Recensione - Gears of War: Ultimate Edition
Il Gioco
Gears of War rappresenta una vera pietra miliare nel mondo dei videogiochi: non solo perché ha dato vita ad un franchise di indiscusso successo ed ha fatto da trampolino di lancio per uno dei motori grafici ad oggi più usati in assoluto dall'industria del gaming, ma perché ha introdotto con successo una meccanica di gioco che ha lasciato il segno su un'intera generazione, continuando a farlo anche in quella attuale. Il sistema di copertura "ad aggancio" adottato da Cliff Bleszinski e soci non era certo una novità (basti vedere il Kill.Switch di Namco o anche altri titoli precedenti per lo più stealth), ma in GoW fu implementato in maniera talmente impeccabile e come componente centrale dell'intera esperienza di gioco da rendere il titolo completamente diverso da tutti gli altri sparatutto in terza persona usciti prima di esso. E la cosa ebbe una tale presa sul pubblico da costringere gli altri sviluppatori a prendere nota ed iniziare ad implementare sistemi simili anche nei propri giochi; se oggi quasi tutti gli shooter in terza persona, compresi blasonati titoli open world, adottano simili meccaniche di gameplay, lo dovete al seminale titolo di Epic Games.Il ritorno del gioco su Xbox One con Gears of War: Ultimate Edition ha quindi un doppio valore: ci permette di tornare a vivere le avventure dei COG contro l'emersione delle Locuste, ma ci fa anche tornare agli albori di una meccanica di gioco che ha fatto la storia, cosa importante soprattutto per quelli che non avevano mai provato la serie finora. Il gioco ci propone la stessa storia, con gameplay rigorosamente invariato, del titolo originale, ma con l'aggiunta di 5 capitoli nell'ultimo atto, gli stessi che in precedenza erano esclusivi per la versione PC del gioco. Eviterò quindi di raccontarvi nuovamente meccaniche e storia di quello che è ormai un classico dei videogiochi, ma potete ovviamente leggere quelle che furono le nostre impressioni all'uscita del gioco originale, ben nove anni fa.
Dove troviamo le novità più importanti è invece il comparto tecnico: Gears of War: Ultimate Edition non è semplicemente una versione HD del gioco originale, ma rappresenta un vero e proprio remake grafico alla stregua delle edizioni Anniversary di Halo (anche se qui manca lo switch tra motore vecchio e nuovo). Troviamo quindi modelli dei personaggi, geometrie degli ambienti, texture, effetti ambientali e d'illuminazione completamente ricreati da zero, cosa che riesce a conferire al titolo un aspetto all'altezza della nuova generazione. I volti hanno ricevuto una particolare attenzione per risultare più realistici ed espressivi durante le cut-scene, e quest'ultime sono state completamente riviste con una nuova regia che rende le scene maggiormente drammatiche e d'impatto rispetto al passato. Come in passato è inoltre possibile giocare l'intera campagna in cooperativa a due giocatori sia online che in locale a schermo condiviso.
Se la campagna, al netto dei capitoli aggiuntivi e del makeover grafico, si presenta sostanzialmente uguale a quella del gioco originale, sul fronte del multigiocatore competitivo è dove troviamo le maggiori novità con diverse nuove feature. Ovviamente anche qui la grafica è stata completamente rivista e, rispetto alla campagna, presenta anche un boost del frame-rate a 60 fps; oltre a questo sono state aggiunte feature come una lobby più moderna, server dedicati (con la possibilità di vedere il nostro ping in tutte le regioni e selezionare quello più basso), un sistema di leveling con matchmaking basato sui livelli, una modalità spettatore ed il supporto per le partite in LAN. Tutte feature che aiutano a proiettare maggiormente il gioco verso il mondo dei tornei e degli eSports. Il titolo sfoggia ben 19 mappe, ossia tutte quelle uscite nel gioco originale, quelle arrivate in DLC ed alcune che erano esclusive della la versione PC, giocabili in 8 modalità diverse: Esecuzione, Zona di Guerra, Deathmatch a Squadre, Re della Collina, Blitz, Assassinio, Annex, Esecuzione Gnasher. Un ottimo mix di modalità adatto sia a chi ama le modalità più distruttive, sia a chi preferisce quelle maggiormente ad obiettivi.
A questo si aggiunge la possibilità di sbloccare, di partita in partita, nuovi personaggi e skin per le armi, oltre ad alcune revisioni al gameplay come il Tac-Com di GoW 3 che permette di vedere la posizione di alleati e armi, la possibilità di rianimare i compagni di squadra mentre siamo in copertura, il cambio arma durante la corsa ed altro. Avendo provato il gioco prima del lancio, però, purtroppo i server erano deserti e non ho potuto valutare al meglio la componente competitiva, mentre sono riuscito a testare con un collega l'ottima funzionalità della cooperativa online. Questa recensione non entra quindi nel merito di pregi, o eventuali problemi, del multiplayer competitivo online.
Commenti