Recensione - RPM Tuning
di
Jamm3r
P
In RPM Tuning vestiremo i panni di Vincent Walker, impegnati in una storia che pesca a piene mani dal già citato Fast&Furious: nei giochi di questo genere, la trama è solo un pretesto qualsiasi per farci infilare i guanti di pelle e metterci a guidare a rotta di collo sulle strade di una città statunitense, e RPM Tuning non fa assolutamente eccezione, da questo punto di vista. Il nostro compito sarà quello di riuscire ad infiltrarci nel mondo delle corse clandestine e ritrovare l'auto che ci è stata rubata. Vince ha un unico indizio, il nome RedSet, e l'unico modo per capire cosa o chi sia RedSet sarà quello di comprare un'auto, modificarla quanto più possibile e vincere gare, per guadagnare il rispetto e la fiducia del mondo del tuning.
RPM Tuning ci mette a disposizione tre modalità di gioco: Corsa Veloce, Tune and Race (tradotto orribilmente in italiano con “Preparati a partire”) e la modalità Avventura. “Corsa Veloce” ci permetterà di metterci immediatamente alla guida di una delle sette auto a disposizione, già modificata quanto più possibile, contro avversari digitali o contro una persona in carne ed ossa; nella modalità “Avventura”, che è il perno dell'intero titolo, dovremo impersonare Vince Walker ed aiutarlo a ritrovare la sua auto rubata. Con il budget inizialmente a disposizione dovremo scegliere l'auto con cui scenderemo in pista e, se ci rimane ancora qualche soldo, iniziare fin da subito a modificarla. Mano a mano che proseguiremo nell'avventura, potremo sbloccare nuove gare e nuovi pezzi per la nostra auto, e così via fino alla fine del gioco. La modalità Tune and Race invece, sostanzialmente uguale alla modalità Avventura, ci permetterà invece di concentrarci esclusivamente sui soldi a nostra disposizione e sul tuning dell'auto, senza doverci sciroppare tutta la storia un'infinità di volte; chiaramente, per avere tutti i pezzi e le gare a disposizione, dovremo portare a termine la modalità Avventura e vincere le relative gare.
Il meccanismo di gioco è piuttosto semplice: per poter migliorare la nostra vettura avremo bisogno di soldi da spendere nelle modifiche a disposizione. L'unico modo di guadagnare soldi è vincere le gare; al termine di ogni gara, infatti, ci viene assegnata una certa quantità di denaro da reinvestire; questo denaro è in parte una quota fissa determinata dal tipo di competizione, dal nostro risultato e via dicendo, mentre in parte è una quota variabile determinata dalla fama che abbiamo. La fama è quindi una componente molto importante all'interno di questo meccanismo, e potremo aumentarla in due modi: esibendoci in evoluzioni sulle strade e, ovviamente, migliorando la nostra auto. Ogni singolo componente che montiamo sulla vettura, infatti, contribuirà ad aumentare la nostra fama nel "giro" e, di conseguenza, ci garantirà più moneta da reinvestire.
Ma che gioco di tuning sarebbe senza una forte componente di modifica dell'auto? RPM Tuning ci offre ampie possibilità di personalizzare la nostra auto, meccanicamente e graficamente. Oltre a poter scegliere il colore di ogni parte della carrozzeria (vetri compresi) e gli eventuali adesivi per rendere la nostra auto più aggressiva, anche esteticamente, il gioco ci mette a disposizione un'ampia gamma di componenti meccanici da modificare e/o aggiungere a quelli già esistenti per migliorare le prestazioni del mezzo. Al proposito c'è da notare che molti giochi, ben più quotati di questo, dovrebbero prendere ad esempio RPM Tuning e, nel futuro, tentare di imitarlo. La gamma di pezzi a disposizione è sinceramente impressionante e, tra le modifiche a nostra disposizione potremo trovare di tutto: dall'ormai banale protossido d'azoto fino al kit per rendere la nostra auto a trazione integrale.
Purtroppo però non tutto il titolo è all'altezza di questa sezione. Diciamocelo, il gioco è fortemente ripetitivo in quasi ogni aspetto. I tipi di competizioni che dovremo affrontare sono sempre gli stessi, e anche la modalità guida libera non ci offrirà grossi spunti: più di prendere confidenza con l'auto a seguito delle nuove modifiche, e di guadagnare un po' di fama, infatti, non potremo fare, e dopo poco anche questa modalità verrà un po' a noia. Fortunatamente la città in cui ci muoviamo è davvero enorme (si parla di settanta miglia quadrate di città) e chi ha disegnato i percorsi ha fatto davvero un ottimo lavoro, in particolare in due casi: il sistema fognario in cui potremo correre, e le autostrade. Entrambi sono percorsi lunghi, discretamente vari e davvero ben disegnati su cui sarà una gioia guidare. Purtroppo però non sempre sarà così, e in alcune zone della città capiterà di avere una sensazione di deja vù piuttosto forte, nonostante la certezza che, lì, non ci siamo mai passati.
Questo, parzialmente, è dovuto anche alla grafica di gioco, assolutamente non all'altezza della nostra console. La grafica scarna ricorda quella di diversi anni fa e, purtroppo, neppure delle migliori. A questo si aggiunge un numero di modelli di auto decisamente basso, sia per quanto riguarda le auto utilizzabili che per quelle che incontreremo nel traffico cittadino, ripetitivo ai limiti dell'ossessione. Ripetitività che troviamo anche nel comparto sonoro del gioco: le musiche tentano di pompare adrenalina nelle vene al giocatore, ma ci riescono solo per i primi minuti di gioco; a breve, infatti, nascerà nel giocatore l'istinto di disattivarle e guadagnare così un po' di pace per le sue povere orecchie. Fortunatamente almeno la giocabilità di questo RPM Racing riesce, almeno in parte, a salvare il titolo da una completa debacle sull'aspetto tecnico; il titolo è smaccatamente arcade, quindi non di grosse pretese, e il sistema di controllo riesce a fare quel che gli si chiede piuttosto bene, grazie ai controlli intuitivi e abbordabili anche per un principiante. Purtroppo però, questo non basta a compensare i vistosi difetti del gioco, che vanno dalla grafica al sonoro, passando per fastidiosi difetti di programmazione quali dei notevoli bad clipping di cui avremmo fatto sinceramente a meno.
Insomma un gioco che, a dispetto di alcuni spunti interessanti per quanto riguarda la personalizzazione dell'auto e il design delle strade cittadine, non si rivela essere all'altezza di altri titoli del medesimo genere. Resta quindi una punta di rammarico nel vedere un gioco dalle potenzialità interessanti castrato da una evidente mancanza di budget in fase di sviluppo; il titolo viene venduto a prezzo budget, ma il dubbio che ci rimane è che, forse, con un budget maggiore e a prezzo pieno, questo RPM Tuning avrebbe potuto seriamente "lottare" contro titoli della serie NFSU e Midnight Club, e forse anche sovrastarli su qualche aspetto.
Ringraziamo Microids per la collaborazione. 5.2
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