Recensione - Ride
Il Gioco
Milestone è, nel panorama produttivo videoludico italiano, una rarità sia per la qualità che per il tipo di videogiochi che realizza. Sin dal 1996 la società milanese si è specializzata progressivamente in tutto ciò che corre sia su due che quattro ruote, su tutte le piattaforme che si sono via via succedute nel corso degli anni. Con Ride lo sviluppatore si è voluto cimentare in una nuova IP, creando un gioco che incarnasse la vera essenza del movimento motociclistico inteso nella sua accezione più comune e condivisa, quella che attraversa tutti gli appassionati quando il rombo di una moto ci riempie il corpo. Ride è proprio questo: guidare le migliori moto stradali disponibili, personalizzarle sia nell'aspetto che che nelle prestazioni per poi sfrecciare su percorsi reali nelle più suggestive località del mondo, sia su strada che in circuito.Le moto presenti nel gioco sono più di cento e di tutti i più importanti marchi mondiali quali Ducati, Honda, Yamaha, Bimota e tanti altri brand che sfornano bolidi a 2 ruote nelle diverse categori naked, supersport, superbike e storiche. All’interno di queste categoria le moto vengono ulteriormente classificate in base alle loro caratteristiche principali come potenza, cilindri e motore a due o quattro tempi, al fine di creare gruppi di moto che, sebbene espressione del carattere dei rispettivi marchi, siano comparabili in prestazioni. Ma la software house italiana si è poi spinta ancor oltre cercando di interpretare il vero spirito dell’appassionato di moto alla costante ricerca di una personalizzazione che renda unico il suo bolide, ed a tal proposito troviamo tutta una serie di personalizzazioni, sia dell’aspetto che delle caratteristiche motoristiche e ciclistiche, provenienti dalle migliori marche di accessori per moto e pilota. Con l’acquisizione di crediti in-game potrete così acquistare ed applicare personalizzazioni che renderanno il vostro pilota e il vostro bolide davvero unici.
Ovviamente avere una bella moto personalizzata a dovere è solo metà della ricetta che rende questo mezzo magico. L’altro imprescindibile elemento è la strada con le sue caratteristiche, la sua storia, il panorama e la sua pericolosità. Il sapiente mix dei due ingredienti diventa l’elisir che il biker cerca avidamente per godere pienamente delle sensazioni tipiche del motociclismo. Milestone è cosciente di questa alchimia ed ha realizzato ben 15 location divise in 7 circuiti, 5 strade panoramiche, 2 circuiti cittadini e una pista speciale per i motociclisti più esigenti. Tranne che per quest’ultima, tutti i circuiti e le strade panoramiche sono assolutamente reali e realizzati tramite accurate mappe satellitari. Tra i circuiti spiccano Imola, Magny-Cours e Donington, mentre degni di nota, tra i percorsi stradali, sono il parco dello Stelvio e la zona di Milano Garibaldi con i nuovi e suggestivi grattacieli che si mescolano alle strutture architettoniche sia storiche che del recente passato. Ognuno di questi ha fino a tre varianti, per lunghezza o percorso, all’interno dello stesso tracciato.
E’ il momento di saltare in sella al nostro bolide e dopo la suggestiva schermata di introduzione (che ricorda vagamente i temi di altri titoli motoristici) Ride ci suggerisce di provare la guida su un circuito facendo pratica con i controlli e la fedeltà della fisica della moto. Come i biker sanno, la fisica nella moto è fondamentale, molto di più che nelle macchine, al fine di riprodurre fedelmente la difficoltà di sfrecciare tra una piega e l’altra al massimo della velocità consentita dosando le frenate tra anteriore e posteriore. Milestone ha cercato comunque di bilanciare l’intrinseca difficoltà di guida del mezzo con la necessità di rendere accessibile il gioco anche a quelli, come il sottoscritto, che della moto hanno un timore reverenziale congenito. Per questa ragione il giro di prova iniziale ci permette di valutare i vari modelli di fisica disponibili nel gioco unitamente allo schema di controlli e aiuti alla guida, per trovare il giusto bilanciamento tra giocabilità e realismo. Al termine di questa importantissima fase, che è possibile ripetere ogni volta che vogliamo, si arriva finalmente nel nostro ritrovo dotati di una moto gentilmente offerta dalla ditta, nonché di un capitale minimo di crediti che è possibile utilizzare da subito per personalizzare il mezzo o il pilota.
