Recensione - Sniper: Ghost Warrior 2
Il Gioco
Sviluppato da City Interactive e pubblicato da Namco Bandai, Sniper: Ghost Warrior 2 è il seguito diretto del titolo uscito nel 2010 su Xbox e PC, e successivamente anche su PS3. Il gioco ci mette nei panni di Cole Anderson, cecchino e capitano di uno sparuto gruppo di soldati in caccia di un’arma biologica rubata qualche tempo prima, in una base in Siberia. Premiamo Start e, imbracciando il fucile di precisione, ci gettiamo nella mischia. La meccanica di gioco è quella del simulatore di cecchino: in tutto il gioco saremo chiamati a fare da supporto a un’unità di terra o a uccidere bersagli strategici. L’intento degli sviluppatori è quello di calarci alla perfezione nella parte del cecchino, e per farlo hanno inserito nel gioco tutta una serie di elementi che cercano di avvicinarlo il più possibile alla realtà. Innanzitutto la nostra postura influenza la stabilità del mirino: mirare rimanendo in piedi è molto più difficile che farlo stando seduti o sdraiati. Premendo il grilletto sinistro si entra nella modalità mira. Utilizzando i tasti su e giù del D-Pad, è possibile aumentare o diminuire il livello di zoom. A questo punto entrano in gioco nuovi e diversi fattori. In primis, il colpo è influenzato da numerosi elementi come la distanza o la direzione e velocità del vento. Premendo il grilletto destro invece, il protagonista trattiene il fiato e si entra in una specie di rallentatore “Bullet Time” in cui è più semplice prendere la mira e uccidere il nemico di turno.Sniper: Ghost Warrior 2 alterna fasi puramente stealth, in cui l’unica cosa da fare è cercare di sgattaiolare senza essere individuati tra decine di nemici ignari, a fasi d’azione in cui occorre fare da supporto a un team d’assalto terrestre da una posizione di vantaggio. Durante lo scorrere del gioco occorre ingaggiare i nemici il meno possibile in scontri ravvicinati. Bastano pochi colpi per soccombere e ricominciare da capo il check-point. Nel raro caso in cui ci trovassimo ad affrontare qualche nemico faccia a faccia, ci viene in aiuto un coltello (utile soprattutto per le uccisioni silenziose) e una pistola.
Sniper: Ghost Warrior 2 si presenta come un gioco molto lineare, in cui tutte le nostre azioni derivano da ordini impartitici da un compagno di team. In termini di gameplay, il tutto si riduce in un’estrema semplificazione dell’azione. Eseguendo alla lettera gli ordini ricevuti, e restando un minimo attenti, si possono passare indenni tutte le situazioni. Anche le più pericolose. Tutto ciò porta al una lunghezza della campagna che non va oltre le 4-5 ore di gioco.
Il comparto grafico è affidato al colossale CryEngine 3, tuttavia vi consiglio di moderare la salivazione. Se da un lato, in termini di pulizia, la differenza rispetto al primo capitolo è notevole (il motore in quel caso era il Chrome Engine 4), la presenza di numerosi glitch e altro che spiegherò qui sott, rende l’esperienza tutt’altro che spettacolare. E’ presente anche un piccolo comparto multiplayer fino a 12 giocatori: la modalità è quella del team deathmatch, mentre le mappe a disposizione sono solo due. Il doppiaggio è in inglese, mentre sottotitoli e menu sono in italiano.
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