Recensione - Narco Terror
Il Gioco
Rick Quinn è un ex agente speciale che si trova suo malgrado ad affrontare da solo un pericoloso cartello della droga capitanato il narcotrafficante Delgado, suo ex collega. Di questi tempi, la droga viene smistata e spedita in tutto il mondo con tutti i mezzi a disposizione per vie stradali ed aeree ed una nuova, imprevedibile e sicura: la via sottomarina. L’ira di Rick raggiunge l’apice non appena scopre che sua figlia è stata rapita da Delgado al solo scopo di ricattare l’ex collega.Qui comincia Narco Terror, un twin-stick shooter che strizza l’occhio ai più famosi film della premiata e muscolosa ditta Stallone & Schwarzenegger, pioniera e capa indiscussa del genere “ho la voce grossa, uso sempre olio per muscoli e sto venendo a prenderti, io sono l’eroe e non mi buttate giù nemmeno con l’atomica” tanto in voga negli anni ’80. Dopo averlo finito ed essermi gustato tutta la trama, posso senz’altro dire che Narco Terror risulta più simile al famoso Commando, film interpretato dall’attore austriaco naturalizzato americano ed ex governatore. Vista la poca sostanza direi che in comune con questo film ha soprattutto le tonnellate di piombo e la parte della trama in cui il padre uccide tutti i cattivoni per salvare la figlia rapita.
Come detto, Narco Terror è uno sparatutto vecchia maniera che si approccia al giocatore con dei controlli più originali: l’analogico sinistro è assegnato al controllo del protagonista che si muoverà in stage multiscorrimento prevalentemente con visuale dall’alto. La novità consiste nel sistema di puntamento e sparo che non prevede l’utilizzo dei pulsanti, ma dell’analogico destro. Da qui il nome twin-stick shooter o sparatutto a doppia levetta (nome decisamente meno cool), genere clamorosamente reso famoso dalla defunta Bizarre Creation ed il suo fantastico Geometry Wars. I restanti tasti servono a poco: il tasto A per saltare, ma a parte un paio di azioni previste in tutto il gioco non serve proprio a nulla anzi, saltando il protagonista smetterà per un attimo di sparare rischiando di venire sopraffatto dalle migliaia di soldati impazziti vomitati dal gioco. Altro tasto previsto e poco utilizzato è X: questo serve per arrampicarsi o salire delle scale a pioli e prendere da terra delle armi bonus ad esaurimento che i nemici lasceranno cadere molto raramente, non previste per l’arsenale standard. Peccato, perché il lanciarazzi ma soprattutto il raggio laser sono armi divertentissime (anche se devastanti e per questo non standard). Il tasto B è assegnato agli attacchi corpo a corpo. In un gioco del genere sono praticamente l’inutilità (assieme al salto, probabilmente). Userete questo attacco solo per sbloccare l’obiettivo corrispondente, fortunatamente fissato a poche uccisioni. Si vede che anche in Deep Silver si sono accorti dell’inutilità di questa funzione.
I tasti dorsali invece sono il fulcro del gameplay: con LB il nostro alter ego digitale farà una capriola utile per tirarsi fuori dai guai come imminenti esplosioni o quando verremo circondati. Il tasto RB serve a tirarci fuori dai guai con delle utili granate sempre utilissime e reperibili per i livelli, potrete portarne al massimo sei. I due grilletti servono a gestire le armi e le loro varianti. Con LT metteremo in primo piano un menù a croce che ci mostrerà le armi nel nostro inventario. All’inizio si parte con una pistola (indicata in alto) e proseguendo si aggiungeranno un fucile (utile per attacchi devastanti da vicino), una mitragliatrice leggera (in grado di colpire da lontano ma è sempre meglio di una pistola) ed una mitragliatrice pesante, devastante ma soggetta a surriscaldamento. Le armi sono upgradabili spendendo il denaro guadagnato, ottenibile distruggendo gli oggetti interattivi del fondale come automobili, casse, barili esplosivi ed altro.
Funzione da non sottovalutare è quella assegnata al grilletto RT: questo apre il solito menù a croce con le munizioni speciali rilasciate dai nemici. Equipaggiandole, potremo abbattere un nemico più resistente con una bella dose di munizioni perforanti, oppure colpire un blindato stando al sicuro con le teleguidate, incendiare un kamikaze o stordire un plotone d’assalto troppo invadente.
Il tutto è intervallato da qualche sezione sparatutto vecchia maniera, a bordo di un biplano prima e di un motoscafo poi. Le 7-8 ore di gioco, per un totale di 12 missioni, potranno essere affrontate da soli, in coppia in locale o in coppia su Xbox Live. Giocando in due avrete conferma della trama abbastanza risibile impersonando un clone di diverso colore del protagonista, peccato.
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