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Constantine
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Recensione - ConstantineXboxGame

Dopo l'enorme successo della trilogia di Matrix, Keanu Reeves ritorna nel genere dei film d'azione con l'adattamento di un fumetto americano. Constantine è infatti la trasposizione cinematografica di Hellblazer, fumetto "adulto" nel quale l'eroe John Constantine è uno stregone moderno che nella sua vita si è visto vendere l'anima al diavolo, riscattarla con metodi truffaldini e combattere pressochè ogni forma di esseri demoniaci. Ed eccoci infine di fronte a Constantine, trasposizione videoludica della trasposizione cinematografica di uno dei più interessanti fumetti americani degli ultimi dieci anni.


Non vi nascondo che, accostando alla mia passione per i videogiochi anche quella per i fumetti, ho approcciato questa opera con estremo scetticismo. Questo perchè il John Constantine dei fumetti è estremamente diverso da quello dipinto nella pellicola cinematografica: si tratta di un personaggio estremamente introspettivo, le cui armi più che le vere e proprie magie di cui fa uso sono gli innumerevoli sotterfugi che mette in atto per truffare i demoni e raggirarli nelle più incredibili e grottesche maniere, riuscendo sempre ad uscire più o meno intatto da ogni vicenda. Insomma, un vero e proprio "mago bastardo" che in anni di appassionanti letture raramente ha impugnato una pistola contro una creatura soprannaturale. Immaginerete quindi la mia reazione quando nei primi trailers del film lo vedo correre contro i demoni brandendo due pistolone o un fucile a pompa forgiato a forma di croce: più che Hellblazer sembrava la trasposizione in chiave mistica del Punitore!
Il videogioco è a sua volta ispirato alla pellicola cinematografica e non gli si può certo fare una colpa di questo, per cui la premessa alla recensione è: se siete degli appassionati lettori di Hellblazer preparatevi ad usare grandi dosi di elasticità mentale, invece se con il film ed il videogioco è la prima volta che sentite nominare Constantine, abbandonate ogni preoccupazione e preparatevi a sane dosi di uccisioni demoniache.

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Il cacciatore di demoni
Nel gioco indosseremo i panni di John Constantine, riprodotto nelle fattezze di Keanu Reeves, con lo scopo di fare luce su una serie di strani eventi apparentemente legati ad un misterioso manufatto che dovremo recuperare. Il tutto è strutturato a missioni con diversi obiettivi da portare a termine ogni volta, e per farlo avremo la possibilità di spostarci dal nostro mondo a quello infernale, una sorta di versione parallela e decadente del nostro mondo con palazzi in rovina, rottami di automobili che volano nell'aria ed ovviamente popolato da demoni che non saranno affatto felici di vederci scorazzare liberamente a casa loro. Una delle regole che i demoni hanno sempre rispettato è quella di non invadere il mondo dei vivi, ma sembra che per qualche motivo abbiano deciso di rompere tale consuetudine iniziando a causare danni anche nel nostro mondo. Quindi ci troveremo a doverli combattere in entrambi i luoghi, cercando contemporaneamente di capire cosa le forze demoniache stiano preparando. Durante il gioco saremo chiamati a confrontarci con demoni, bestie infernali ed esseri umani vittime di possessione demoniaca, facendo affidamento unicamente sul nostro arsenale di pistole e fucili e su dei grimori contenenti le magie che potremo utilizzare per attaccare i nemici.

Prima della sua uscita, Constantine è stato dipinto come una sorta di clone di Max Payne: in realtà dopo pochi minuti di gioco ci si rende conto che, a parte la visuale in terza persona e la propensione del protagonista per le armi da fuoco, si tratta di un gioco piuttosto diverso. Infatti l'attività sparatoria è solo una componente del titolo, alla quale si aggiunge la ricerca di vari oggetti disseminati per l'area di gioco e la risoluzione degli enigmi necessari per procedere nelle missioni. Questo include utilizzare a fondo due caratteristiche uniche di Constantine: la possibilità di passare dal mondo dei vivi alla dimensione demoniaca e l'utilizzo della vista demoniaca. Procedendo per gli ambienti di una missione, ci capiterà di incappare in vicoli ciechi senza apparente possibilità di prosecuzione, ma in realtà grazie alle due caratteristiche citate avremo modo di procedere. La prima possibilità è quella di usare delle pozze d'acqua, disseminate in punti strategici delle mappe di gioco, per trasferirci nel mondo infernale e di lì procedere, per poi risbucare di nuovo nel mondo dei vivi in una locazione diversa da quella iniziale. L'inferno in realtà è una sorta di dimensione parallela e distorta ma collegata con il nostro mondo, per cui potremo interagire con degli oggetti in una dimensione per cambiare delle situazioni nell'altra, come ad esempio spostare una cassa nell'Inferno per poi salirvi sopra nel mondo reale, e così via. Ulteriore possibilità, quando ci troviamo in un vicolo cieco, è quella di utilizzare la vista demoniaca: una speciale modalità in prima persona (con controlli tipici degli FPS) che ci fa vedere il mondo al negativo ed evidenzia la presenza di particolari passaggi segreti od oggetti nascosti necessari per la prosecuzione del gioco. Questa modalità ci permetterà inoltre di guardare ai normali esseri umani per capire quando sono vittime di possessione demoniaca e quindi pericolosi per il nostro eroe, di scoprire facilmente i punti deboli dei nostri nemici in modo da capire meglio dove mirare per generare più danni, o più semplicemente per guardare al buio nelle zone prive di luce.

