltre disponibile un tavolo da lavoro tramite il quale è possibile creare una vasta scelta di oggetti che possono aiutarci nel raggiungimento dell’obiettivo finale.
A livello tecnico/artistico il gioco fa uso di una visuale a scorrimento 2D in pixel art, mentre a livello sonoro ci troviamo di fronte a musiche suggestive che accompagnano perfettamente l’atmosfera post-apocalittica. Il gioco è completamente tradotto in italiano, non sono presenti invece dialoghi doppiati.
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