E’ possibile quindi scegliere la modalità di gioco che si vuole tra World Tour, Gara veloce oppure online: la prima permette di iniziare il tour con gare specifiche per categoria di moto e scalare la classifica mondiale. Grazie al posizionamento in gara si guadagneranno dei crediti e della reputazione: i primi permettono di acquistare moto, accessori e personalizzazioni, i secondi di accedere ad eventi particolari della categoria “Elite Trophy”. La partecipazione a questo tipo di eventi permette di ottenere moto e di sbloccare particolari modelli altrimenti non disponibili per l’acquisto pur avendo la somma necessaria. All’interno del menu World Tour è possibile recarsi dal concessionario navigando tra tutte le moto disponibili per costruttore o per categoria: il paradiso del motociclista fatto bit. Ottima la fedeltà dei modelli alle moto reali e la possibilità di poter osservare i bolidi da diverse angolazioni e prospettive unitamente alla consultazione di una breve descrizione dei modelli. Ogni classe di competizione del World Tour ha un suggestivo filmato introduttivo che descrive le caratteristiche di quella classe sullo scorrere di immagini dei modelli che compongono la serie, tutti schierati in parata.
Una volta prontiè, è il momento di compiere i nostri primi “passi” all’interno del percorso scelto. Il colpo d’occhio è assolutamente realistico con una riproduzione fedele e verosimile di tutti i particolari dell'ambiente. Le texture sono di buona qualità ed i modelli definiti con dettaglio sufficiente da sembrare realistici al passaggio a tutte le velocità, mantenendo un frame rate costante e senza tentennamenti (anche se è bene far notare che Milestone ci ha messo a disposizione per questa prova unicamente una copia della versione PS4 del gioco, per cui non ho potuto valutare la qualità/solidità della versione Xbox anche se mi aspetto che sia comunque su questi livelli). Ma è tempo di pensare alla prima curva e, per la prima volta dopo il tutorial, provare veramente le proprie capacità di guida rispetto al modello fisico scelto. Nel caso abbiate scelto il livello medio e una buona quantità di aiuti, la linea di traiettoria cambierà colore e disposizione delle indicazioni dando chiare istruzioni riguardo la necessità di continuare a rallentare o iniziare a dare manetta. Veramente ben fatta. La curva di apprendimento della guida e relative frenate dipende molto dal modello fisico scelto e dalla quantità di aiuti impostati, ma sicuramente è progressivo e ben equilibrato permettendo al neofita di avvicinarsi con facilità al mondo delle due ruote. Il pilota esperto troverà invece pane per i suoi denti con il modello professionale della fisica: dovrà dosare la pressione sul pedale posteriore, sulla leva del freno anteriore ed il gas con estrema delicatezza, in particolare con le moto più potenti che, come cavalli di razza, sono pronte a disarcionarci al primo eccesso lasciando a terra metri di battistrada.
Dopo aver preso dimestichezza col modello di guida è possibile aumentare ulteriormente il coinvolgimento passando alla visuale dal casco, una delle migliori mai viste finora nelle simulazioni motoristiche a due ruote. Il grado di realismo è altissimo e sembra quasi di sentire il sibilo del vento che scorre rapidamente sul casco oltre che il caldo dell’asfalto rovente nelle pieghe più angolate. Molto bella. E quando arriva il momento di superare i nostri avversari, è essenziale saper frenare nei tempi giusti ed eseguire le traiettoria migliore per compiere delle staccate perfette: se siamo lunghi o troppo veloci, l’IA del gioco non esiterà un secondo a ripassarci sfruttando il nostro errore. Curva dopo curva, avversario dopo avversario, giro dopo giro si arriva finalmente alla bandiera a scacchi che sancisce il nostro ingresso nelle classifiche mondiali che scaleremo ad ogni vittoria o piazzamento.
Se girare da soli contro avversari guidati dall'IA non vi basta (e, soprattutto, se volete dimostrare a tutti di saper piegare, staccare e accelerare come Valentino), Ride offre un comparto multiplayer in linea con quello che ci si aspetta su questa tipologia di giochi. Partita veloce e partita personalizzata sono le modalità che vi consentono rispettivamente di entrare in una delle lobby già presenti a sistema o crearne una nuova. In queste lobby, di volta in volta, si scelgono i percorsi sui quali sfidarsi con la classe di moto e le restrizioni scelte durante la creazione delle stesse. Il gameplay è di buon livello e con una buona connettività si riesce a giocare fino a 12 giocatori senza troppi problemi. Finalmente potrete cimentarvi in corse folli con i vostri amici centauri senza rischiare l’osso del collo.
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