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Gemini: Heroes Reborn

Recensione - Gemini: Heroes RebornXbox One DigitalGame

Dopo una cancellazione forse prematura, il telefilm supereroistico Heroes è tornato negli USA sotto forma di un seguito con pochi personaggi di ritorno dal cast originale, col nome di Heroes Reborn. In concomitanza di questa nuova (e nuovamente cancellata) serie, è partito anche lo sviluppo del tie-in videoludico Gemini: Heroes Reborn da poco arrivato sulle nostre console. Saprà soddisfare i fan?

Il Gioco

Come spesso accade anche nei telefilm, la premessa di Gemini: Heroes Reborn sembra piuttosto innocua ma ben presto si andranno a scoprire misteri e collegamenti di ogni tipo. Tutto inizia con la protagonista Cassandra che con il suo amico Alex irrompe senza autorizzazione in un laboratorio in teoria abbandonato dopo un incidente avvenuto anni prima; il laboratorio è di proprietà della Renautas, che i fan di Heroes ricorderanno come principale antagonista nel corso della storia (mi fermo qui per evitare spoiler). Il motivo di tale irruzione? Cassandra non ricorda nulla dei suoi veri genitori, ed è convinta che lì potrebbe trovare informazioni. Naturalmente qualcosa va storto e il suo amico Alex viene catturato, mentre Cassandra si rende conto in quel frangente di avere poteri fuori dal comune.

La ragazza scopre infatti di essere dotata di telecinesi, cosa che le permette di afferrare persone e oggetti a distanza e scagliarli in giro, sia per scopi distruttivi che per risolvere enigmi o aprire passaggi, ma un altro potere più interessante del quale assume il controllo è senz'altro quello del viaggio nel tempo, seppur limitato ad un solo periodo temporale oltre al presente e al luogo dove si trova. La ragazza si rende conto infatti che può trasportarsi liberamente dal presente, il 2014, al 2008, prima del fatidico incidente che ha devastato la base. Addirittura Cassandra è capace di aprire una specie di vortice temporale capace di farle vedere cosa c'era nello stesso punto nell'altro tempo e con la possibilità di saltarci dentro: utile per superare un burrone sul quale una volta vi era un ponte, o per superare una situazione nella quale si è circondati dai nemici. Con questi due esempi si può riassumere buona parte degli ostacoli che il giocatore andrà a trovare nel corso del gioco.

Oltre agli enigmi fisici o "temporali" ci sono poi le sezioni platform, gestite naturalmente in prima persona con movimenti abbastanza realistici e fluidi dell'intero corpo, similmente a quanto succede in giochi dallo stampo parkour come Mirror's Edge. E' più semplicistico e meno spettacolare, ma ha il suo perché anche se la linearità del gioco non permette a questa feature di prendersi troppi meriti. Altra componente molto importante del gioco sono inoltre i combattimenti, ed è lì che Gemini: Heroes Reborn risulta essere davvero divertente.

MX Video - Gemini: Heroes Reborn


La difficoltà è piuttosto bassa qualunque approccio all'azione si scelga, e a maggior ragione le battaglie diventano quasi un sandbox. I poteri sbloccabili nel corso del gioco sono la telecinesi e il viaggio nel tempo, ma anche la possibilità di rallentare il tempo e di lanciare onde d'urto. Cassandra non combatte con arti marziali o armi da fuoco, usa unicamente i suoi poteri per fare strage di chi le si oppone, e combinare tutti i poteri a sua disposizione crea lotte divertenti e creative. Volete aggirare i nemici o colpirli da dove meno se lo aspettano? Potete fare un salto temporale, spostarvi in un altro punto e tornare nel tempo originale comparendo magari dietro le loro spalle. I nemici sono troppi? Perché non prenderne uno con la telecinesi, trasportarlo nell'altro tempo e batterlo con calma? Viceversa, perché non trasportare qualche bell'oggetto (magari esplosivo) dall'altra realtà per fare strage? Le opzioni sono tante, e far fuori i nemici con tutti questi poteri risulta davvero divertente.

Il tutto è aiutato da un buon look, merito dell'Unreal Engine 4 che offre effetti di luce spettacolari, corpi ragdoll credibili e una fisica generalmente ottima. A livello di modelli poligonali, animazioni e texture non siamo a livelli altissimi, ma a parte qualche piccolo calo di frame-rate non c'è molto di cui lamentarsi in questo senso. Azzeccata anche la colonna sonora, che pur senza particolari picchi riesce a seguire al meglio gli eventi con musiche dinamiche che danno tensione e adrenalina nei momenti giusti, andando anche a mischiare sound che i fan di Heroes riconoscerebbero in ogni momento. A tal proposito, c'è anche un discreto fan service: la trama si va ad incastrare perfettamente negli eventi del telefilm Heroes Reborn, così come della webseries a essa collegata.

