Recensione - WRC 5
Il Gioco
Il primo approccio con WRC 5 ci mostra un gioco decisamente sobrio, forse a sottolineare l'approccio più pragmatico adottato dal nuovo sviluppatore Kylotonn: la schermata iniziale è sostanzialmente silenzioao, dominata da un bolide da rally ed una colonna sonora appena accennata, ed accedendo al menu principale una suadente voce femminile ci dà il benvenuto e illustra le varie modalità di gioco mentre spostiamo la selezione dall'una all'altra. L'offerta in fatto di modalità è quella classica del genere: le modalità single-player (Tappa Singola, Rally Rapido, Carriera e Scuola di Rally), il comparto multigiocatore, le classifiche e le opzioni, ma troviamo anche una sezione dedicata agli eventi in rilievo come le gare eSport, che ci permettono di disputare tornei competitivi in corrispondenza di eventi del campionato WRC, e le sfide organizzate dall’editore.La lista dei percorsi include tutte le 13 location ufficiali del campionato mondiale WRC con ben 65 tappe di tracciati per un totale di ben 350 Km, con una grandissima varietà di superfici e condizioni climatiche come pioggia, neve, nebbia, fango, asfalto e ghiaia; anche dal punto di vista dei piloti e delle squadre l’elenco è completo e ricalca esaustivamente l'elenco dei protagonisti del campionato mondiale di rallym, tutti utilizzabili senza alcuna limitazione.
Venendo al comparto single-player, questo è dominato Carriera e Scuola di Rally, complementari tra loro perché l’accesso ad alcune parti della prima è subordinato all'aver preso parte a specifiche esercitazioni nella seconda. La Scuola risulta particolarmente utile per apprendere i rudimenti della guida come l’utilizzo del freno a mano: a volte può risultare un po’ ripetitiva, ma sicuramente aiuta a padroneggiare rapidamente sia le tecniche di guida che la simbologia e il gergo usato dal navigatore. Le istruzioni impartite dal nostro compagno d’avventura sono fondamentali per prepararci ad affrontare una serie di curve con la giusta velocità e per conoscere i giusti punti di ingresso in curva nonché la presenza di ostacoli o peculiarità del percorso che meritano la nostra attenzione. Non è facile tenere il ritmo forsennato dei suggerimenti del nostro compagno, ma grazie alla visualizzazione a schermo di una serie di numeri e simboli abbiamo sempre a portata di mano le informazioni essenziali sul tratto di strada che ci prepariamo ad affrontare.
Ma il primo approccio con WRC 5 sarà probabilmente per molti la Tappa Rapida, che ci permette di tuffarci velocemente in una gara: si sceglie il team (e con esso la macchina), il rally, la tappa e le condizioni climatiche e si è pronti alla partenza previo un caricamento non proprio brevissimo. Davanti ai nostri occhi la scena tipica di ogni avvio di tappa in un rally: la macchina pronta in posizione, il pubblico che rumoreggia e dopo un breve countdown si parte a tutta potenza. Le ambientazioni e la grafica sono assolutamente realistiche, le curve e i saliscendi sono riprodotti con ottima fedeltà e le condizioni climatiche sono verosimili anche ne non ai livelli maniacali che abbiamo visto in altri giochi automobilistici. La presenza di condizioni di visibilità limitata, nebbia nei boschi e pozze d’acqua porta talvolta a livelli di riproduzione della realtà assolutamente verosimili e suggestivi, anche se il pubblico lungo la strada è posizionato a volte in posti assolutamente inverosimili e incompatibili con le attuali normative sulla sicurezza dei rally. Ci dà comunque il senso di sfrecciare in zone più o meno abitate lungo il nostro percorso.
Terminata la nostra prima gara non ci resta che tuffarci in una intera stagione di Campionato WRC, per assaporare le dinamiche di squadra in uno sport dove questa componente non è troppo palese ma comunque estremamente importante. Guidando come forsennati su percorsi accidentati non sarà raro avere qualche piccolo incidente che comporterà danni alla nostra auto: questi sono prima di tutto estetici ma anche meccanici, andando ad influire sulle prestazioni della macchina, e da regolamento si hanno solo 45 minuti al giorno per la riparazione dei danni dopo aver percorso tutte le tappe previste dal calendario. Questo significa che nella modalità Carriera non è solo importante andare forte, ma anche gestire in maniera appropriata l’auto,evitando di riportare danni seri che possano compromettere le possibilità agonistiche oppure fermare definitivamente il nostro bolide; è una componente tattica di cui si inizia ad apprezzare la presenza solo dopo aver perso qualche rally per aver completamente distrutto la macchina o aver rotto il cambio alla prima tappa della giornata. Oltre che ad influenzare le gare, l'attenzione alla guida è anche uno dei vincoli del contratto che ci lega alla nostra squadra. Al nostro esordio infatti le offerte saranno condizionate dall’importanza che la squadra attribuisce alle nostre performance ed allo stato della macchina alla fine della giornata: il rispetto di questi vincoli contrattuali influisce sullo stato d’animo della squadra e, in ultima analisi, sulla possibilità di ottenere la riconferma o nuovi contratti nelle stagioni a venire. Al termine di ogni stagione, il numero di contratti disponibili aumenterà in funzione delle nostre performance e questo ci permetterà di accedere a macchine più potenti oppure di cambiare completamente categoria tra quelle disponibili. Questo tatticismo, unitamente alla necessità di frequentare lezioni riguardo le varie classi di auto che andiamo progressivamente ad utilizzare, contribuisce a rendere il gioco meno ripetitivo nonostante la sua natura sia essenzialmente questa: stessi percorsi e stessi rally per ogni stagione.
Al progredire delle categorie (e quindi della potenza delle macchine) diventa sempre più importante aver completamente assimilato le tecniche di guida da rally. Mi sono trovato più di una volta in situazioni simili a quelle dei video del mondiale WRC: macchine rombanti che sfrecciano, tra mille sbandate, in percorsi che hanno poco a che vedere con le strade che percorriamo tutti i giorni. Il senso di velocità e di pericolosità di questo genere di guida è riprodotto con ottima fedeltà, non fosse per qualche frame-drop di troppo che rompe l’incantesimo. La dinamica di guida è molto curata anche se, al di là dell’inevitabile differenza nelle performance, si sente meno la differenza di caratteristiche specifiche delle vettura come frenata e tenuta di strada. Il sistema di danni e quello di regolazioni influiscono su tutti i principali componenti meccanici della macchina, influendo sul comportamento stradale della vettura. Le riparazioni tra una tappa e l’altra sono rese più facili dalla modalità automatica che ordina gli interventi in modo da non collezionare penalità andando oltre i 45 minuti permessi dal regolamento.
Passando alle modalità multiplayer, Kylotonn ha provato ad interpretare in chiave multigiocatore quella che è una competizione tipicamente solitaria: nel rally infatti i nostri unici avversari sono la pista, le condizioni climatiche ed il cronometro. La soluzione, come fatto da altri titoli rallistici in passato, è quindi quella di farci correre in simultanea con altri giocatori lo stesso percorso, confrontandoci poi sui tempi. Oltre alla possibilità di gioco online, è degna di nota anche la presenza di un multiplayer locale, che permette fino ad 8 amici di correre a turno sulla stessa pista per verificare chi sia il pilota più bravo. La riproduzione delle competizioni rallistiche è completa ed esaustiva: si vede chiaramente che il team di sviluppo era coinvolto emotivamente nello sviluppo del gioco e non ho lesinato impegno.
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