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Oddworld: Stranger's Wrath
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Recensione - Oddworld: Stranger's WrathXboxGame

A pochi giorni dalla triste notizia dell'abbandono da parte degli Oddworld Inhabitants (gli sviluppatori di tutti i giochi della serie di Oddworld) del mondo videoludico, ci avviciniamo a quello che molto probabilmente sarà il loro ultimo videogioco, per lo meno dal punto di vista dello sviluppo. Questa volta impersoneremo un lama cacciatore di taglie alla disperata ricerca di 20.000 moolah (la moneta locale) necessari per finanziarsi una vitale operazione chirurgica. Tutto questo immerso in una ambientazione da far west con tanto di immancabili polveroni e cactus, ed avendo a nostra disposizione una doppia balestra in grado di scagliare degli animaletti da usare come proiettili. Se non siete caduti giù dalla sedia pensando al malcapitato criceto volante che sarà usato come munizione, continuate a leggere e scoprirete che al di là della follia e dell’umorismo che permeano il titolo si nasconde un gioco dalle molte facce in cui l’unica vera pecca è la mancata localizzazione in italiano.


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Vola scoiattolo, vola!
La maggior parte del gioco la passeremo in prima persona a sterminare i criminali con la sopraccitata balestra, ma potremo anche passare alla visuale in terza persona per cimentarci in acrobazie degne dei migliori plattform, in combattimenti a mani nude degne di Bud Spencer e Terence Hill o per correre più velocemente adottando una andatura a quattro zampe.
La parte più interessante e divertente rimane comunque legata alla prima persona: ai combattimenti e alla “caccia di munizioni”. Infatti oltre a trovare rarissimi barili contenenti i proiettili viventi, non avremo altro modo di procurarceli se non andando a caccia. Avremo infatti un solo tipo di munizioni infinite: i “Zappfly”, questi oltre ad essere utilizzati per attivare i dispositivi elettronici e a infliggere un minimo danno ai nemici, saranno essenziali per procacciarci gli altri tipi di animali. Sarà sufficiente appostarci vicino alla tana del tipo di proiettile vivente che ci serve e sparare agli indifesi animaletti che usciranno da essa. Il nostro arsenale sarà molto vasto e conterrà diversi tipi di munizioni atti a diversi scopi. Ad esempio gli scoiattoli “Chippunk” saranno utili per attirare in una zona i nemici (che detestando queste ciarliere creature cercheranno di zittirle a suon di pestoni) per poi magari intrappolarli nella rete di un ragno “Bolomite” o per farli finire sotto a una pressa e poi attivarla con uno “Zappfly” ben piazzato sull’apposito interruttore. Troveremo anche le puzzole “Stunk” utili a stordire gruppi di nemici con la loro repellente puzza per poi catturarli vivi (cosa che rende molti più moolah del catturarli morti), i pipistrelli esplosivi “Boombat” e i “morsicatori” “Fuzzle”, questi ultimi saranno utilissimi per creare trappole, basterà spararne qualcuno per terra o sulle pareti e poi sparare un ”Chippunk” per attirare i nemici in quella zona e vederli soccombere sotto le poderose mascelle dei “Fuzzle”.

Il crimine che paga
I criminali saranno quasi sempre dei "boss" come da tradizione, ma saranno attorniati da fastidiosissimi aiutanti di diverso genere (dai kamikaze esplosivi ai cecchini a quelli con mortaio incorporato) e ogni “boss” dovrà essere affrontato in modo diverso, alcuni saranno protetti da uno scudo magnetico, altri saranno in groppa ad un altro nemico e altri ancora ci lanceranno contro missili a non finire.

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Eliminando i vari nemici e andando a ritirare le loro taglie al Bounty Store (no, niente a che vedere con il quasi omonimo snack, si traduce come “Negozio di Taglie”), presso il quale potremo anche accettare nuove missioni, avremo in cambio le preziosissime monete moolah che oltre a farci avvicinare al traguardo dei 20.000 necessari per l’operazione saranno utilissimi per acquistare potenziamenti vari nel Genereal Store. Tra questi troviamo munizioni (spesso conviene acquistarle qui perché non si avrà tempo di andare a cacciarle in quanto capiterà che il criminale attacchi la città stessa, oppure troveremo dei potenziamenti delle munizioni stesse altrimenti difficilmente reperibili), acceleratori di ricarica per la balestra, sacche più capienti per contenere più munizioni, un binocolo,attrattori per le prede, guanti di ferro per colpi letali e potenziamenti per la "stamina".

