Recensione - Forza Motorsport 6
Il Gioco
Da sempre i racing games definiscono la storia delle console e dei videogiochi in genere: a partire da glorie del passato come Out Run passando per icone come Ridge Racer, ogni console ha sempre avuto nella propria line-up un titolo automobilistico di spessore. Xbox One non fa differenza, anzi è forse stata la console che ha puntato maggiormente su questo genere, basti pensare a Forza Motorsport 5 che ne ha accompagnato il lancio. Forza 5 era, ed è tuttora, un ottimo titolo, specialmente se visto nel difficoltoso contesto del lancio dell'ultima console Microsoft: kit di sviluppo acerbi su una console non ancora svezzata e la fretta di essere pronti al day one portarono ad un titolo sì ottimo, ma stranamente povero di contenuti rispetto a quel Forza Motorsport 4 che rappresentò il favoloso canto del cigno su Xbox 360. Con Forza Motorsport 6 Dan Greenawalt e tutti i programmatori di Turn 10 hanno quindi raccolto le critiche e ne hanno fatto letteralmente tesoro per creare quella che rappresenta una vera e propria celebrazione del brand, con un titolo ricco come non mai di contenuti e realizzato con la solita cura maniacale paragonabile a quella di chi progetta una moderna Hyper Car, dove nulla può essere lasciato al caso o realizzato con sufficienza.Più di 450 automobili ricreate alla perfezione, ognuna disponibile nella modalità Autovista in cui ammirare ogni minimo dettaglio di carrozzeria ed interni, 26 location in cui correre per un totale di circa 90 tracciati differenti e 24 auto contemporaneamente in gara, sia in single che in multiplayer, sono solo alcuni dei numeri che possono far capire quanto lavoro sia stato fatto per darci questo gioco e per cancellare i piccoli problemi di quantità dei contenuti, ma non certo di qualità, avuti col precedente capitolo.
Se avete scaricato e provato la demo già disponibile nello Store, l'inizio di Forza Motorsport 6 vi sarà molto familiare: la bellissima intro dal vivo vi accoglierà al vostro primo avvio, stesso dicasi per la parata a bordo della affascinane cover car, la Ford GT, e delle tre gare di qualificazione che il gioco ci proporrà, seppur con qualche piccola differenza rispetto alla versione dimostrativa. Una volta conclusa questa introduzione ci troviamo nell'elegante menu principale che adotta lo stesso stile al quale i sistemi Windows ci hanno ormai abituato: nelle 6 pagine disponibili troviamo tutte le opzioni a nostra disposizione, suddivise in maniera chiara attraverso i classici tiles. Nella pagina principale, la Home, compaiono le voci essenziali del gioco, possiamo riprendere il campionato in corso, accedere al centro messaggi, visitare l'app Forza hub e utilizzare i tiri premio, che altro non sono che le ricompense ricevute ad ogni level up sotto forma di slot machine in cui possiamo ricevere premi in crediti di gioco e auto nuove. Nella pagina seguente, Vai alla Gara, troviamo ovviamente tutte le modalità di gioco disponibili: dalla carriera al multiplayer, passando per la gara libera, i test di guida, l'ottima modalità Rivali e le nuove Leghe Online. La terza pagina è invece interamente dedicata alle protagoniste del gioco, le automobili; qui possiamo acquistare nuove auto, controllare il nostro garage ed ammirarle nella sfarzosa modalità Autovista. Nella pagina seguente troviamo tutto ciò che riguarda la Messa a Punto dei nostri bolidi, dove poter elaborare le nostre vetture e regolarne ogni aspetto dell'assetto. Segue la pagina Personalizza dove possiamo ovviamente personalizzare la nostra auto, sia dal punto di vista delle appendici aerodinamiche, che con il solito, grandioso editor che da sempre contraddistingue la serie. Qui è possibile importare tutti i nostri design e tutti i nostri gruppi vinili creati negli scorsi capitoli della serie con semplicità, una feature non da poco per gli amanti del design. Conclude la ricca e chiara offerta del menu la pagina dedicata alle Opzioni, in cui possiamo regolare tutti gli aiuti alla guida, le opzioni di gioco ed i relativi comandi oltre a consultare tutte le statistiche del nostro Drivatar.
La rinnovata Carriera ritorna alle origini abbandonando la libertà degli ultimi capitoli, che spesso portava ad un appiattimento dell'interesse nei confronti di quella che dovrebbe essere la modalità principale. Questa è composta da cinque macro aree denominate Volumi, suddivise in ordine crescente: si inizia quindi con le Super Street seguite dalle Icone Sportive, Grand Touring, Corsa Pro ed infine gli Sport Motoristici Estremi. Ognuno di questi Volumi è a sua volta diviso in tre Serie, composta ognuna da un determinato numero di gare e affrontabili da varie categorie di vetture, sempre comprese però nei limiti di potenza prescritti dal Volume stesso. Per proseguire è sufficiente vincere le Serie anche in una sola categoria delle sei proposte, sbloccando così lo step successivo e puntando alle Hyper Cars, ai prototipi ed alle Formula. A spezzare il ritmo della carriera intervengono le Esibizioni, eventi ad invito paragonabili a quelli viste in Horizon 2 anche se, naturalmente, meno estremi e più seriosi. Possiamo ad esempio cimentarci, come nella demo, in una gara Indycar, oppure in faticose gare Endurance - un ritorno più che gradito dal sottoscritto - in gare Autocross in cui evitare i birilli, gare di sorpasso arrivando alle immancabili sfide col cugino digitale di The Stig e ai pazzi eventi in perfetto stile Top Gear. Continua infatti la partnership con la celebre trasmissione della BBC, purtroppo però orfana del mattatore Jeremy Clarkson a causa dei noti problemi con la produzione, ma forte ancora della presenza di Hammond e May che ci introdurranno con il loro classico umorismo inglese alle varie classi di vetture ed agli eventi.
