Recensione - Tower of Guns
di
Győző Baki / Baboy
P
Il Gioco
Tower of Guns è l'ennesimo ibrido basato sul sempre più popolare genere roguelike; uno sparatutto in soggettiva di stampo classico con contenuti generati casualmente, una forte componente di gioco di ruolo e la temutissima permadeath, che ci fornisce una sola vita per partita costringendo alla ripartenza da capo alla morte del proprio alter-ego. Tower of Guns trae persino ispirazione dai cosiddetti sparatutto "bullet hell", nei quali oltre a doversi sbarazzare di innumerevoli nemici è anche indispensabile capire come schivare l'infinità di proiettili che ci sparano contro. Anche se ci sono stati titoli simili su Xbox One di recente (Ziggurat su tutti), il nuovo gioco di Grip Games e Terrible Posture Games ha la sua dose di idee originali.Il gameplay di base si avvicina molto agli FPS classici degli anni '90, con ben più elementi in comune con Doom e Quake che con Call of Duty o Battlefield. Un FPS frenetico con tanti nemici e ostacoli da schivare, stanze dal design complicato con ascensori, piattaforme in movimento e trappole, ma anche segreti e power-up da scovare. Niente coperture, ironsight, vita rigenerante o mode odierne di questo tipo: solo tanta carneficina, alta velocità, tanti salti e cose da raccogliere. All'inizio della nostra avventura possiamo scegliere un'arma, la cui varietà aumenta in base ai nostri sblocchi, e un perk che ci può aiutare o incrementare il livello di sfida, come il triplo salto, il mancato danno da caduta o la difficoltà aumentata. Quanto troviamo nei livelli è generato casualmente, ma le nostre scelte iniziali possono comunque fare la differenza tra la vittoria e la sconfitta.
In ogni stanza troviamo piattaforme tra cui saltare, ostacoli, trappole, nemici a volontà e power-up da raccogliere, ma anche oggetti speciali da usare che ci possono permettere per esempio di fermare il tempo o di usare qualche arma insolita oltre a quella primaria scelta, che normalmente non può essere cambiata. Alla fine di ciascuna area incontriamo un enorme boss che riempirà la stanza di proiettili e possibilmente di nemici minori, mettendo alla prova i nostri riflessi e la nostra barra della vita. Dopo aver battuto un buon numero di questi boss possiamo quindi tentare di abbattere anche l'ultimo boss alla guardia del cuore della torre, e col nostro successo può concludersi quindi la nostra avventura, che può durare 45 minuti ai primi tentativi ma anche 3 soli minuti se si punta allo speedrun più estremo possibile conoscendo ogni segreto. La quantità di sblocchi e modalità, nonché statistiche in costante aggiornamento e la casualità delle aree, rende il titolo rigiocabilissimo, e certamente l'esperienza non finisce ai titoli di coda.
Tower of Guns non punta certo al fotorealismo, con modelli poligonali e un look generale semplicistico, ma propone l'Unreal Engine 3 che fa bene il suo lavoro e raramente presenta cali di framerate o imprecisioni grafiche. Seppur ci sia una gran quantità di modalità tra cui scegliere, nessuna di esse presenta un'opzione multigiocatore, competitiva o cooperativa che sia, e visto quanti FPS anni '90 hanno saputo vivere a lungo grazie alla loro componente online frenetica e precisa, è un peccato non avere nulla del genere in Tower of Guns. Sono comunque presenti classifiche globali dove competere coi giocatori di tutto il mondo, ma le interazioni sociali finiscono qui. Il titolo, inoltre, non presenta alcuna localizzazione in italiano, ma vista la quantità di voci presenti (zero) e di testi (anch'essi ben pochi), difficilmente questa caratteristica causerà problemi.
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