Recensione - Disney Infinity
Il Gioco
Disney Infinity arriva nelle nostre case in una voluminosa confezione, nella quale oltre al disco del gioco trovano posto anche la base Infinity e tre miniature: Jack Sparrow di Pirati dei Caraibi, Sulley di Monsters University e Mr. Incredible di Gli Incredibili. E la particolarità del gioco sta proprio qui: come già accade per il già noto Skylanders, il giocatore può introdurre i propri personaggi nel mondo di gioco semplicemente ponendone la statuetta sulla base, con la possibilità di acquistarne di altri per aumentare la propria collezione e le possibilità di gioco. Ma le similitudini con la serie Activision terminano qui: il titolo Disney si presenta come un gioco sicuramente più complesso ed ambizioso.Una volta avviato il titolo e connessa la base, ci troviamo di fronte a due possibilità: giocare alle storie dei vari personaggi presenti nella confezione oppure tuffarci nella modalità Scatola dei Giochi. Vediamo cosa ci offre la prima opzione: nella confezione, oltre alle tre miniature, è presente anche una sorta di piccolo trofeo trasparente, a forma di cubo: si tratta della "Porta del mondo". Ponendolo sulla base, questo attiva nel menu del gioco la possibilità di entrare nei mondi, o Play Set, di Monsters University, Pirati dei Caraibi e Gli Incredibili. Ognuno di questi mondi è caratterizzato da una storia/avventura completa, della durata di circa 4-5 ore e giocabile unicamente con i personaggi di quel mondo. Quindi ad esempio In Monsters University possiamo utilizzare unicamente Sulley, Mike Wazowski o Randall (gli ultimi due venduti separatamente), questo perché i personaggi di ogni mondo sono dotati di caratteristiche specifiche indispensabili per portare a termine le missioni: quelli di Monsters possono spaventare gli altri personaggi e sparare vernice o carta igienica, quelli di Pirati sono in grado di duellare con la spada e pilotare velieri, quelli degli Incredibili possono effettuare degli attacchi super-forti con i rispettivi poteri.
I vari mondi si differenziano anche a livello di gameplay, pur mantenendo alcuni elementi in comune. Disney Infinity potrebbe essere definibile essenzialmente come un titolo action-platform 3D, infatti la maggior parte degli scenari ci vedono arrampicarci, saltare da una parte all'altra oppure attaccare i nemici, ma il gioco è dotato di una struttura aperta che permette agli sviluppatori di inserire elementi tratti da numerosi generi, dal racing allo sparatutto. Ecco quindi che in Monsters ci troviamo a compiere missioni stealth per sabotare il campus di un'università avversaria mentre cerchiamo di eludere le guardie che sorvegliano la zona, mentre in Pirati le fasi esplorative e più puramente platform si alternano a combattimenti in mare con il nostro vascello che ricordano molto - seppur in maniera più semplificata - quelli visti in Assassin's Creed III. Il mondo degli Incredibili possiede invece un cuore più action e ci vede fronteggiare numerosi nemici scagliatici contro dal malefico Sindrome.
La struttura di gioco dei vari mondi è invece sempre la stessa: le storie si dipanano man mano che svogliamo le missioni affidateci da vari personaggi, finché non arriviamo al confronto finale con la nemesi di turno. I singoli mondi sono piuttosto vasti ed esplorabili liberamente, ed una sorta di freccia-bussola ci indica sempre (o quasi sempre, come spiego più in basso) la direzione del nostro prossimo obiettivo oppure del prossimo personaggio dal quale accettare una missione.
Alle storie dei vari mondi Disney Infinity affianca poi una modalità molto interessante: la Scatola dei Giochi. Si tratta basilarmente di un editor nel quale possiamo posizionare parti di terreno come prati, colline e fiumi insieme ad edifici ed altri oggetti per dar vita ai nostri mondi personalizzati. All'inizio la Scatola dei Giochi offre possibilità estremamente limitate visto che gli oggetti e i terreni posizionabili sono pochi, ma possiamo aggiungerne di altri giocando nelle storie dei vari mondi e raccogliendo le tante capsule sparse per le mappe: queste ci permettono di aggiungere alla SdG oggetti specifici dei vari mondi che abbiamo visitato. Tra gli oggetti utilizzabili troviamo pezzi di pista per creare circuiti di tutti i tipi, oggetti interattivi o semoventi per dar vita a percorsi da platform game, veicoli sia di terra che d'aria da pilotare e così via: per chi ha creatività e voglia di costruire, le possibilità sono tantissime. E per chi magari non dovesse essere portato per questo tipo di attività, esiste sempre la possibilità di farci invitare nei mondi creati dai nostri amici online, per giocarli insieme, oppure scaricare i mondi prefabbricati messi a disposizione da Disney stessa, alcuni dei quali molto interessanti.
E l'esperienza di gioco in Disney Infinity non si conclude con il contenuto della scatola: il titolo è pensato come una vera e propria piattaforma per ospitare avventure di altri personaggi legati magari a cartoni e film futuri della casa californiana: in commercio sono già presenti numerosi personaggi aggiuntivi, inoltre è possibile acquistare due ulteriori Play Set, quello di The Lone Ranger e quello di Cars, che aggiungono due ulteriori storie da giocare. Interessante anche il meccanismo dei Power Disc: si tratta di bustine vendute nei negozi nelle quali sono presenti due "gettoni" casuali che, posizionati sulla base Infinity, forniscono poteri aggiuntivi a determinati personaggi oppure ci permettono di arricchire la Scatola dei Giochi con nuovi oggetti o temi grafici (due gettoni sono già presenti nella confezione del gioco, per permetterci di provare il meccanismo). Inutile dire che, se voi o i vostri bambini vi appassionerete al titolo, nel tempo spenderete un bel po' di soldi tra personaggi e Play Set aggiuntivi: i possessori di Skylanders ne sanno qualcosa.
Commenti