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img Forza Motorsport 6
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Recensione - Forza Motorsport 6Xbox OneGame

Dieci anni fa in Microsoft un pazzo decise di lanciare il proverbiale guanto di sfida a quello che più che un gioco era un’icona dei tempi, quel Gran Turismo di Polyphony che conquistò il mondo intero degli appassionati di corse su console. Quel pazzo era Dan Greenawalt ed il suo guanto aveva il nome di Forza Motorsport, un marchio che, grazie alla passione dei ragazzi di Turn 10, è riuscito a conquistare il favore di critica e pubblico imponendosi come uno dei giochi di guida più famosi al mondo. A distanza di un decennio abbiamo potuto provare a fondo Forza Motorsport 6, definito dallo stesso Greenawalt come il più grande e bello di tutti: sarà davvero così?

Il Gioco

Da sempre i racing games definiscono la storia delle console e dei videogiochi in genere: a partire da glorie del passato come Out Run passando per icone come Ridge Racer, ogni console ha sempre avuto nella propria line-up un titolo automobilistico di spessore. Xbox One non fa differenza, anzi è forse stata la console che ha puntato maggiormente su questo genere, basti pensare a Forza Motorsport 5 che ne ha accompagnato il lancio. Forza 5 era, ed è tuttora, un ottimo titolo, specialmente se visto nel difficoltoso contesto del lancio dell'ultima console Microsoft: kit di sviluppo acerbi su una console non ancora svezzata e la fretta di essere pronti al day one portarono ad un titolo sì ottimo, ma stranamente povero di contenuti rispetto a quel Forza Motorsport 4 che rappresentò il favoloso canto del cigno su Xbox 360. Con Forza Motorsport 6 Dan Greenawalt e tutti i programmatori di Turn 10 hanno quindi raccolto le critiche e ne hanno fatto letteralmente tesoro per creare quella che rappresenta una vera e propria celebrazione del brand, con un titolo ricco come non mai di contenuti e realizzato con la solita cura maniacale paragonabile a quella di chi progetta una moderna Hyper Car, dove nulla può essere lasciato al caso o realizzato con sufficienza.

Più di 450 automobili ricreate alla perfezione, ognuna disponibile nella modalità Autovista in cui ammirare ogni minimo dettaglio di carrozzeria ed interni, 26 location in cui correre per un totale di circa 90 tracciati differenti e 24 auto contemporaneamente in gara, sia in single che in multiplayer, sono solo alcuni dei numeri che possono far capire quanto lavoro sia stato fatto per darci questo gioco e per cancellare i piccoli problemi di quantità dei contenuti, ma non certo di qualità, avuti col precedente capitolo.

Se avete scaricato e provato la demo già disponibile nello Store, l'inizio di Forza Motorsport 6 vi sarà molto familiare: la bellissima intro dal vivo vi accoglierà al vostro primo avvio, stesso dicasi per la parata a bordo della affascinane cover car, la Ford GT, e delle tre gare di qualificazione che il gioco ci proporrà, seppur con qualche piccola differenza rispetto alla versione dimostrativa. Una volta conclusa questa introduzione ci troviamo nell'elegante menu principale che adotta lo stesso stile al quale i sistemi Windows ci hanno ormai abituato: nelle 6 pagine disponibili troviamo tutte le opzioni a nostra disposizione, suddivise in maniera chiara attraverso i classici tiles. Nella pagina principale, la Home, compaiono le voci essenziali del gioco, possiamo riprendere il campionato in corso, accedere al centro messaggi, visitare l'app Forza hub e utilizzare i tiri premio, che altro non sono che le ricompense ricevute ad ogni level up sotto forma di slot machine in cui possiamo ricevere premi in crediti di gioco e auto nuove. Nella pagina seguente, Vai alla Gara, troviamo ovviamente tutte le modalità di gioco disponibili: dalla carriera al multiplayer, passando per la gara libera, i test di guida, l'ottima modalità Rivali e le nuove Leghe Online. La terza pagina è invece interamente dedicata alle protagoniste del gioco, le automobili; qui possiamo acquistare nuove auto, controllare il nostro garage ed ammirarle nella sfarzosa modalità Autovista. Nella pagina seguente troviamo tutto ciò che riguarda la Messa a Punto dei nostri bolidi, dove poter elaborare le nostre vetture e regolarne ogni aspetto dell'assetto. Segue la pagina Personalizza dove possiamo ovviamente personalizzare la nostra auto, sia dal punto di vista delle appendici aerodinamiche, che con il solito, grandioso editor che da sempre contraddistingue la serie. Qui è possibile importare tutti i nostri design e tutti i nostri gruppi vinili creati negli scorsi capitoli della serie con semplicità, una feature non da poco per gli amanti del design. Conclude la ricca e chiara offerta del menu la pagina dedicata alle Opzioni, in cui possiamo regolare tutti gli aiuti alla guida, le opzioni di gioco ed i relativi comandi oltre a consultare tutte le statistiche del nostro Drivatar.