Anche gli obiettivi segreti hanno vari riferimenti alla serie, sia agli eventi recenti che a personaggi storici e situazioni delle primissime stagioni. Questi, più qualche obiettivo che richiede un po' di grinding, sono probabilmente gli unici motivi di rilievo per rigiocare al titolo, che può essere completato dai più in 4-5 ore. Io personalmente ci ho messo meno di 4 ore trovando circa metà dei segreti. La trama assume sempre maggior senso con l'avanzare della storia, ed è stata infatti scritta da persone che hanno lavorato al telefilm - ma nonostante si vada ad inserire bene nel contesto e offra un ottimo fan service, è una trama che funziona anche come storia a sé stante, offrendo più che sufficienti motivi anche agli scettici del telefilm per dare un'occhiata a questo titolo. Infine, Gemini: Heroes Reborn è doppiato interamente in inglese (prevedibile, visto che il telefilm non è nemmeno arrivato in Italia), ma ci sono sottotitoli in italiano ben realizzati a parte per qualche minuscolo errore, risultando quindi godibile anche a chi non capisce l'inglese.

Amore

Ho il potere!

- Non è una sorpresa che l'elemento più riuscito di Gemini: Heroes Reborn sia l'utilizzo dei poteri, che sono piuttosto vari e soprattutto sono combinabili al meglio; dopotutto questo è il filo conduttore dell'intera serie TV. Utilizzarli per risolvere enigmi e aprirsi passaggi dove non sembrano esserci vie d'accesso o di fuga è divertente, ma è soprattutto nei combattimenti che il tutto eccelle. I nemici aumentano costantemente di potenza e numero, ma anche la protagonista si potenzia sempre più e combinare tutti questi poteri crea situazioni veramente fantastiche. Far svolazzare i nemici in giro per la stanza con la telecinesi, viaggiare nel tempo per sorprenderli, farli colpire l'un l'altro e così via può dare grandi soddisfazioni. Il limite è l'immaginazione del giocatore.

Fan service ma non solo

- La trama del gioco non è nulla di clamoroso o innovativo, ma è completa e va ad incastrarsi al meglio nel lore di Heroes Reborn, con diversi personaggi noti che appaiono o che vengono citati nel corso della storia. A questo va aggiunta una serie di segreti che rimandano a personaggi ed eventi delle primissime stagioni: cose legate per esempio a Claire, Nathan e Hiro. Chi invece non sapesse di cosa stiamo parlando perché non ha mai guardato una sola puntata di Heroes, non c'è da disperare: la trama è completamente autonoma e si regge in piedi anche senza dover conoscere la serie TV.

Odio

Tecnicamente non eccelso

- Nonostante utilizzi il potentissimo Unreal Engine 4 capace di creare ambienti, animazioni ed effetti al limite del fotorealismo, anche per questioni di budget Gemini: Heroes Reborn non si avvicina minimamente al potenziale massimo del motore grafico. Se gli effetti di luce e la fisica sono su ottimi livelli, lo stesso non si può dire dei modelli poligonali e delle texture, spesso piuttosto banali e non curatissime, ricordando spesso giochi della precedente generazione di console. Sa anche di beffa, quindi, che ci siano pure cali di framerate, anche se non gravi. Nulla di clamorosamente brutto, ma sicuramente si poteva fare di più con un engine così potente.

Compitino

- Se i combattimenti del gioco risultano divertenti è anche grazie alla stupidità dell'IA, che funge più che altro carne da macello e difficilmente riuscirà a battere il giocatore per furbizia o tattica, al massimo grazie alla potenza di fuoco se i nemici sono in tanti. Il resto del gioco poi sa tanto di compitino ben svolto: parti platform semplici e mai troppo ispirate, puzzle molto facili da risolvere ed esplorazione ridotta all'osso, dove praticamente ogni via secondaria porta a un segreto. Il gioco risulta divertente, ma al di fuori dei combattimenti non riesce a stupire o ad uscire dagli schemi.

Tiriamo le somme

Gemini: Heroes Reborn è un tie-in per un telefilm già cancellato, ma non per questo va sottovalutato. Unisce sapientemente FPS, puzzle e platform/parkour ai superpoteri, offrendo situazioni da sbrogliare in modi insoliti e soprattutto combattimenti molto creativi e divertenti. La trama va ad ampliare al meglio il lore del telefilm, con anche tante citazioni che i fan apprezzeranno, senza escludere però i neofiti della saga che si troveranno tra le mani un prodotto capace di reggersi anche da solo. Poteva essere fatto meglio da un punto di vista tecnico e in alcune scelte di design, ma se si riesce a chiudere un occhio su alcuni problemi derivati anche dal budget, ci si può godere un gioco piacevole e abbastanza originale, seppur non troppo memorabile.
7.5

Recensione realizzata grazie al supporto di Imperative Entertainment e Xbox.


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