Recensione - Rogue Legacy
di
Győző Baki / Baboy
P
Il Gioco
Rogue Legacy, prima di ogni altra, cosa mostra l'amore profondo degli sviluppatori per i videogiochi anni '80 e inizio anni '90. Lo stile grafico ricalca infatti i classici SNES, anche se con una risoluzione e un livello di dettaglio generalmente più alti. Il gameplay, alla base, non si discosta troppo dai classici di allora: è infatti un Metroidvania che mixa platformer e combattimenti in un classico look bidimensionale dove salti, colpi di spada e magie sono i nostri alleati in un castello misterioso pieno di trappole, nemici, ma anche tesori e segreti. E' proprio questo che si deve affrontare all'inizio del gioco, dove dopo un breve accenno di trama il giocatore si trova già in mezzo al castello mortale. Ma la difficoltà si dimostra presto molto alta, e dopo qualche stanza esplorata la morte è quasi inevitabile. La prima di tante. Ma Rogue Legacy inizia proprio qui.E' infatti al primo decesso che si viene messi di fronte al reale senso e scopo del titolo: a ogni morte, infatti, si sceglie un erede, un discendente dell'eroe caduto in battaglia che dovrà cercare di vincere dove il parente fallì. Ma non tutti gli eroi nascono uguali: non solo possono avere classi e magie diverse, ma possono anche presentare tratti di ogni tipo. Possono quindi essere uomini o donne, etero o gay, nani o giganti, finendo per avere caratteristiche bizzarre come l'imbranatezza (che causa magie imprecise), l'alzheimer (che impedisce di ricordare i luoghi visitati) o addirittura avere l'intestino irritabile finendo per fare puzzette continue. Non si nasce mai uguali, e possono pertanto capitare variabili semplicemente divertenti o comunque cosmetiche, ma anche pregi e difetti che cambiano il modo di giocare, spesso anche drasticamente.
Scelto l'erede, si può quindi spendere i soldi guadagnati nella partita (run) precedente per potenziare il proprio personaggio, sbloccare nuove classi, comprare armature e rune nuove, e così via. Ci sono classi che puntano sulla magia, altre sulla forza bruta, altre sulla resistenza e c'è persino chi punta sul guadagno con bonus d'oro notevoli. In più con gli oggetti e le rune equipaggiate è possibile cambiare notevolmente il run successivo, applicando bonus o malus ai nemici, abilitando salti multipli o il riflesso dei danni e molto altro ancora. Prima di rientrare nel castello per il prossimo giro bisogna quindi consegnare i soldi rimasti (anche se ci sono eccezioni a questo), perciò occhio a spendere tutto. A ogni tentativo il nuovo protagonista è un po' più forte e più preparato di quello precedente, avendo quindi più chance di cavarsela. Ma ci vuole anche fortuna.
Come gli eredi infatti, cambia anche il castello cambia di volta in volta (anche se è possibile "bloccarlo" per riavere il layout della run precedente, perdendo però una larga fetta dell'oro che si andrà a guadagnare). Stanze diverse, nemici nuovi, trappole inattese: non si sa mai a cosa si va incontro. Ci sono comunque alcuni punti in comune tra tutte le varianti del castello, che è in ogni caso diviso in quattro aree di tematiche differenti, che a loro volta presentano 4 livelli di difficoltà e 4 boss diversi. Vista l'alta difficoltà del gioco, che presenta tantissime insidie e non molta vita per affrontarle, completare i 4 boss richiederà tante run per la maggior parte dei giocatori, ma di volta in volta ci si avvicina ai propri obiettivi potendo potenziare il proprio personaggio. Sconfiggendo i 4 boss si arriva dunque allo scontro finale, alla resa dei conti, dove i titoli di coda indicherebbero la fine del gioco; ma così non è.
