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Saints Row: Gat out of Hell
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Recensione - Saints Row: Gat out of HellXbox One Xbox 360Game

Non contenti di aver governato sugli USA ed aver poi fronteggiato un'invasione aliena, i Saints si spingono ora fino alle profondità infernali per fronteggiare Satana stesso: tutto questo avviene in Saints Row: Gat out of Hell, l'epilogo stand-alone di Saints Row IV. Scoprite cosa ne pensiamo.

Il Gioco

Dopo le drammatiche vicende di Saints Row IV è il momento per i Saint di rilassarsi e magari iniziare a pensare alle loro avventure future, e quale modo migliore di farlo che festeggiando il compleanno di Kinzie? Per animare un po' la serata decidono anche di tirar fuori una antica tavoletta Ouja organizzando una seduta spiritica improvvisata; peccato solo che quella tavoletta era appartenuta in passato al famoso occultista e mago inglese Aleister Crowley! Non appena iniziano ad usarla si apre uno squarcio che risucchia il Presidente, lo stesso che in Saints Row IV sconfisse gli alieni Zin; visto il loro compagno sparire nel nulla, Johnny Gat e Kinzie convincono allora "con le buone" la tavoletta a riaprire lo squarcio per gettarsi al salvataggio del loro leader. Una volta varcato il portale, scoprono che il Presidente è stato condotto addirittura negli inferi, rapito da Satana in persona per farlo sposare alla figlia. Quale migliore occasione per menare un po' le mani e far vedere di che pasta sono fatti i Saints?

Saints Row: Gat out of Hell rappresenta una sorta di epilogo delle avventure vissute in Saints Row IV, permettendoci di immergerci in nuove attività in compagnia dei Saints ed offrendoci anche, alla fine dell'avventura, un piccolo spiraglio su quelle che potrebbero essere le evoluzioni future della serie. Non si tratta però di un classico DLC: il titolo è uscito (anche nei negozi, oltre che in digitale) come episodio stand-alone, giocabile quindi anche da chi non possiede SR IV. Se avevate venduto il gioco originale, o magari l'avevate giocato su Xbox 360 mentre ora siete passati a Xbox One, potrete così vivere ugualmente la nuova avventura. Il gioco è incluso inoltre in Saints Row IV: Re-Elected, il remaster per nuova generazione del titolo Volition.

Pur presentandosi come un vero seguito delle avventure viste nel quarto titolo della serie, in Saints Row: Gat out of Hell non impersonerete nuovamente il (o la, a seconda del sesso che avevate scelto in fase di creazione personaggio) Presidente, il quale è stato rapito da Satana: il gioco ci mette direttamente nei panni di Johnny Gat o, per chi preferisce i personaggi femminili, Kinzie. I due sono scambiabili a piacimento nel corso dell'avventura all'interno della sede Ultor (eh già, il magnate Vogel e la sua corporation si sono insediati anche all'Inferno), che fungerà da nostra base operativa. La scelta del personaggio non influisce comunque sul gameplay: hanno entrambi le stesse abilità, mentre le cut-scene vedono sempre protagonista Johnny Gat anche se si è deciso di giocare con Kinzie.

Il gameplay di base è quello già provato in Saints Row IV (l'Inferno stesso non è altro che una versione deviata di una moderna città, con tanto di automobili e cittadini, ossia le anime dei dannati): possiamo quindi utilizzare una vasta gamma di armi o combattere in corpo a corpo, ma quel che fa la differenza sono i nuovi poteri di cui possiamo godere, sbloccabili man mano nel corso dell'avventura. All'inizio veniamo dotati di un paio di ali angeliche, utili per coprire brevi distanze volando, dopo di che guadagneremo anche la supervelocità, la possibilità di generare dei demonietti da scagliare contro i nostri nemici, un potete calcio esplosivo che devasta chiunque ci sia attorno e la capacità di sparare un raggio pietrificante. Tutte queste abilità sono inoltre potenziabili spendendo i "cluster di anime", delle sfere fluttuanti che possiamo raccogliere volando; i potenziamenti ci permettono di volare più a lungo, correre in verticale sui muri dei palazzi, devastare con più efficacia i demoni e così via. Ovviamente anche i nemici sono adeguati all'ambientazione, quindi invece di alieni, poliziotti o gang rivali stavolta ci troviamo a combattere le orde di Satana, le quali si trovano fin troppo a loro agio con mitra, fucili di precisione e veicoli blindati.

Lo scopo del gioco è mettere il più possibile a soqquadro l'Inferno così da far uscire Satana allo scoperto ed attaccarlo per salvare il Presidente: a tal fine la mappa di gioco è piena di attività da svolgere, ma principalmente dobbiamo stringere delle alleanze con alcuni "VIP infernali": il pirata Barbanera, William Shakespeare (che all'Inferno pare abbia trovato la sua vocazione nella professione di D.J.), Vlad Tepes, le gemelle Viola e Kiki ed infine Dane Vogel stesso. Ognuno di questi personaggi occupa una diversa area della mappa e, dopo averli contattati e liberati dalle orde che li infastidiscono, ci chiederanno di svolgere una serie di missioni per ottenere la loro lealtà. Di missione in missione e man mano che otteniamo nuovi alleati, un indicatore che rappresenta l'ira di Satana si riempie sempre più fino a condurci allo scontro finale.

