Recensione - Crysis 3
di
TheFury87
P
Il Gioco
Sono passati 24 anni dagli eventi narrati in Crysis 2, quando Alcatraz (o sarebbe meglio dire Prophet, visto che ne assorbì tutti i ricordi) riuscì a fermare l’invasione dei Ceph al termine di uno spietato conflitto ambientato nella città di New York. Ma la CELL Corporation imprigionò Prophet, si prese tutto il merito dell’impresa e sfruttò la propria immagine di salvatrice della patria per salire al potere a Washington, diventando di fatto l’organizzazione dominatrice degli Stati Uniti e, con il passare del tempo, del mondo intero. La CELL fece infatti costruire una gigantesca cupola, nota come Liberty Dome, per isolare la città di New York, allo scopo di avere l’accesso esclusivo alle tecnologie Ceph ancora presenti all’interno della Grande Mela. Sfruttando tali tecnologie, la corporazione iniziò a produrre e fornire energia a tutto il pianeta, acquisendo di fatto il monopolio in questo ambito e costringendo a lavorare per la CELL stessa chiunque non riuscisse a saldare i suoi debiti per l’utilizzo di tale energia. Nel periodo in cui Crysis 3 è ambientato, tutti i governi del mondo si sono ormai sottomessi alla CELL e solo pochi ribelli continuano la loro battaglia contro la corporazione: tra le loro fila troviamo Psycho, vecchia conoscenza della serie, deciso a trovare e liberare Prophet (che impersoneremo per tutta la durata del gioco) allo scopo di sconfiggere una volta per tutte la CELL. Dopo essere stato liberato, Prophet informa Psycho che la CELL non è l’unica minaccia: il protagonista è infatti fermamente convinto che i Ceph non siano stati ancora sconfitti, e che il Ceph Alfa, il loro leader, è ancora vivo.Questo è lo spunto che dà il via alle vicende narrate nella Campagna di Crysis 3, che si dipana lungo 7 livelli ambientati in una New York post-apocalittica ormai disabitata in cui la natura ha preso nuovamente piede e si insinua tra l’asfalto e il cemento delle vecchie costruzioni dell’uomo: il colpo d’occhio è assolutamente spettacolare, con piante, alberi e distese verdi che si alternano senza soluzione di continuità a palazzi, ponti e strade della “vecchia” New York. A livello di gameplay, Crysis 3 è uno sparatutto in prima persona dalle meccaniche piuttosto classiche, rese però più “frizzanti” dalle funzioni della nanotuta che il protagonista indossa: gran parte del gameplay è infatti fondato sull’utilizzo di questo esoscheletro, che garantisce a Prophet un vantaggio tattico non indifferente nei confronti di tutti i nemici. Le due principali funzioni della nanotuta sono attivabili con i tasti LB e RB, ovvero rispettivamente la Super Corazza (per assorbire i danni con maggior efficacia) e l’Occultamento (che ci rende totalmente invisibili fino a che l’energia non si consuma). La tuta permette inoltre di attivare uno scanner che indica a schermo la posizione di tutti i nemici, dei rifornimenti e degli oggetti da raccogliere presenti nell’area (anche se nascosti da una o più pareti), di utilizzare un sistema di hacking a distanza per aprire porte, controllare torrette difensive dei nemici o disattivare mine e sensori di movimento vari, ed infine di attivare un sensore termico, a dire il vero non utilissimo viste le altre funzioni. La nanotuta può inoltre essere rinforzata raccogliendo vari kit sparsi per i livelli di gioco, utilizzabili per sbloccare potenziamenti che diventano effettivi solo nel momento in cui si superano delle mini sfide specifiche, come ad esempio uccidere 25 nemici rimanendo occultati, assorbire una determinata quantità di danni e via dicendo.
Tra tutti i benefici ottenibili con la tuta, l’unica funzione che cambia davvero l’approccio al gameplay è l’Occultamento: esso permette infatti di avere un approccio più stealth, offrendo qualche scelta tattica in più rispetto al solito “corri e spara” che caratterizza moltissimi sparatutto di questa generazione. Le armi utilizzabili, sia terrestri che aliene, sono molte e completamente personalizzabili nel giro di pochi secondi (semplicemente premendo Select mentre se ne impugna una) per quanto concerne il rateo di fuoco, gli accessori sotto-canna, il tipo di proiettili e il mirino, ovviamente a patto di possedere l’accessorio richiesto per ogni modifica. Da segnalare l’interessante introduzione dell’arco, l’arma definitiva per tutti coloro che sceglieranno un approccio stealth: esso è infatti in grado di uccidere quasi tutti i nemici con un solo colpo, ed in più senza fare il minimo rumore. Il numero di frecce trasportabili è limitato, ma la possibilità di raccogliere dai cadaveri quelle già lanciate permette l’utilizzo dell’arco per lunghi tratti della Campagna senza correre il rischio di rimanere a secco di munizioni.
Per quanto riguarda la progressione nella storia, Crysis 3 è strutturato come la maggior parte degli sparatutto, con uno o più obiettivi segnalati sul radar da raggiungere annientando (o evitando, a seconda dell’approccio scelto) qualsiasi nemico sulla nostra strada. Di tanto in tanto compaiono anche alcuni obiettivi secondari, utili più che altro ad allungare la durata della Campagna e a raccogliere qualche collezionabile che spiega meglio alcuni aspetti della trama. Non mancano infine alcune brevi sezioni a bordo di veicoli terrestri di vario genere, utili a coprire lunghe distanze in poco tempo o ad affrontare gruppi di nemici a bordo di mezzi corazzati. La struttura di gioco continua comunque quanto iniziato in Crysis 2, senza cioè il mondo vasto e completamente esplorabile del primo episodio della serie ma con una serie di ambientazioni compartimentate, seppur molto vaste e che offrono molteplici approcci all'azione.
Accanto alla Campagna non può mancare una succosa sezione multiplayer, caratterizzata da elementi che però in realtà sanno un po’ di già visto: le modalità di gioco sono le solite offerte dalla stragrande maggioranza degli FPS, mentre la progressione nel sistema di crescita tramite i Punti Esperienza permette di sbloccare ed utilizzare altri elementi ormai diventati piuttosto classici come la personalizzazione delle classi, gli accessori per modificare le armi, i perks che permettono di attivare determinate abilità in-game e persino le killstreaks, rese celebri dalla serie Call of Duty. Ciò che differenzia in parte il comparto multiplayer di Crysis 3 dalla concorrenza è la possibilità di utilizzare anche online le funzioni della nanotuta, con l’Occultamento che ancora una volta la fa da padrone visto che diversifica non poco il gameplay in generale (anche se, a differenza del gioco in singolo, non rende del tutto invisibili visto che i giocatori sono comunque individuabili su schermo, facendo la dovuta attenzione).
Commenti