Come in tanti titoli odierni infatti, è presente la funzione New Game+ dove è possibile riaffrontare la campagna (che in caso non si muoia è completabile in 1-2 ore, ma appunto il primo completamento è il più duro) mantenendo però tutte le statistiche, potenziamenti ed equipaggiamenti ottenuti nel corso del gioco, con però la difficoltà dei nemici che aumenta un po'. A differenza di molti altri giochi però, la modalità New Game+ è ricorsiva, ed è infatti possibile fare la variante +2, +3, e così via fino all'infinito, con la difficoltà che aumenta di volta in volta testando quindi a fondo le capacità dei giocatori. Tra il cercare di potenziare il proprio personaggio (o meglio, la sua stirpe) e cercare di abbattere i boss a livelli di difficoltà sempre più proibitivi, Rogue Legacy sa rubare dozzine di ore ai giocatori offrendo divertimento ed un alto livello di sfida. Non è presente alcuna componente multiplayer, cooperativa o competitiva che sia, perciò questa longevità è un elemento fondamentale.
Infine, il titolo è interamente in inglese e per quanto non ci siano tanti dialoghi e il gameplay di base si lasci capire facilmente, una buona conoscenza dell'idioma anglosassone è consigliato per capire al meglio le caratteristiche dei vari personaggi, visto che alcuni sono davvero bizzarri e insoliti per i videogiochi.
Amore
Intuitività e precisione
- Se classici come Super Mario Bros. 3 e Castlevania: Symphony of the Night si fanno giocare con piacere ancor oggi, è grazie a un gameplay intuitivo, divertente ma soprattutto bilanciato ed estremamente preciso. Rogue Legacy non è da meno, con movimenti molto precisi sia per terra che in aria durante i salti, e azioni chiare e semplici. Le magie e gli oggetti utilizzabili non sono tantissimi ma sono ben bilanciati tra di loro, con nessuna classe, runa o magia che sembra avere un vantaggio clamoroso sulle altre. Il titolo di Cellar Door Games è pressoché impeccabile da un punto di vista tecnico e di bilanciamento, e infatti la sfida viene dalla difficoltà elevata, non da un design approssimativo.La prossima volta andrà meglio…
- Rogue Legacy sa essere estremamente appassionante grazie a un senso di progresso, miglioramento e obiettivi costanti, il tutto unito a una difficoltà molto elevata ma corretta. Ogni run porta soldi che servono per potenziarsi, e quindi ad ogni morte si ha qualche chance in più di avere successo. Inoltre, la varietà di classi e caratteristiche dei personaggi può stravolgere completamente il modo di giocare ma anche le possibilità di vittoria, stuzzicando quindi perennemente il giocatore che vorrà senza dubbio vedere come funzioneranno le novità alla prossima run. Quando alle 3 di notte vi troverete a dover rimandare per la ventesima volta il sonno perché dovete fare "ancora una partita", capirete di cosa sto parlando.Odio
English only
- Anche in questa versione Xbox One, Rogue Legacy,presenta una sola lingua: l'inglese. Non è un gioco complicato, ma la descrizione dei personaggi, degli equipaggiamenti, delle rune e la (seppur minuscola) trama richiedono comunque un buon livello di conoscenza della lingua inglese, che può scoraggiare molti giocatori. Rogue Legacy uscì inizialmente ben 2 anni fa, e per quanto non sia una mancanza tragica quella della localizzazione, viene da chiedersi a cosa abbiano lavorato gli sviluppatori nel frattempo, considerando che non ci sono nemmeno variazioni o novità rispetto a quanto visto su PC e su altre console.Tiriamo le somme
Rogue Legacy è un roguelike con pesanti elementi platform e, naturalmente, di gioco di ruolo. Il gameplay è preciso, divertente ed appassionante, e il livello di sfida è molto alto grazie a una difficoltà elevata ma corretta e leale, che diventa sempre più abbordabile per via di un sistema di progresso dove di volta in volta si è sempre più forti. La varietà tra i personaggi giocabili è impressionante e spesso esilarante, con personaggi che possono avere le caratteristiche più improbabili, come il fatto di essere petomani o l'aver paura delle galline. Questa varietà, aggiunta ai livelli generati proceduralmente, garantisce partite molto diverse tra loro, e tra il gioco base e il New Game+ ricorsivo è possibile divertirsi per dozzine di ore, nonostante non ci sia alcuna forma di multiplayer. L'assenza dell'italiano può scoraggiare alcuni, ma tutti gli altri dovrebbero dare una chance a Rogue Legacy perchè é un titolo curato, bilanciato, ma soprattutto divertente e longevo che unisce al meglio i pregi dei videogiochi classici e di quelli moderni. 8.5Recensione realizzata grazie al supporto di Cellar Door Games e Xbox.
Commenti