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La rinnovata Carriera ritorna alle origini abbandonando la libertà degli ultimi capitoli, che spesso portava ad un appiattimento dell'interesse nei confronti di quella che dovrebbe essere la modalità principale. Questa è composta da cinque macro aree denominate Volumi, suddivise in ordine crescente: si inizia quindi con le Super Street seguite dalle Icone Sportive, Grand Touring, Corsa Pro ed infine gli Sport Motoristici Estremi. Ognuno di questi Volumi è a sua volta diviso in tre Serie, composta ognuna da un determinato numero di gare e affrontabili da varie categorie di vetture, sempre comprese però nei limiti di potenza prescritti dal Volume stesso. Per proseguire è sufficiente vincere le Serie anche in una sola categoria delle sei proposte, sbloccando così lo step successivo e puntando alle Hyper Cars, ai prototipi ed alle Formula. A spezzare il ritmo della carriera intervengono le Esibizioni, eventi ad invito paragonabili a quelli viste in Horizon 2 anche se, naturalmente, meno estremi e più seriosi. Possiamo ad esempio cimentarci, come nella demo, in una gara Indycar, oppure in faticose gare Endurance - un ritorno più che gradito dal sottoscritto - in gare Autocross in cui evitare i birilli, gare di sorpasso arrivando alle immancabili sfide col cugino digitale di The Stig e ai pazzi eventi in perfetto stile Top Gear. Continua infatti la partnership con la celebre trasmissione della BBC, purtroppo però orfana del mattatore Jeremy Clarkson a causa dei noti problemi con la produzione, ma forte ancora della presenza di Hammond e May che ci introdurranno con il loro classico umorismo inglese alle varie classi di vetture ed agli eventi.

Ma veniamo ad uno, anzi due dei piatti forti di questo sesto capitolo: finalmente sono state introdotte le gare in notturna e, soprattutto, quelle sul bagnato. Come di certo saprete entrambe queste caratteristiche hanno un limite, ossia mancano di quel fattore dinamico che le avrebbe rese ancora migliori. Un difetto che mi fece storcere il naso quando annunciato, ma che, dopo aver testato a fondo entrambe queste novità, non rappresenta più un problema vista la cura maniacale usata nella realizzazione di questi aspetti. Le gare in notturna godono di un fascino unico: si passa dallo stupore nel vedere il meraviglioso panorama di Yas Marina illuminato, al terrore di correre nel buio delle velocissime curve di Spa o del Nurburgring, con inoltre la complicazione delle gomme, decisamente meno in temperatura rispetto alle gare diurne e che possono quindi giocarci qualche brutto scherzo.

Tutto molto bello, ma nulla se paragonato alle incredibili gare sul bagnato. In questo caso i ragazzi di Turn 10 si sono superati, ricreando in maniera certosina fenomeni come l'acquaplaning. Le piste in cui è possibile correre in queste condizioni diventano insidiose oltre ogni aspettativa, specialmente senza aiuti e con lo sterzo in modalità simulazione. Le pozzanghere presenti a bordo pista ci obbligano ad optare per traiettorie diverse nel disperato tentativo di evitarle, ma non saranno pochi i casi in cui saranno talmente estese da occupare l'intera carreggiata e sta a noi controllare i bolidi impazziti in totale assenza di aderenza. Usando un volante poi, anche i piccoli rigagnoli che attraversano la sede stradale posso diventare un pericolo e le sensazioni di guida che ne risultano sono semplicemente eccezionali.

Un'altra novità introdotta in Forza Motorsport 6, questa volta accolta molto meno calorosamente rispetto a quelle appena descritte, è rappresentata dalle Modifiche, un sistema di carte bonus simile a quelle già viste in molti titoli, come ad esempio Titanfall. Queste sono suddivise in tre categorie che, se utilizzate, ci offrono vari bonus: si va dai miglioramenti prestazionali ad un aumento dell'aderenza in determinati circuiti, al guadagnare una posizione in griglia od un maggior quantitativo di crediti a fine gara. Quelle più interessanti però sono le carte Azzardo che ci obbligano a soddisfare determinati requisiti, come una determinata visuale obbligatoria, offrendoci in cambio delle ricompense extra. Se la vostra paura è che questa novità renda più arcade il gioco, posso tranquillizzarvi senza alcun problema: le Modifiche riguardano solo ed unicamente la Carriera e non sono in alcun modo obbligatorie o vincolanti. Se non siete interessati potrete tranquillamente ignorarle, rendendole quindi un plus che non inficia in alcun modo l'aspetto simulativo del gioco.