Le missioni che ci vengono proposte variano da quelle più classiche in cui dobbiamo far fuori orde di demoni con le nostre armi a gare di volo a checkpoint fino ad altre più stravaganti come quelle nelle quali dobbiamo controllare un morto e guadagnare punti facendolo finire travolto da più auto possibile agli incroci stradali. Il tutto vi terrà impegnati mediamente per circa 5 ore, ma una volta terminata la storia potrete continuare a scorrazzare per l'Inferno raccogliendo i vari collezionabili, svolgendo le missioni rimaste e potenziando al massimo Gat o Kinzie.

Amore

Superpowers!

- L'elemento distintivo, e quello per cui Saints Row: Gat out of Hell si fa apprezzare maggiormente, sono sicuramente i nuovi poteri che ci permettono di diventare dei veri "supereroi infernali" e riescono a variare decentemente il menu rispetto a Saints Row IV. All'inizio ci vuole un po' per abituarsi al poter volare, ma dopo un po' utilizzerete quasi solo quello potenziandolo continuamente più per potervi permettere traversate sempre più lunghe; anche la corsa torna molto utile, soprattutto dopo aver sbloccato la capacità di scalare le pareti dei palazzi, mentre anche gli altri si dimostrano indispensabili durante gli scontri più duri. Johnny Gat non è certo un angelo, ma interpretarlo gli viene dannatamente bene!

Varietà di missioni

- Buona la varietà proposta a livello di missioni da fare: gli sviluppatori hanno trovato un buon mix capace di mettere a frutto tutte le nostre nuove abilità e inducendoci a cambiare spesso il ritmo di gioco. Anche se il tutto si basa sul gameplay classico di SR IV, le novità riescono a rendere l'esperienza sufficientemente fresca e nuova. Vi capiterà di incontrare più di una volta lo stesso tipo di missione, quindi la ripetitività non è del tutto scongiurata, ma a mio avviso il tutto è comunque sufficientemente vario.

Odio

E la storia dov'è?

- Il difetto maggiore di Saints Row: Gat out of Hell è che la narrazione è quasi inesistente. L'intero gioco non è altro che una collezione di missioni da svolgere per far infuriare sempre più Satana; non c'è un filo conduttore o una trama da seguire, ma semplicemente il tutto si riduce a "arriva all'Inferno, spacca tutto, affronta Satana, spacca anche lui". Anche le missioni per i vari VIP infernali non presentano particolare pathos né sono narrate in maniera particolarmente brillante e non si discostano troppo da tutte le altre. Insomma, il tutto appare fin troppo meccanico e senz'anima e non esiste per il giocatore una vera motivazione per passare da una missione all'altra.

Ironia addio

- Di una delle prerogative principali della serie Volition, la grande ironia e comicità che pervadeva anche Saints Row IV, qui non ve n'è quasi traccia. Eccezion fatta per un paio di scene effettivamente spassose - una delle quali non è stata peraltro neanche una sorpresa visto che era stata rivelata in un precedente trailer - tutto il resto viaggia sui binari della normalità. Un vero peccato, anche perché l'ambientazione infernale avrebbe potuto fornire lo spunto per elevatissime dosi di satira ed ironia… ed invece ci ritroviamo con uno Shakespeare in versione D.J… sigh.

Tiriamo le somme

Saints Row: Gat out of Hell inciampa purtroppo sulla storia, ridotta ai minimi termini, e su quello che finora ha maggiormente caratterizzato la serie Volition, ossia la dissacrante ironia. Quel che rimane è un gioco comunque godibile da chi ha apprezzato Saints Row IV, che potrà così provare nuovi poteri e nuove tipologie di missione; il prezzo di 20 Euro non appare inadeguato ai contenuti ed alla durata della storia, ma questa espansione non sarà probabilmente ricordata come una di quelle più riuscite o carismatiche.
6.5

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L'autore

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Classe '72, dall'animo geek e appassionato da sempre di videogiochi e informatica, nel 2002 è cofondatore di MX. Il sito parte per gioco ma diventa una parte sempre più importante della sua vita insieme a lavoro, famiglia e troppi altri interessi: questo lo costringe a rimandare continuamente i suoi piani di dominio sul mondo.

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i Le recensioni di MX esprimono il punto di vista degli autori sui titoli provati: nelle sezioni "Amore" ed "Odio" sono elencati gli aspetti positivi e negativi più rilevanti riscontrati nella prova del gioco, mentre il voto ed il commento conclusivo rispecchiano il giudizio complessivo del redattore sul titolo. Sono benvenuti i commenti e le discussioni tra chi è d'accordo o in disaccordo con tali giudizi, ma vi chiediamo di prendere atto del fatto che si tratta di valutazioni che non hanno pretesa di obiettività nè vogliono risultare vere per qualsiasi giocatore. La giusta chiave di lettura per le nostre recensioni sta nel comprendere le motivazioni alla base dei singoli giudizi e capire se possano essere applicate anche ai vostri gusti personali.
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