Il mondo di Oddworld in prima persona
Nell'interfaccia di gioco troveremo due barre: salute e stamina. La prima indica ovviamente il nostro livello di salute e se dovesse scendere a zero significherà per noi dover ricominciare l’avventura dall’ultimo salvataggio (saremo comunque liberi di salvare in qualsiasi momento e avremo i salvataggi automatici per le situazioni critiche). La stamina è invece utile per sferrare attacchi corpo a corpo, per correre velocemente e per rigenerare la salute (tenendo premuto y calerà la stamina e salirà il livello di salute).
Inoltre abbiamo a disposizione un radar che ci indicherà la posizione di personaggi non ostili (punti verdi), di luoghi di interesse (punti bianchi) e di nemici (punti gialli se non ci hanno individuato e rossi se ci hanno individuato) con il relativo cono di visuale. Nel caso in cui venissimo scoperti comparirà la scritta “Spotted”. La gestione del personaggio è affidata, come negli sparatutto, ai due thumbstick. In prima persona i due grilletti servono per sparare le due differenti munizioni viventi caricate, mentre in terza persona servono per sferrare attacchi corpo a corpo: A serve per saltare, X per interagire o, nel caso in cui ci fossimo dimenticati la missione, per far parlare Stranger che ci ricorderà cosa fare, Y per recuperare la salute scrollandosi di dosso gli oggetti che ci hanno tirato addosso (coltelli, mannaie…altro che fiori!) B per tornare indietro nei menu, per ricaricare la balestra e per saltare i filmati, il tasto nero per usare il binocolo, back per vedere la missione corrente e l’equipaggiamento e il d pad per assegnare le munizioni alla balestra.

Il polveroso Saloon
Molti di noi sono rimasti in passato delusi da videogiochi che, durante la fase di sviluppo, facevano sognare con screenshot e video vari, salvo poi deludere alla resa dei conti. Sfortunatamente anche Stanger’s Wrath soffre di questa pecca: sebbene la grafica non mostri alcun difetto, è chiaramente inferiore alle aspettative. I paesaggi sembrano alquanto spogli e, sebbene siamo in un deserto, qualche particolare in più non avrebbe guastato. Malgrado questo l’atmosfera da Far West è resa in maniera impeccabile (un desertico far west, quantomeno) le città sono una diversa dall’altra, molto caratterizzate e “sbloccarne” una nuova riserva sempre emozioni. Una volta poi guadagnato l’accesso a Mongo River (una vallata irrigata dal fiume Mongo, per l’appunto) si è rapiti dalla bellezza del luogo. Niente più scenari desertici (nel senso di polvere e sassi) ma rigogliose vallate popolate da creature più o meno ostili. Anche la resa dei personaggi non è purtroppo dettagliata quanto ci aspettavamo (salvo nei video), ma risulta comunque godibile (e folle, gli abitanti di quasi tutti i villaggi sono dei polli giganti), questi sono ottimamente caratterizzati e, soprattutto nei video di intermezzo, regalano qualche sorriso per l’espressività che riescono ad avere (come dimenticare il dottore che deve curare Stranger che trema dalla paura sotto le minacce del lama?).
La musica che accompagna il gioco è solo un sottofondo che riprende le musiche da film western e gli effetti sonori assieme ai dialoghi risultano poco curati. In particolare i dialoghi sono poco comprensibili anche a chi mastica un po’ d’inglese, cosa che ci ha lasciato alquanto perplessi (non si rivolge a un pubblico giovane il titolo?)

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Concludendo, il gioco si presenta come un ottimo misto fra sparatutto, plattform e gioco d’azione riuscendo ad eccellere e a divertire in tutti i campi, la varietà fra una situazione e l’altra (esplorazione e combattimento) fa si che non ci si stanchi ne annoi mai, ma che si affronti ogni situazione con grinta e con un sorriso. La frustrazione è un pericolo sconosciuto: la curva di difficoltà è superbamente bilanciata, non ci si sente mai troppo forti ne bloccati in una situazione (comunque mai troppo a lungo da decidere di cambiare gioco) e nel caso non si riuscisse a superare un boss particolarmente ostico per tre volte, comparirà un suggerimento a video.
Il tutto è condito da una trama che inizia come pretesto per le follie del gioco ma andando avanti incuriosisce, e da una grafica che , sebbene non faccia gridare la miracolo e ci lasci un po’ con l’amaro in bocca, non ha nessuna pecca e stupisce sia per gli effetti di luce che per le esplosioni e immerge il giocatore in un atmosfera da far west cartoonesco. L’unica pecca veramente grave che penalizza in maniera (purtroppo) incisiva la valutazione è l’assoluta mancanza di localizzazione del titolo, eccezion fatta per il manuale( ci aspettavamo almeno i sottotitoli per un titolo destinato ad un pubblico giovane).
Se siete buoni conoscitori della lingua inglese (sfortunatamente i personaggi parlano in maniera poco chiara e ci saranno poche informazioni testuali ad aiutare) non ci sembra possa esserci alcun motivo per rinunciare al titolo, altrimenti lo consigliamo per imparare la lingua d’albione divertendosi.


Ringraziamo Electronic Arts per la collaborazione
8.6

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i Le recensioni di MX esprimono il punto di vista degli autori sui titoli provati: nelle sezioni "Amore" ed "Odio" sono elencati gli aspetti positivi e negativi più rilevanti riscontrati nella prova del gioco, mentre il voto ed il commento conclusivo rispecchiano il giudizio complessivo del redattore sul titolo. Sono benvenuti i commenti e le discussioni tra chi è d'accordo o in disaccordo con tali giudizi, ma vi chiediamo di prendere atto del fatto che si tratta di valutazioni che non hanno pretesa di obiettività nè vogliono risultare vere per qualsiasi giocatore. La giusta chiave di lettura per le nostre recensioni sta nel comprendere le motivazioni alla base dei singoli giudizi e capire se possano essere applicate anche ai vostri gusti personali.
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