Recensione - Darkstalkers Resurrection
di
Roberto Vicario / Spr1ggan86
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Il Gioco
Parlare della serie Darkstalkers ci riporta a circa vent’anni fa, quando nel lontano 1994 faceva capolino nelle sale giochi il cabinato di Darkstalkers: The Night Warrior. Dopo una serie di seguiti e porting e una fugace apparizione su PS2 sotto forma di collection datata 2005, la serie torna d’attualità grazie ad un porting per Live Arcade che comprende il secondo ed il terzo capitolo della serie: Night’s Warrior Darkstalkers Revenge e Darkstalkers 3. Sviluppato da Iron Galaxy Studios, veterani che hanno già riportato su schermo titoli come Street Fighter III: 3rd strike e Marvel Vs. Capcom Origings, Darkstalkers Resurrection propone un gameplay rimasto saldamente intatto associato però ad una serie di caratteristiche che lo rendono più moderno e soprattutto in grado di sfruttare la componente online.Pur trattandosi di classici picchiaduro ad incontri bidimensionali, primi capitoli si erano contraddistinti sia per uno stile grafico assolutamente dettagliato per l’epoca che soprattutto per una serie di scelte ludiche che avrebbero settato lo standard per il futuro, come la parata aerea o il chain-combo system. Potendo rigiocare al giorno d’oggi due dei tre capitoli originali ho scoperto come questi titoli risultino estremamente validi nonostante gli anni sulle spalle. Il gameplay risulta ancora estremamente solido e appagante e l’utilizzo di filtri grafici che lo rendono più moderno fanno anche sì che sia più godibile verso quei giocatori che hanno un occhio di riguardo per la componente grafica. Un roster estremamente variegato che conta vere e proprie icone come Felicia o Morrigan (giusto per citarne un paio) e splendidamente disegnato ed animato in pieno stile manga, è solo uno dei tanti motivi per cui vale la pena buttarsi nuovamente nell’universo dei mostri creato da Capcom.
I due giochi sono stati riportati in scala 1:1 con l’aggiunta di nuovi contenuti come la componente di sharing online e l’immancabile comparto multigiocatore online. A questo si aggiungo anche una serie di oggetti che si possono sbloccare e i soliti obiettivi. Sotto l’aspetto tecnico troviamo invece l’aggiunta di nuovi filtri che rendono più pulita e nitida la componente visiva e altri che invece la rendono molto simile a quella che si poteva apprezzare giocando dal cabinato.
L’aggiunta di una serie di tutorial ben guidati e profondi inoltre lo rendono leggermente più appetibile anche nei confronti dei giocatori meno avvezzi al genere, anche se è giusto sottolineare che questa serie rimane comunque indirizzata verso un pubblico squisitamente esperto di picchiaduro.
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