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Oltre alle armi a disposizione (di cui alcune piuttosto creative, come un fucile sparachiodi le cui munizioni potremo recuperare dopo averle conficcate contro pavimento e pareti), potremo anche combattere i nemici tramite una serie di incantesimi che impareremo strada facendo e che potremo lanciare tramite la pressione consecutiva di una sequenza di tasti. Avremo quindi la possibilità di lanciare fulmini, scagliare sciami di mosche, espellere demoni dai corpi degli umani posseduti e così via, il tutto al costo di energia paranormale che sarà poi facilmente recuperata uccidendo i nostri nemici. Ovviamente Costantine potrà anche perdere energia vitale sotto i colpi dei nemici, ma sarà in grado di recuperarla bevendo da fonti d'acqua disseminate per i livelli (chi ha detto Prince of Persia?).

La carne messa la fuoco dagli sviluppatori nel calderone del gameplay è quindi molta, ma purtroppo il risultato finale non riesce mai ad eccitare, seppur non risultando frustrante e non mostrando particolari pecche nei meccanismi di gioco. E' come se gli sviluppatori non avessero voluto rischiare troppo mantenendosi su meccanismi classici ipercollaudati, e sporattutto non rendendo mail la vita difficile al giocatore, azzerando quindi il livello di sfida. Il percorso all'interno del mondo di gioco risulta particolarmente lineare senza offrire sfide particolarmente esaltanti, ed anche l'utilizzo dei meccanismi della vista demoniaca e degli incantesimi non servono a risolvere creativamente delle sfide offerte dal gioco ma sono semplicemente dei passi, mai troppo complicati, da compiere per arrivare a fine missione.

Carne ed urla dei dannati
La realizzazione grafica presenta degli alti e bassi: i modelli dei personaggi presentano una mole poligonale decente, le animazioni sono buone (prima tra tutte quella del protagonista col suo spolverino svolazzante al vento) e gli scenari sono realizzati piuttosto bene e con textures di buona qualità. Il design complessivo però risulta piuttosto generico, senza offrirci paesaggi particolarmente interessanti tranne che per alcune ambientazioni della dimensione infernale. Globalmente comunque il comparto grafico del gioco è sicuramente godibile, con belle trovate negli effetti speciali ed una realizzazione sopra la media.

Anche l'audio si attesta su livelli di sufficienza, con una colonna sonora anonima e con effetti sonori che non riescono a convincere appieno. A questo si aggiunge il parlato dei personaggi che anche se completamente doppiato in italiano, caratteristica che non smettiamo mai di elogiare, presenta purtroppo una pessima interpretazione da parte dei doppiatori, come se a recitare fossero degli attori alle prime armi incapaci nel dare enfasi alla voce valorizzando le diverse situazioni del gioco. Il doppiaggio in italiano rimane comunque un punto positivo perchè seguire la storia nella nostra lingua madre è sicuramente sempre preferibile alla lettura di sottotitoli che ci distrarrebbero dall'azione su schermo.

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Inferno o purgatorio?
Constantine presenta diverse idee interessanti variegando molto quello che alla base è uno sparatutto in terza persona, ma il tutto ci sembra realizzato dagli sviluppatori come un "compitino" da svolgere senza grande trasporto, e soprattutto realizzato con un senso di protezione nei confronti del giocatore che impedisce al gioco di diventare una esperienza davvero eccitante. Questi sono purtroppo i problemi che affliggono molte delle trasposizioni da film a videogioco, e ci dispiace di non trovare in Constantine l'eccezione alla regola. Per contro non sono presenti problemi tecnici o di giocabilità che possano penalizzare pesantemente il titolo, per cui rimane comunque un gioco sopra la sufficienza, che assume un valore ulteriore per chi ha apprezzato la pellicola cinematografica e per i fan di Keanu Reeves, che vedranno qui il loro eroe riprodotto fedelmente.


Ringraziamo DDE per la collaborazione.
6.4

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L'autore

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Classe '72, dall'animo geek e appassionato da sempre di videogiochi e informatica, nel 2002 è cofondatore di MX. Il sito parte per gioco ma diventa una parte sempre più importante della sua vita insieme a lavoro, famiglia e troppi altri interessi: questo lo costringe a rimandare continuamente i suoi piani di dominio sul mondo.

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i Le recensioni di MX esprimono il punto di vista degli autori sui titoli provati: nelle sezioni "Amore" ed "Odio" sono elencati gli aspetti positivi e negativi più rilevanti riscontrati nella prova del gioco, mentre il voto ed il commento conclusivo rispecchiano il giudizio complessivo del redattore sul titolo. Sono benvenuti i commenti e le discussioni tra chi è d'accordo o in disaccordo con tali giudizi, ma vi chiediamo di prendere atto del fatto che si tratta di valutazioni che non hanno pretesa di obiettività nè vogliono risultare vere per qualsiasi giocatore. La giusta chiave di lettura per le nostre recensioni sta nel comprendere le motivazioni alla base dei singoli giudizi e capire se possano essere applicate anche ai vostri gusti personali.
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