Lo stile di guida è spinto dal solito, fantastico Forza Engine che riesce ad offrire un'esperienza scalabile per ogni pilota virtuale: attivando gli aiuti - i soliti della serie - abbiamo delle auto assolutamente governabili anche dai meno smaliziati che vogliono godersi solo delle gare divertenti. Ma basta davvero poco per rendere Forza Motorsport 6 un gioco molto più severo e spietato, aspetto che gli è valso il meritato titolo di miglior Racing per console.

Chiude la ricca offerta di novità introdotte in questo nuovo capitolo la presenza delle Leghe; purtroppo in questi giorni pre-lancio non ho avuto occasione di provarle a causa dei server ancora poco popolati, ma queste sono paragonabili alle stagioni Online degli ultimi FIFA, in cui conta l'abilità del pilota; in questa modalità le collisioni sono disattivate, consentendo così ai piloti di dare il massimo per realizzare i tempi migliori ed accedere a leghe sempre più competitive e non funestate dalla follia di certi piloti online. Anche l'intero comparto multigiocatore - è disponibile anche lo schermo condiviso per giocare in locale - ha subito un restyling generale. Il gioco ci offre alcune playlist relative a determinate classi o ad eventi particolari come il “ce l'hai”, ma è naturalmente possibile creare la nostra stanza privata in cui impostare manualmente ogni singolo dettaglio. Nelle prove che sono riuscito a fare il gioco si è comportato benissimo, paragonabile tranquillamente alla modalità offline in quanto a fluidità e anche nelle gare a 24 giocatori non ho assistito a nessun fenomeno strano come le auto volanti viste nello scorso capitolo. Ho riscontrato sporadicamente un pizzico di lag che interessava le auto di qualche partecipante, ma nulla di particolarmente fastidioso considerando che buona parte dei miei rivali erano americani. Tutti aspetti che rassicurano sulla qualità del net-code, ma che comunque potranno essere testati a fondo solo dopo il lancio del gioco, una volta che i server saranno pieni e pronti per un vero stress test.

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Amore

Tecnicamente mostruoso

- Non c'è molto di cui discutere, Forza Motorsport 6 è, al momento, il più bel gioco automobilistico che abbia mai visto su console. Dan Greenawalt parlò in passato dei 60 frames con una reverenza quasi religiosa, come qualcosa di irrinunciabile, ed ha mantenuto la parola: in decine di ore di gioco intensivo non ho mai notato un singolo difetto. Nessuna traccia di tearing, nessuna incertezza del frame-rate che non molla mai e poi mai il picco dei 60 fps, anche in mezzo ad altri 23 bolidi sotto al diluvio, il tutto realizzato ai tanto acclamati 1080p pienisenza bisogno di patch o aggiornamenti vari. Anche Forza 5 poteva contare su simili prestazioni, ma i tocchi di classe aggiunti in questo nuovo episodio si sprecano. Ad esempio il gioco spinge ora il 50% di vetture in più contemporaneamente su pista, da 16 ai 24 bolidi attuali, ognuno ricreato con una minuziosità dei particolari davvero assurda e tutti completamente personalizzabili. Anche le piste hanno ricevuto un buon restyling, l'orizzonte visivo è sempre ben oltreai limiti del tracciato, basta vedere la rinnovata Praga ora molto più ricca di dettagli ed effetti. E rimanendo in tema di effetti, la polvere alzata dal vento in circuiti come Laguna Seca è semplicemente poetica. Da sottolineare anche l'ottimo campionamento dei motori, guai ad usare le musiche in gara, e mi ha personalmente colpito anche lo stridere delle gomme, sound che è ricreato talmente bene da trasmettere l'aderenza in curva, sempre che non siate circondati da altre vetture. Un lavoro encomiabile, che sfiora la perfezione in più occasioni anche se è ancora vittima di un pizzico di aliasing che mi ha ricordato che, purtroppo, sempre di un videogioco si tratta. Fenomenale!