Ma veniamo ad uno, anzi due dei piatti forti di questo sesto capitolo: finalmente sono state introdotte le gare in notturna e, soprattutto, quelle sul bagnato. Come di certo saprete entrambe queste caratteristiche hanno un limite, ossia mancano di quel fattore dinamico che le avrebbe rese ancora migliori. Un difetto che mi fece storcere il naso quando annunciato, ma che, dopo aver testato a fondo entrambe queste novità, non rappresenta più un problema vista la cura maniacale usata nella realizzazione di questi aspetti. Le gare in notturna godono di un fascino unico: si passa dallo stupore nel vedere il meraviglioso panorama di Yas Marina illuminato, al terrore di correre nel buio delle velocissime curve di Spa o del Nurburgring, con inoltre la complicazione delle gomme, decisamente meno in temperatura rispetto alle gare diurne e che possono quindi giocarci qualche brutto scherzo.
Tutto molto bello, ma nulla se paragonato alle incredibili gare sul bagnato. In questo caso i ragazzi di Turn 10 si sono superati, ricreando in maniera certosina fenomeni come l'acquaplaning. Le piste in cui è possibile correre in queste condizioni diventano insidiose oltre ogni aspettativa, specialmente senza aiuti e con lo sterzo in modalità simulazione. Le pozzanghere presenti a bordo pista ci obbligano ad optare per traiettorie diverse nel disperato tentativo di evitarle, ma non saranno pochi i casi in cui saranno talmente estese da occupare l'intera carreggiata e sta a noi controllare i bolidi impazziti in totale assenza di aderenza. Usando un volante poi, anche i piccoli rigagnoli che attraversano la sede stradale posso diventare un pericolo e le sensazioni di guida che ne risultano sono semplicemente eccezionali.
Un'altra novità introdotta in Forza Motorsport 6, questa volta accolta molto meno calorosamente rispetto a quelle appena descritte, è rappresentata dalle Modifiche, un sistema di carte bonus simile a quelle già viste in molti titoli, come ad esempio Titanfall. Queste sono suddivise in tre categorie che, se utilizzate, ci offrono vari bonus: si va dai miglioramenti prestazionali ad un aumento dell'aderenza in determinati circuiti, al guadagnare una posizione in griglia od un maggior quantitativo di crediti a fine gara. Quelle più interessanti però sono le carte Azzardo che ci obbligano a soddisfare determinati requisiti, come una determinata visuale obbligatoria, offrendoci in cambio delle ricompense extra. Se la vostra paura è che questa novità renda più arcade il gioco, posso tranquillizzarvi senza alcun problema: le Modifiche riguardano solo ed unicamente la Carriera e non sono in alcun modo obbligatorie o vincolanti. Se non siete interessati potrete tranquillamente ignorarle, rendendole quindi un plus che non inficia in alcun modo l'aspetto simulativo del gioco.
Lo stile di guida è spinto dal solito, fantastico Forza Engine che riesce ad offrire un'esperienza scalabile per ogni pilota virtuale: attivando gli aiuti - i soliti della serie - abbiamo delle auto assolutamente governabili anche dai meno smaliziati che vogliono godersi solo delle gare divertenti. Ma basta davvero poco per rendere Forza Motorsport 6 un gioco molto più severo e spietato, aspetto che gli è valso il meritato titolo di miglior Racing per console.
Chiude la ricca offerta di novità introdotte in questo nuovo capitolo la presenza delle Leghe; purtroppo in questi giorni pre-lancio non ho avuto occasione di provarle a causa dei server ancora poco popolati, ma queste sono paragonabili alle stagioni Online degli ultimi FIFA, in cui conta l'abilità del pilota; in questa modalità le collisioni sono disattivate, consentendo così ai piloti di dare il massimo per realizzare i tempi migliori ed accedere a leghe sempre più competitive e non funestate dalla follia di certi piloti online. Anche l'intero comparto multigiocatore - è disponibile anche lo schermo condiviso per giocare in locale - ha subito un restyling generale. Il gioco ci offre alcune playlist relative a determinate classi o ad eventi particolari come il “ce l'hai”, ma è naturalmente possibile creare la nostra stanza privata in cui impostare manualmente ogni singolo dettaglio. Nelle prove che sono riuscito a fare il gioco si è comportato benissimo, paragonabile tranquillamente alla modalità offline in quanto a fluidità e anche nelle gare a 24 giocatori non ho assistito a nessun fenomeno strano come le auto volanti viste nello scorso capitolo. Ho riscontrato sporadicamente un pizzico di lag che interessava le auto di qualche partecipante, ma nulla di particolarmente fastidioso considerando che buona parte dei miei rivali erano americani. Tutti aspetti che rassicurano sulla qualità del net-code, ma che comunque potranno essere testati a fondo solo dopo il lancio del gioco, una volta che i server saranno pieni e pronti per un vero stress test.
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