Recensione - Guitar Hero Live
Il Gioco
Sin dai primissimi istanti di gioco, Guitar Hero Live fa del suo meglio per farci capire che è molto diverso dai titoli della serie usciti su Xbox 360 tra il 2005 ed il 2010; invece della classica introduzione a cartoni animati con borchiati musicisti capelloni che lottano per essere idolatrati dai fan, troviamo sullo schermo un vero e barbuto tecnico del suono (ripreso dal vivo: in Guitar Hero Live non troverete un grammo di rendering 3D, textures o computer grafica) che, rivolgendosi a noi, ci intima di sbrigarci a fare il soundcheck perché il concerto sta per iniziare. Ci troviamo infatti nel backstage di un evento rock, ed il gioco non perde tempo per introdurci alle sue meccaniche principali.Si comincia dalla conoscenza della chitarra, che dopo averla montata agganciando il manico al corpo ed aver installato le due batterie stilo, vi accorgerete avere delle differenze sostanziali rispetto a quella dei titoli precedenti. Per prima cosa lo strumento-controller non presenta il logo Xbox come accadeva in passato: questo perché le chitarre di tutte le versioni del gioco sono cross-platform ed intercambiabili tra loro, cosa che ha evitato ad Activision di dover produrre chitarre diverse per ogni piattaforma. Com’è stata possibile una simile magia, che nessun altro produttore di accessori è finora riuscito a realizzare? Ovviamente c’è un ingegnoso trucco: nella confezione del gioco, oltre alla chitarra è presente anche una minuscola chiavetta USB, da inserire in una delle porte della console. Questa è specifica per ogni piattaforma (non è possibile usare una chiavetta Xbox One su PS4 e viceversa), e si sincronizza con la chitarra wireless rendendola così pienamente utilizzabile.
Una volta connessa la chitarra alla console, scopriamo altre differenze e similitudini rispetto al passato: c’è ancora la “strum bar”, la barra delle plettrate, così come ritroviamo la leva del vibrato e la manopola-stick per muoverci nei menu. Accanto a questa c’è però un inedito pulsante con uno strano simbolo, che scopriremo presto servire per attivare al volo la modalità GH TV. Tornerò più avanti su questa modalità, ma intanto veniamo alla più importante novità della chitarra. Invece dei classici cinque tasti colorati, sul manico si trovano ora sei tasti, dello stesso marrone simil-legno del manico e disposti a coppie su tre file. Immaginate come se la vecchia chitarra avesse solo tre tasti, e che ognuno di questi fosse diviso in due tasti uno affiancato all’altro.
Lo scopo di questa nuova disposizione di tasti diviene presto chiaro, e ci viene mostrato dal nostro amico tecnico del suono: imbracciata la nostra fida sei tasti, il tecnico ci chiede di eseguire una serie di semplici note ritmate mentre spiega il funzionamento della chitarra. Sullo schermo appare il classico tracciato musicale che presenta stavolta solo tre piste, e su questo iniziano a scorrere le note che possono essere di tre tipi: un plettro nero con la punta rivolta verso l’alto, un plettro bianco con la punta rivolta verso il basso ed un quadrato metà bianco e metà nero. Nel primo caso dobbiamo premere uno dei tasti “alti”, ossia quelli disposti sulla parte del manico rivolta verso di noi, nel secondo quelli nella parte bassa del manico e nel terzo caso dobbiamo eseguire un classico barrè, cioè porre il dito in orizzontale per premere entrambi i tasti contemporaneamente.
