Recensione - Ryse: Son of Rome
Il Gioco
Figlio di nobili romani, Marius Titus è un giovane soldato determinato a combattere per perpetuare la gloria di Roma. La sua prospettiva è però destinata a cambiare quando la capitale dell'Impero viene assaltata dai barbari e, nella battaglia, Marius perde la sua famiglia: dopo il tragico evento decide di seguire l'esercito romano in britannia e ed arrivare a guidare una propria legione, con l'intento di vendicare la morte dei genitori. Durante la campagna in Inghilterra scopre però che non è tutto così semplice: ci sono delle forze divine in gioco ed una di esse lo aiuta a scoprire chi sono i veri nemici dell'impero. Marius è ancor più determinato: avrà la sua vendetta cercando al contempo di salvare Roma dai pericoli che la minacciano.Ryse: Son of Rome è essenzialmente un action game dalla struttura fortemente lineare, come capita frequentemente ai titoli del genere; durante gli otto capitoli della storia principale ci troviamo a visitare diverse location come la stessa Roma, le coste inglesi, la guarnigione di York e pericolose foreste mentre Marius conduce i suoi uomini contro tutti gli ostacoli che gli sbarrano la strada. Il gameplay è basato essenzialmente su un sistema di combattimento che deve molto ai Batman di Rocksteady: durante gli scontri ci troviamo a fronteggiare più nemici che ci attaccheranno contemporaneamente, con la possibilità di passare da uno all'altro mentre schiviamo, pariamo e affondiamo con la spada.
Il sistema di combattimento è costruito attorno all'uso dell'equipaggiamento da guerriero romano di Marius, costituito da un pesante scudo e dalla sua spada, dandoci accesso a quattro comandi principali: parata/deviazione, attacco, rottura della guardia e schivata. Per i nemici più semplici basta la sola alternanza dei primi due comandi: parare con lo scudo quando veniamo attaccati per poi affondare con la spada. Ci sono però nemici più duri che richiedono l'utilizzo di ulteriori tattiche: quelli dotati di scudo vanno prima fatti sbilanciare con una spinta energica del nostro scudo così da rompere la loro guardia e poterli poi attaccare con la spada, mentre altri effettuano degli attacchi talmente forti da non poter essere parati e vanno quindi schivati rotolando a terra per poi attaccarli prima che si ricompongano.
I combattimenti consistono quindi nel fronteggiare gruppi composti da un mix di questi tipi di nemici mentre passiamo da uno all'altro difendendoci ed attaccando tramite la frenetica pressione dei quattro pulsanti frontali del pad. Altro elemento importante sono poi le esecuzioni, delle mosse speciali che possiamo attivare dopo aver danneggiato sufficientemente un nemico, quando appare un teschio sulla sua testa: queste attivano le famose sequenze al rallentatore viste in numerosi video, dove dobbiamo premere i pulsanti col giusto tempismo. Le esecuzioni non contemplano il fallimento: anche se dovessimo sbagliare tutti i tasti queste verrebbero comunque completate, ma diminuirebbero di molto - fino ad essere completamente azzerati - i loro effetti benefici. Svolgere le esecuzioni ha infatti un interessante risvolto tattico: agendo sulla croce direzionale possiamo decidere se un'esecuzione ben svolta ci farà guadagnare salute (è l'unico modo per guarire dalle ferite mentre siamo in battaglia), punti esperienza utili per acquistare potenziamenti, un bonus al danno per gli attacchi successivi oppure punti Furia. Questi ultimi vanno a caricare una barra speciale che possiamo poi usare per scatenare la furia degli Déi: Marius scatena un'esplosione di energia che stordice gli avversari più vicini e rallenta il tempo, permettendoci così di mazzuolarli in tutta tranquillità passando velocemente da uno all'altro. Altra possibilità nei combattimenti è l'uso del Pilum/giavellotto, che troviamo occasionalmente in determinati punti e possiamo usare per colpire i nemici più lontani o magari irraggiungibili, come arcieri posti in posizioni elevate.
A intervallare i combattimenti gli sviluppatori hanno inserito sezioni dal gameplay più differenziato: ci troviamo ad esempio a guidare una testuggine di legionari contro sbarramenti di arcieri, ad esplorare un bosco pieno di trappole e dalla struttura aperta, ad usare giganti balestre e così via. Per quanto riguarda invece il progresso di Marius, non esiste un vero sistema di avanzamento del personaggio: a livello di abilità ed equipaggiamento rimane tutto fondamentalmente inalterato dall'inizio alla fine, ma abbiamo la possibilità di spendere i punti esperienza guadagnati in potenziamenti alla salute, alla durata della modalità Furia e così via.
La storia principale, che vi farà compagnia per la non esaltante durata di 5-6 ore a difficoltà normale, è affiancata da una modalità cooperativa a due giocatori, unicamente online ma utilizzabile in determinate mappe anche in single-player. Questa ci vede svolgere una serie di round all'interno del Colosseo: in ogni round dobbiamo affrontare orde di nemici con vari obiettivi da raggiungere, dopo di che l'arena si "riconfigura" per offrirci mappe diverse sia per struttura che ambientazione.
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