Recensione - Unravel
Il Gioco
Il sole volge al tramonto sulle campagne al nord della Svezia, mentre un'anziana signora osserva malinconica vecchie foto nel soggiorno della sua casetta. E' quasi ora di coricarsi, quindi raccoglie il cestino con i gomitoli di lana ed inizia a dirigersi in camera da letto. Mentre sale le scale per il piano superiore, però, un gomitolo rosso cade dal cestino e rotola fino ai piedi del tavolo dove la signora teneva il suo album di ricordi, per poi trasformarsi magicamente: diventa così Yarny, un esserino antropomorfo fatto di filo di lana che inizia ad esplorare la casa rivivendo il passato della nonnina tramite le tante fotografie incorniciate sui mobili.Inizia così la nostra esperienza con Unravel: nei panni di Yarny esploriamo la casa dell'anziana signora alla ricerca dei suoi ricordi fotografici, ognuno dei quali ci immerge in un nuovo mondo, un nuovo livello. La casa dalla nonnina non è infatti altro che una sorta di "base" dalla quale è poi possibile avviare i singoli livelli, ognuno dei quali, una volta completato, popolerà un album fotografico aggiungendovi ricordi assopiti. Lo scopo del gioco è quello di rivivere i principali eventi della vita della signora, completando l'album dei ricordi e giungendo ad una bellissima morale conclusiva che ovviamente non vi rivelerò.
La prima cosa che si nota del gioco, oltre all'inedita premessa narrativa, è la realisticissima grafica: non solo la casa della nonnina è realizzata in maniera estremamente realistica e con dovizia di dettagli, ma è nei singoli livelli che il gioco brilla maggiormente. Ognuno di questi si svolge infatti in un paesaggio naturalistico - con segni più o meno evidenti della presenza dell'uomo - ed il tutto è riprodotto con incredibile cura ed un modello di rendering realistico che ci fa sembrare di stare davvero lì con il minuscolo Yarny: fili d'erba, funghi, uccelli e farfalle, alberi pieni di foglie ma anche corsi d'acqua, ambienti montani e paesaggi innevati sono tutti estremamente vividi e reali, qualcosa che in genere non ci si aspetta da giochi di questo tipo, spesso caratterizzati da comparti visivi più stilizzati.
MX Video - Unravel
Alla base Unravel è un platform game a scorrimento laterale fortemente basato sulla simulazione fisica: l'esplorazione dei livelli (estremamente lineari) da parte di Yarny è spesso bloccata infatti da ostacoli apparentemente insuperabili, ma il nostro eroe può contare su alcune caratteristiche uniche. Il piccolo gomitolo animato, infatti, oltre a camminare e saltare per superare lievi dislivelli può anche spingere e tirare piccoli oggetti, ma la sua peculiarità più utile è quella di poter agganciare col suo filo di lana tutti gli oggetti - e sono molti - che presentano dei nodini di lana rossa: una volta fatto questo (tramite la pressione del grilletto destro), è possibile trascinare gli oggetti a terra, oppure dondolarsi se si è agganciati ad esempio a rami o altre strutture alte. Il dondolamento può servire per superare piccoli burroni o corsi d'acqua (Yarny infatti non sa nuotare), ma ben più importante è la possibilità di tirarsi su fino al punto al quale si è agganciati e fissare il filo annodandolo: una volta fatto questo, se nelle vicinanze c'è un altro nodino rosso, possiamo raggiungerlo e annodare anche quello creando dei ponti di filo sui quali trasportare gli oggetti o addirittura dei trampolini sui quali saltare per raggiungere aree più alte.
Tutto il gioco procede quindi nell'esplorazione degli splendidi ambienti e la risoluzione di piccoli enigmi ambientali tramite le capacità di Yarny; ad esempio, per superare un pozzo pieno d'acqua, dobbiamo spingerci dentro delle mele che, galleggiando, formano un ponte che possiamo così attraversare. Man mano che si procede le cose si fanno più complesse: è possibile che, per far arrivare degli oggetti in un certo punto, dobbiamo creare dei ponti o lavorare con un sistema di leve o carrucole improvvisato, fino ad arrivare all'utilizzo di piccoli meccanismi elettrici o meccanici sui veicoli o altre strutture che troviamo nell'ambiente.
Il tutto procede in una decina di livelli per un totale di circa 6 ore di gioco; per i completisti è possibile allungare l'esperienza cercando dei bottoni nascosti in ogni livello ed anche svolgendo delle attività legate a specifici obiettivi, come ad esempio far cadere la neve da tutti i rami in un livello innevato, ma questo comunque non aggiungerà più di un'ora al tempo complessivo.