Una volta completato il soundcheck suonando semplici sequenze dei vari tasti, è il momento di fare sul serio: la telecamera in prima persona si sposta nel backstage, un paio di ragazzi ci augurano l’in bocca al lupo e d’un tratto ci troviamo sul palco, con i membri della band che ci incitano ed una folla urlante sotto di noi. La canzone parte, le note iniziano a scorrere sul tracciato e diventa velocemente chiaro il perché della nuova disposizione di tasti: suonare la nuova chitarra di Guitar Hero Live richiama maggiormente l’esperienza reale rispetto al titolo passato, perché le varie combinazioni di note ricordano maggiormente gli accordi di una vera chitarra. E se è vero che stavolta muoviamo solo tre dita – indice, medio ed anulare – la necessità di spostarle tra tasti bassi ed alti, con varie combinazioni di questi, rende il tutto più complesso. Confesso che all’inizio sono stato pessimo: la mia memoria muscolare ricordava ancora le infinite sessioni con gli amici nei vecchi Guitar Hero, e le dita faticavano a reagire correttamente alle indicazioni di note alte/basse/barrè a video. Ma è bastato suonare un manciata di pezzi ed ho iniziato ad ingranare alla grande, riuscendo anche ad inanellare sequenze di 150 note o più senza mai sbagliare. Che soddisfazione!
Durante l’esecuzione delle canzoni siamo chiaramente concentrati sul tracciato, ma è molto interessante anche quello che accade “intorno a noi”, ossia nel resto dello schermo: il tutto è strutturato come un vero concerto dal vivo, quindi i membri della band si muovono sul palco, ogni tanto il cantante o il bassista si avvicinano per duettare ed il pubblico è in visibilio. Ma non sempre: se sbagliamo troppe note, un effetto dissolvenza cambia in tempo reale il filmato “positivo” con una versione “negativa” della stessa canzone e vedremo i nostri compagni sbuffare, intimarci di reagire o fissarci con sguardo disgustato, mentre le urla del pubblico si trasformano in un coro di “booohhh!” e vari oggetti iniziano a volare sul palco. A parte questa componente estremamente coreografica, il resto delle meccaniche di gioco non si discosta molto dai vecchi titoli della serie: c’è un contatore che registra il numero di note suonate di seguito senza sbagliare per poter attivare moltiplicatori di punti sempre più alti, e suonando senza errori le note evidenziate dal simbolo di un fulmine possiamo guadagnare l’Hero Power, un potere speciale attivabile inclinando la chitarra o tramite l’apposito tasto sotto la strum bar, per attivare diversi effetti a seconda del potere utilizzato (sbloccabili nel corso del gioco). Sia prima che durante le canzoni è possibile impostare il livello di difficoltà tra i cinque disponibili, e questo cambia la complessità d'esecuzione dei pezzi: al livello più facile si suona tutto solo sulla fila inferiore di tasti, senza dover così effettuare passaggi sui tasti alti, mentre quello più difficile è infarcito di veloci accordi nei quali dobbiamo posizionare con precisione le tre dita mimando con maggior precisione la mano sinistra (o destra, qualora si suoni in configurazione mancina) di un chitarrista. Una differenza rispetto al passato è però che è impossibile fallire una canzone: se suoniamo male sbagliando gran parte delle note, semplicemente riceveremo un punteggio molto basso ma la canzone non verrà interrotta e si passerà comunque al pezzo successivo.
Quanto raccontato finora, ossia la componente della band dal vivo e le reazioni del pubblico, fa tutto parte della modalità “storia” di Guitar Hero Live, intitolata GH Live. Questa si divide in due festival, l’americano Rock the Block e l’inglese SoundDial, nei quali suoniamo una serie di mini-concerti formati da tre canzoni l'una, ogni volta accompagnati da band diverse a seconda del tema musicale del concerto. I due festival sono composti da un totale di 42 canzoni, provenienti da numerosi artisti molti dei quali non famosissimi, probabilmente per evitare l'effetto che farebbe suonare pezzi storici con una band di sconosciuti; tutti i pezzi, dopo averli sbloccati, sono poi risuonabili singolarmente quanto vogliamo in una modalità libera, anche insieme ad un amico in locale e persino con la possibilità di cantare tramite un microfono USB o un'app mobile per ora disponibile solo su iOS.