Il più bel temporale di sempre

- Restando in tema grafico anche la realizzazione della pioggia lascia a bocca spalancata e si merita un paragrafo dedicato. A partire dalle gocce di acqua su parabrezza e carrozzeria gestite anch'esse dal motore fisico e che quindi si spostano a seconda della direzione della nostra auto, passando per il bellissimo asfalto allagato ricco di particolari e di riflessi convincentissimi, fino a quelle dannate pozzanghere capaci di rovinare una gara in men che non si dica, tutto è realizzato alla perfezione in ogni minimo dettaglio. E la cosa bella è che tutto questo non è certamente fine a sé stesso, non stiamo parlando di un effetto bagnato creato solo per stupire la nostra vista ma è la fisica stessa a stupire in mille occasioni. Molti avevano pensato alle dichiarazioni inerenti alle pozzanghere tridimensionali come alla più classica delle esagerate sparate di marketing, ma vi assicuro che non è così.

Feeling di guida ancora migliorato

- Ho sempre adorato la serie Forza per mille motivi, primo fra tutti il feeling di guida che offre il giusto compromesso praticamente per ogni pilota virtuale. Se preferite correre pensando al divertimento, attivando gli aiuti il gioco consente di domare anche le auto più potenti senza troppi pensieri, pur mantenendo un feeling assolutamente plausibile. Ma è inutile dirvi che disattivando gli aiuti si ottengono momenti di puro godimento automobilistico. Disattivando i controlli di trazione e stabilità ed utilizzando lo sterzo simulativo il gioco diventa molto severo e basterà poco per complicarsi la vita anche a bordo di vetture apparentemente tranquille, un discreto passo avanti rispetto al quinto capitolo. La fisica delle gomme è stata ulteriormente affinata ed ora riesce a trasmetterci ancora meglio il livello di aderenza. Tutto questo poi diventa maestoso in condizione di bagnato, dove non ci si limita ad una diminuzione generale della tenuta di strada, ma ogni singola pozzanghera può rappresentare un pericolo enorme. Pensare di utilizzare una traiettoria da asciutto su circuiti allagati è un suicidio sportivo, è necessario utilizzare traiettorie molto più morbide e sinuose, ricalcolare ogni singola frenata e tener ben presente le posizioni della pozzanghere. Queste infatti sono spesso delle vere e proprie trappole ed è meglio perdere qualche decimo facendo qualche metro in più, piuttosto che sfidarle: difficilmente ne uscirete vincitori.

Un volante in paradiso

- Sono certo che se il mio Thrustmasters F458 Italia avesse il dono della parola mi ringrazierebbe, e se avesse la coda starebbe scodinzolando come un pazzo dal primo giro compiuto su Forza Motorsport 6. Senza bisogno di impostare nessun valore specifico perdendo ore nel setting della periferica, è sufficiente collegarlo per godere di sensazioni fantastiche, affinate ulteriormente rispetto al quinto capitolo. In generale il volante si comporta benissimo come ha sempre fatto in passato, ma ora intervengono alcuni piccoli dettagli, magari non semplicissimi da percepire, che però faranno la gioia di ogni pilota virtuale che possiede una Xbox One. Ho notato una miglior naturalezza nel correggere le sbandate di potenza, il sottosterzo che scaturisce da alcune staccate al limite è vigoroso come non mai ed il comportamento in genere è stupendo in ogni condizione, coi picchi già descritti in caso di bagnato. La rinnovata fisica che gestisce la tenuta delle gomme è poi la classica ciliegina sulla torta che riesce a trasmettere minuziosamente la perdita di tenuta, consentendoci di alleggerire il gas e ritrovare immediatamente il controllo della vettura. Molto probabilmente Forza Motorsport 6 è l'habitat naturale per ogni volante che si rispetti: mai come ora mi sento di consigliarne l'acquisto a chiunque voglia assaporare questa esperienza fino in fondo.

Drivatars

- Non mi stancherò mai e poi mai di sottolineare la rivoluzione ottenuta con l'introduzione dei Drivatar al posto della classica IA: questa è una vera rivoluzione nei titoli di guida che solo Forza può sfoggiare con orgoglio. Grazie al cloud infatti possiamo correre in single player quasi come se fossimo contro delle persone reali, con le relative sportellate, disastrosi incidenti e tutti quei comportamenti realistici, "umani", che nessun altro gioco di corse riesce ad offrire giocando contro la CPU. In questo sesto capitolo è stata inoltre introdotta, oltre alla possibilità di regolarne le capacità come in passato , anche l'utile opzione di limitarne l'aggressività, una scelta più che buona per calmare gli animi bollenti dei Drivatars. Niente trenini di auto in coda quindi, ma solo gare tiratissime ed imprevedibili sino alla bandiera a scacchi. Scusate se è poco…