Amore
La poesia della vita
- Unravel è un gioco estremamente poetico, non solo per il modo in cui sono riprodotte le bellissime ambientazioni naturalistiche ma anche per la storia di sottofondo composta dalle vicende - sia quelle belle che quelle più drammatiche - della vita della nonna che vanno a costituire un viaggio estremamente emozionale. Come tipologia di gioco è facilmente accostabile ad esperienze come Journey, Flower o Gone Home, ed alla fine dell'avventura per i più sensibili sarà difficile non ritrovarsi con gli occhi lucidi: a me è accaduto all'improvviso, senza che me ne accorgessi, proprio durante le scene conclusive.Enigmi fisici
- Uno dei lati positivi del gioco è che è facilmente approcciabile da tutti, anche i non gamers, perché gli enigmi e le meccaniche parlano il linguaggio universale della fisica e sono quindi affrontabili da chiunque. Tutti (o quasi, come leggerete più in basso) gli oggetti hanno un comportamento realistico, e quindi per capire come procedere in ogni frangente basta semplicemente immaginare il modo più corretto di farli interagire tra loro.Campagna svedese
- Il realisticissimo comparto visivo del gioco è indubbiamente uno dei suoi pregi maggiori: la storia avrebbe probabilmente funzionato anche se il tutto fosse realizzato in maniera stilizzata o con disegni acquerellati, ma la riproduzione realistica degli ambienti si sposa perfettamente con la simulazione fisica del mondo stesso, dandoci l'impressione di essere davvero lì, in quei luoghi, portando per mano il piccolo Yarny. E, personalmente, m'ha messo una voglia matta di farmi una scampagnata tra le montagne svedesi.Esperienza rilassante
- Ho trovato il condurre Yarny attraverso la sua avventura come un'esperienza estremamente rilassante e piacevole: questo non significa che non ci siano aree difficili e complesse nelle quali "sbattere la testa", anzi, ma anche quando ci si ferma davanti ad un enigma la stessa ricerca della soluzione dà una sensazione di appacificazione e integrazione con la natura: non ci si stanca mai di esplorare i paesaggi e si arriva alla fine dell'avventura quasi senza accorgersene.Odio
Quegli enigmi incoerenti
- Ci sono due o tre occasioni nel gioco in cui la "magia" e l'immediatezza delle meccaniche spariscono lasciano strada a momenti di maggior frustrazione: questo è causato da enigmi che non risultano troppo coerenti con le regole che il gioco ha stabilito fino a quel momento, rendendo più arduo individuarne la soluzione. Un esempio: essendo fatto di lana, Yarny è estremamente leggero e difficilmente può muovere col suo peso enormi oggetti. C'è però un enigma in particolare che per risolverlo richiede lo spostamento col nostro peso di un oggetto molto grande, una cosa che non ritenevo possibile e quindi, facendo affidamento sulla coerenza delle regole fisiche, non avevo neanche provato cercando soluzioni di altri tipi che però non mi portavano a nulla. Questo mi ha fatto perdere un po' di tempo e, quando ho scoperto la soluzione mi è sembrato come se il gioco stesse "barando". Fortunatamente di momenti simili ce ne sono solo due o forse tre, quindi non è un gran problema.Lineare e poco vario
- Mentre le ambientazioni cambiano radicalmente dall'inizio alla fine del gioco, le meccaniche non subiscono molti cambiamenti portando ad una certa ripetitività di gameplay. Gli enigmi ovviamente sono sempre diversi, ma forse avrebbe giovato aggiungere qualche nuova capacità a Yarny man mano che si completavano i livelli, tanto per rendere più vario il gioco. Ma dopotutto questa è una caratteristica peculiare di questo tipo di giochi: non si può dire che i già citati Journey e Flower avessero infatti una gran varietà di gameplay.Tiriamo le somme
Unravel è un poetico e rilassante viaggio emozionale nella vita di una persona, tra splendide ambientazioni naturalistiche ed enigmi fisici immediati e soddisfacenti, nel quale l'amore infuso dagli sviluppatori appare come quasi tangibile. Un gioco capace, grazie alla sua immediatezza e realismo, di catturare sia gli appassionati di videogiochi che quelli che non hanno mai toccato un joypad; se amate questo tipo di esperienze intimiste e visivamente soddisfacenti, diventerà facilmente uno dei vostri titoli preferiti di questo inizio d'anno. 8.8Recensione realizzata grazie al supporto di EA e Xbox.
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