Ma GH Live è solo una parte dell’esperienza di Guitar Hero Live, peraltro la più breve visto che, per via dell’impossibilità di fallire le canzoni, indipendentemente dal proprio livello di bravura e dalla difficoltà selezionata si riesce a completare tutte le song in poche ore. Il cuore e l'esperienza principale risiedono in GH TV, un'idea innovativa dotata di peculiarità estremamente originali. GH TV non è altro che un servizio di video musicali in streaming, quindi completamente online e non giocabile offline, sul quale si succedono in continuazione nuovi pezzi nei quali possiamo entrare in qualsiasi momento. Il servizio è suddiviso in due canali (ma in futuro potrebbero essere di più) che "trasmettono" parallelamente pezzi di tipo diverso, uno più orientato al rock e l'altro più al pop/indie; i due canali hanno una programmazione come quella delle reti televisive, con slot di mezz'ora o un'ora dedicati a generi o particolari caratteristiche delle canzoni presenti: collegandovi alle 21:30 potreste ad esempio entrare nel programma "Riff Famosi", vedendo che poi alle 21:00 arriverà "Metal Hour" seguito poi alle 22:00 da "Guitar Legends". Una volta saltati all'interno di un canale le meccaniche di gameplay sono le stesse di GH Live (compresa la possibilità di cambiare in ogni momento livello di difficoltà) con la differenza che sullo sfondo vengono riprodotti i video musicali invece del pubblico dal vivo; una novità di questa modalità è inoltre che il gioco presenta sul lato sinistro dello schermo una classifica aggiornata in tempo reale con la nostra posizione rispetto ad altri 9 chitarristi, in base a quanto bene stiamo suonando il pezzo rispetto a loro. Ovviamente per dominare la classifica è importante non fare errori e usare sapientemente gli Hero Power, così da ottenere moltiplicatori punti sempre più alti.
Una volta terminata una canzone, una veloce schermata riassume i nostri risultati, la posizione finale rispetto agli altri giocatori, aggiunge punti esperienza al nostro profilo e ci assegna una certa quantità di monete d'oro. I punti esperienza hanno lo scopo di farci salire di livello: si inizia da 1 e, man mano che si ottengono punti (la cui quantità dipende dalle nostre prestazioni nelle canzoni) passiamo ai livelli superiori sbloccando nuove funzionalità e mostrando agli altri giocatori il nostro livello d'esperienza. Le monete hanno invece un'utilità centrale in tutto il gioco: c'è uno store che ci permette di acquistare, una volta sbloccate salendo di livello, personalizzazioni al tracciato delle note, nuovi Hero Power e altro, ma la loro utilità è soprattutto nel'acquisto di Gettoni. I Gettoni servono per poter suonare a richiesta delle canzoni al di fuori del normale flusso dei canali di GH TV; se ad esempio vogliamo risuonare un pezzo che ci piace particolarmente, lo selezioniamo nell'area "Catalogo Brani" e spendiamo un gettone per poterlo suonare. L'acquisto di 3 gettoni costa 1800 monete, e per guadagnarne una simile quantità serve suonare circa 10-12 canzoni all'interno dei canali; quindi mediamente si guadagna un gettone ogni 3-4 pezzi suonati nello stream di video.
Per chi non volesse aspettare di ottenere token con le monete guadagnate giocando, c'è anche la possibilità di acquistarle tramite microtransazioni ma nella mia esperienza di gioco non è mai stato necessario: i due canali di streaming sono sufficientemente vari da tenerci incollati per molto tempo, e dopo lunghe sessioni si hanno sufficienti fondi per acquistare token e potersi permettere qualche suonata "on demand".
All'interno di GH TV è infine presente un'ulteriore area, sbloccabile dopo aver raggiunto il livello 6, chiamata GH TV Premium: questa contiene degli "eventi" consistenti in gruppi di canzoni non ancora inserite nei canali e nel Catalogo Brani, che possiamo così suonarle in anticipo ma solo a condizione di aver completato con un certo punteggio alcune canzoni indicate. E' inoltre possibile sbloccare gli eventi Premium tramite microtransazioni, ma anche in questo caso l'esborso di soldi reali è necessario solo per chi non vuole seguire le normali meccaniche di gioco.
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