Qualità e quantità

- Come ho già scritto, Forza Motorsport 5 venne criticato, anche aspramente, per un numero di piste ed auto inferiore allo standard della serie, specialmente del terzo e quarto capitolo, ignorando però il contesto in cui un gioco uscì. Ma il passato è passato e, soprattutto, il futuro si presenta roseo. Vi ho già elencato i numeri principali di questa enciclopedia videoludica del motorsport, ma ve li ripropongo per rendere l'idea della mole di contenuti che questo gioco offre: 450 auto ricreate splendidamente e tutte disponibili nella favolosa modalità Autovista, 26 location che introducono nuove piste come Monza, Brands Hatch, Watkins Glen e la favolosa Rio per un totale di circa 90 tracciati diversi, condizioni di bagnato estremo, gare in notturna, endurance, esibizioni, il solito profondissimo editor, assetti che stravolgono il comportamento di ogni singola vettura, leghe online, split screen, danni estetici e meccanici e chissà cosa mi sfugge al momento. Tutto questo ricreato con i soliti standard di eccellenza che caratterizzano tutti i giochi Turn 10 da 10 anni a questa parte. Direi che l'offerta proposta da Forza Motorsport 6 è impareggiabile da qualsiasi altro gioco di corse attualmente in commercio, sia come qualità che come quantità e quasi tutte le richieste dei fan sono state ascoltate ed inserite in quello che si presenta come Il gioco di corse per eccellenza.

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Odio

Qualche piccola mancanza

- Forza Motorsport 6 è meraviglioso, ma non è perfetto. L'assenza del meteo dinamico e del ciclo giorno/notte purtroppo si sente, non perché il gioco offra poco, ma al contrario perché immagino la qualità e perizia con la quale Turn 10 sarebbe in grado di realizzare entrambi questi fattori. Inoltre è da sottolineare che le condizioni di bagnato e le gare in notturna sono presenti solo su alcuni tracciati, lasciandoci con il dubbio di come sarebbero stati anche gli altri con tali caratteristiche. Ritornano anche alcuni piccoli difetti congeniti di questa serie come un pizzico di aliasing presente sulle vetture, ma si tratta davvero del classico pelo nell'uovo, e l'assenza, piuttosto inspiegabile ormai viste le innumerevoli richieste, di una qualsivoglia forma di qualifiche pre-gara. Piccoli difetti che nel mio caso non intaccano minimamente l'apprezzamento per questo gioco, ma che magari per alcuni potrebbero invece rappresentare un problema.

Tiriamo le somme

Recensire Forza Motorsport 6 è stata un'esperienza stupenda e la conclusione è solo ed unicamente una: Forza Motorsport 6 è, e credo resterà a lungo, Il miglior gioco automobilistico su console. Ovviamente non raggiunge i picchi simulativi dei giochi per PC e non penso nemmeno che sia un obiettivo che Turn 10 si sia mai posta, ma con questa quantità di contenuti, la qualità eccelsa di ogni singolo aspetto, la passione che ogni pixel trasuda, la realizzazione tecnica semplicemente monumentale che spinge Xbox One oltre ogni limite con una stabilità impeccabile mai raggiunta dai titoli rivali, non si può non considerare questo gioco un vero e proprio capolavoro. Certamente non è perfetto, ma soffermarsi su quei pochi e piccoli difetti, sminuendo la mole e la qualità eccelsa di ciò che offre è una perdita di tempo prezioso che invece dovreste sfruttare per giocarci. Turn 10 e Microsoft ci hanno portato, in questi 10 anni costellati di successi per la serie Forza, esattamente dove volevamo essere: davanti ad un gioco meraviglioso che riuscirà a farvi percepire tutta la passione, l'amore per il motorsport e la tecnologia con cui è stato creato.
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i Le recensioni di MX esprimono il punto di vista degli autori sui titoli provati: nelle sezioni "Amore" ed "Odio" sono elencati gli aspetti positivi e negativi più rilevanti riscontrati nella prova del gioco, mentre il voto ed il commento conclusivo rispecchiano il giudizio complessivo del redattore sul titolo. Sono benvenuti i commenti e le discussioni tra chi è d'accordo o in disaccordo con tali giudizi, ma vi chiediamo di prendere atto del fatto che si tratta di valutazioni che non hanno pretesa di obiettività nè vogliono risultare vere per qualsiasi giocatore. La giusta chiave di lettura per le nostre recensioni sta nel comprendere le motivazioni alla base dei singoli giudizi e capire se possano essere applicate anche ai vostri gusti personali.
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