Recensione - PES 2015
Il Gioco
Ogni anno, prima che un gioco della serie Pro Evolution Soccer giunga sugli scaffali, Konami alimenta l’hype dei fan con dichiarazioni roboanti di come “quest’anno sarà il PES migliore di tutti”. Puntualmente queste promesse vengono disattese, con l’apice toccato lo scorso anno quando il gioco è uscito monco sulle nuove console, per i presunti problemi di adattamento del nuovo Fox Engine. Arriviamo dunque a PES 2015, edizione che sancisce il definitivo e completo (si spera) approdo sulle nuove console.Un comodo menu in stile “metro” ci presenta agevolmente tutte le opzioni e le modalità di gioco. Nella modalità campionato sono state aggiunte le serie minori dei campionati Italiano, Inglese, Francese e Spagnolo, ampliando l’offerta disponibile. Per quel che riguarda la nostra Serie B, purtroppo, non è licenziata, come anche la League Championship inglese: qui i nomi e i loghi di tutte le squadre sono di fantasia. La Ligue 2 francese e la Liga Adelante spagnola invece sono complete, come per la Serie A, eccezion fatta per il logo ufficiale della competizione. Oltre al campionato, è possibile giocare a una delle numerose competizioni continentali licenziate ufficialmente: in questa edizione possiamo scegliere fra UEFA Champions League, UEFA Europa League, Copa Libertadores, AFC Champions League (per chi non la conoscesse è l’equivalente della Champions League asiatica) e la Copa Sudamericana (l’Europa League delle squadre sudamericane). Anche quest’anno dunque, Konami cerca di portare a casa l’utenza media con il piatto forte delle massime competizioni europee e mondiali per club.
Fra le altre modalità, il “My Club” prende il posto della Master League online: ci viene dato un team formato da giocatori dalle caratteristiche iniziali molto basse e con esso dobbiamo farci strada fra partite online e offline fino a potenziare la rosa e conquistare il tetto del mondo. E’ possibile ingaggiare i giocatori tramite una specie di roulette che viene lanciata attraverso l’acquisto dei servizi di un agente. Gli agenti possono essere acquistati tramite la valuta guadagnata in gioco (GP), oppure acquistando le monete myclub, utilizzando valuta reale (il minimo acquisto sono 100 monete al prezzo di 0.99 euro, il massimo è 12000 al prezzo di 99.99). Acquistare un determinato agente, a esclusione di quelli speciali, non garantisce l’acquisto di un nome particolare, ma ne sblocca uno casuale. Un po’ come succede nell’Ultimate Team di FIFA, ma senza i pacchetti di figurine. In PES 2015 naturalmente non può mancare la classica Master League, giocabile sin dall’inizio con i giocatori base della nostra squadra scelta, o utilizzando i giocatori “Master” standard, e costruendo pian piano il nostro team con le varie trattative di mercato. Anche quest’anno è possibile gestire la squadra master impersonandone unicamente l’allenatore, e controllando le tattiche e la disposizione in campo, in tempo reale, grazie alla lavagnetta elettronica disponibile con la semplice pressione di un tasto. Ultima ma non ultima, la modalità Diventa un Mito, ormai consolidata da diverse edizioni. Si tratta dell'ormai classica carriera che ci permette di sviluppare un nostro alter-ego calciatore fino a portarlo nell’Olimpo del calcio mondiale.
Dopo aver terminato l’elencazione delle modalità offline, passiamo a dare un’occhiata a quelle online. Sebbene sia disponibile una scelta abbastanza varia di modalità, al momento in cui scrivo ci sono alcuni problemi di lag e di temporanea inaccessibilità dei server, che vengono spesso messi offline per manutenzione; nei match che sono riuscito a giocare ho notato un po’ di lag e qualche rallentamento sporadico. Tra le modalità troviamo Partita Veloce online, in cui un matchmaking ci accoppia con un altro giocatore più o meno del nostro livello e ci fa scendere subito in campo. Altra modalità è chiamata “Divisioni Online”, in cui possiamo scalare le classifiche di determinate divisioni; vincendo gli incontri si guadagnano punti che ci permettono di venire promossi nella successiva o retrocessi nella precedente (nel caso i punti ottenuti non fossero sufficienti) e così via. La divisione di partenza è la dodicesima. Sempre online troviamo la lobby Gioco di Squadra, in cui il nostro giocatore viene unito fino ad altri 21 giocatori online, in una partita 11 vs 11 come il vero calcio giocato. Le “Competizioni Online” invece, differiscono dalle divisioni per il fatto che sono competizioni a invito, e solo le squadre o i giocatori che soddisfano determinate condizioni possono parteciparvi. L’ultima modalità di cui vi accenno soltanto è la Sala d’Attesa Partita del Giocatore, in cui è possibile cercare un compagno specifico con cui giocare (nei server di tutto il mondo sono presenti numerose stanze di gioco create dagli utenti).
Le novità più grosse di quest’anno, però, arrivano tutte dal gameplay. Possiamo notare che è quasi sparito del tutto l’effetto “binari” e che le azioni sembrano decisamente più realistiche. Anche l’IA degli avversari sembra molto più organizzata: la CPU non utilizza sempre la stessa impostazione tattica per tutto l’incontro ma cerca di variare schemi e strategie per raggiungere l’obiettivo e battere la nostra squadra. E’ presente però una sorta di "spezzettatura" del gioco, che rallenta di molto il ritmo: approfondirò meglio questo aspetto più in basso. Rispetto alla scorsa edizione è inoltre di nuovo presente la pioggia. In PES 2015 la telecronaca è affidata al duo Caressa-Marchegiani, ma con un risultato finale che lascia del tutto a desiderare. Anche questa voce verrà approfondita più in basso.
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