Recensione - Carrier Command: Gaea Mission
Il Gioco
Nel 1988 Realtime Games, casa di sviluppo britannica ormai scomparsa nelle pieghe del tempo, pubblicò Carrier Command, un titolo per Amiga in grado di raccogliere il plauso della critica e dei giocatori per l’insolita unione tra gioco strategico e d’azione. Lo scopo del titolo era quello di prendere il possesso di una serie di isole combattendo contro una portaerei nemica lanciando attacchi con mezzi d'aria e acqua e potendoli pilotare anche direttamente. Bohemia Interactive ha ora ripreso la formula aggiungendo anche una componente di azione in prima persona una volta sbarcati sull'isola dando luce a Carrier Command: Gaea Mission. Questa nuova incarnazione del titolo collega fra loro la conquista delle isole della luna Taurus con una trama che vede due coalizioni opposte in lotta fra loro per il controllo della Terra.Carrier Command: Gaea Mission offre un’interessante unione fra il genere strategico e quello più “ignorante” dell’azione sul campo. Una volta preso il controllo di un Carrier, una futuristica portaerei in grado di sganciare mezzi di terra e velivoli contro il nemico, è possibile avanzare isola dopo isola gestendo le proprie truppe attraverso diversi tipi di visuale. Prendiamo ad esempio una squadra di mezzi semi-corazzati di terra: è possibile mandarli in missione dando ordini e percorsi attraverso la visuale dall’alto sulla mappa, senza mai sporcarsi le mani. Se invece si vuole un lavoro più preciso e sentire l’odore del “napalm al mattino”, due semplici passaggi nell’interfaccia ci porteranno a prendere il controllo diretto di un’unità a piacere. La gestione della propria forza d’invasione poi si espande anche nella ricerca e nell’equipaggiamento di nuovi armamenti e strumenti di sabotaggio, nell’organizzazione di diversi gruppi lanciati sul terreno dello scontro con compiti diversi e via dicendo. Sempre con la possibilità di passare da un’unità all’altra prendendone il controllo diretto.
Quando si passa alla gestione di un mezzo o di un velivolo resta comunque la possibilità di tornare alla visuale strategica (il nostro mezzo viene relegato in una finestrella a destra delle schermo) per avere una visione d’insieme dell’azione e continuare a dare ordini a gruppi più o meno lontani. La componente tattica continua poi in piccolo con la necessità di prestare particolare attenzione al carburante e alle munizioni disponibili su ogni mezzo. Nonostante sia possibile ricaricare le batterie di ogni corazzato direttamente sul campo, le stazioni di rifornimento non sono moltissime (al massimo due in ogni isola) e la perdita di tutte le unità schierabili porta alla sconfitta definitiva non essendo possibile generarne delle altre in tempi brevi.
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