Recensione - Medal of Honor: Frontline
di
Duff
P
In Medal of Honor: Frontline impersoneremo il tenente Jimmy Patterson e prenderemo parte alla prima ondata dello sbarco in Normandia: anche noi come tutti siamo a bordo del mezzo anfibio che sotto una tempesta di piombo cercherà di farci arrivare alla spiaggia. L'atmosfera che si respira è surreale, non riusciamo a pensare, attorno a noi si sentono i sibili dei proiettili sparati dalle mitragliatrici poste nei bunker che sovrastano la spiaggia e che falciano i nostri compagni ancora a bordo dei mezzi, un Messerschmitt (caccia tedesco) fa saltare in aria la barca vicino alla vostra, non fate a tempo a vedere come stanno i vostri uomini che… boom!!! …vi ritroverete sott'acqua, anche qui è un inferno, meglio riemergere e cercare di raggruppare la nostra unità sparpagliata sulla spiaggia.
Caratteristiche del gioco
Medal of Honor si sviluppa su 20 livelli di gioco raggruppati in 6 missioni principali, tutte basate su eventi realmente accaduti durante la seconda guerra mondiale. Il realismo storico e delle ambientazioni del gioco è eccezionale, non mancheremo certo di paragonarlo a film come "Salvate il Soldato Ryan" quando ci troveremo in mezzo all'inferno dello sbarco in Normandia ad Omaha beach, o alla recente mini-serie televisiva di "Band of Brothers" quando prenderemo parte all'operazione Market-Garden.
Il gioco si basa sulla struttura tipica degli FPS: le missioni che affronteremo sono molto lineari e non ci sarà molto spazio per la nostra inventiva anche se in qualche occasione avremo la possibilità di interagire con dei personaggi di contorno o con altri soldati delle forze alleate. Fortunatamente questa eccessiva linearità è ben compensata da una buona varietà delle missioni in cui saremo chiamati a fare praticamente di tutto, dal sabotare un U-Boot, al rubare un'arma segreta denominata HO-IX , fino ad infiltrarci nelle linee nemiche come spia. Durante le nostre missioni avremo a disposizione più di 18 autentiche armi della seconda guerra mondiale, tra le quali la Colt45, la mitragliatrice MG42, la carabina automatica Browning…
La giocabilità di questo titolo, visti i progressi fatti con giochi come Halo, non è delle migliori, per girarci di 180° impiegheremo quasi un secondo, la mira automatica poi, non è molto precisa, in molti casi preferiremo usare la mira manuale anche se, in effetti, visto il carattere e il periodo in cui è ambientato il gioco questa imprecisione ha il pregio di renderlo più realistico. Altra nota dolente è la mancanza nel controllo delle armi di tasti speciali dedicati ad esempio all'uso diretto delle granate, saremo invece costretti ogni volta a selezionarle dall'elenco delle armi.
Per quanto riguarda l'IA dei nemici, anche qui avremmo potuto avere di meglio, visto che in certe occasioni li vedremo seguire schemi d'attacco un po' inverosimili, a volte capiterà addirittura di vederli saltare in aria a causa del cattivo uso che fanno delle granate o non si accorgeranno che abbiamo cecchinato un loro compagno a poca distanza da loro.
La versione xbox è stata poi dotata di una versione multiplayer (fino a quattro giocatori in modalità split-screen) anche se non si andrà oltre al classico deathmatch; da sottolineare anche il mancato supporto del servizio Live.
Grafica e sonoro
Il comparto grafico di Medal of Honor è forse quello che ci ha deluso di più, quello insomma che poteva fare di questo titolo un gioco da avere assolutamente. Arrivato con enorme ritardo su Xbox, si tratta purtroppo di un semplice porting da PS2 con qualche piccolo miglioramento del framerate (da 30 a 60 fps, forse per evitare probabili rallentamenti avuti su PS2) ma, in quanto a dettagli grafici notevolmente semplificato sia rispetto alle potenzialità della nostra console sia nei confronti della versione per PC (durante lo sbarco noteremo sparire i corpi dei soldati uccisi dopo pochi secondi). Giocando si avrà la possibilità di notare come le textures siano semplificate all'estremo e come le colline e gli ambienti esterni siano quasi completamente privi di bump-mapping; noteremo anche la mancanza totale di effetti luminosi realistici (tipici dei giochi di ultima generazione come Splinter Cell o Halo).
Per contro però la realizzazione delle ambientazioni e delle atmosfere in cui si svolgono le azioni sono tali da ricreare una perfetta sensazione di partecipare realmente alle azioni militari che si svolgevano in quegli anni (ricordando però che le atrocità e la sensazione di essere in guerra non potrà mai essere inserita in un videogame per quanto ben fatto sia). Il fiore all'occhiello di questo titolo per quanto concerne la grafica sono sicuramente la realizzazione delle armi, dei mezzi e delle divise, sia degli alleati che dei tedeschi, che rispecchiano fedelmente quelle della Seconda Guerra Mondiale.
Composte da Michael Giacchino ed eseguite dalla NorthWest Symphonia, le musiche di Medal of Honor: Frontline contribuiscono in modo fantastico a trasmettere al giocatore un misto di tensione ed eccitazione legate alle varie fasi della battaglia.
Frontline non è stato tradotto in Italiano, o meglio, sono state tradotte sono le fasi di preparazione alla battaglia mentre quando saremo sul campo potremo avvalerci (solo se lo vorremo) dei sottotitoli; forse qualcuno potrà considerarla una mancanza, ma se ci pensiamo bene ci guadagna tutto il gioco in realismo (anche voi sarete d'accordo con me nel dire che sentire i personaggi parlare in italiano con quel terribile accento tedesco o inglese non sia una delle cose migliori).
La versione per Xbox rispetto alle versioni PS2 e GameCube è stata decodificata in Dolby Digital, il che contribuisce a rendere ancor più favolose ed avvolgenti le musiche di Michael Giacchino conferendo alle nostre azioni un'aura epica ed eroica.
Capolavoro mancato
Visto il ritardo con cui è uscito rispetto alla PS2 (a causa di un'esclusiva Sony) e ancor di più nei confronti dell'edizione per PC (MOH:Allied Assault) era lecito attendersi di più… molto di più!
Se alla EA avessero dotato il titolo di una modalità cooperativa (tipo Ghost Recon) abilitata per il Live e avessero dato qualche piccolo ritocco alla veste grafica per renderla più consona alle potenzialità della console ritengo di poter dire che Medal of Honor: Frontline avrebbe potuto essere una killer application per xbox.
Nel complesso bisogna dire che la serie Medal of Honor è una delle migliori simulazioni bellicche presenti su tutte le piattaforme e questa versione per Xbox seppur, con i difetti che abbiamo voluto sottolineare (viste le potenzialità che aveva questo titolo) è comunque un ottimo gioco di cui vale la pena (per chi non ha avuto l'onore di provarlo su PC) di averne una copia.
Vedremo se con Medal of Honor: Rising Sun (il prossimo capitolo della saga, già annunciato anche per Xbox), EA saprà ripetere il successo avuto con questo titolo e soprattutto se riuscirà a soddisfare maggiormente gli esigentissimi utenti xbox. 7.2
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