Recensione - Hitman: Absolution
Il Gioco
Dopo il buonissimo Blood Money, titolo uscito anche per la prima generazione di Xbox tanto per farvi capire la lunga attesa a cui siamo stati sottoposti, avevamo letteralmente perso le tracce di 47, killer della segretissima Agenzia dal DNA modificato. Dopo tanto tempo lo ritroviamo in un background profondamente cambiato: qualcosa sta cambiando nell'Agenzia e ribalterà completamente il rapporto di 47 coi propri superiori. Diana, da sempre il nostro contatto all'interno dell'organizzazione e nostra voce guida, è fuggita approfittando delle proprie conoscenze per mettere in subbuglio i colleghi, svelando nomi e segreti degli agenti e, soprattutto, togliendo dalle mani degli scienziati una ragazzina che porta con sé più di un segreto. Il nostro primo compito è proprioeliminare Diana e riportare Victoria nelle mani dei nostri datori di lavoro. Qui parte il vero e proprio punto di svolta delle vicende di 47 che, una volta messo al corrente degli avvenimenti, abbandona il proprio lavoro dedicandosi alle ultime volontà di Diana: salvare e mantenere al sicuro la giovane Victoria ed i segreti in lei celati. Così facendo ci metteremo contro la nostra stessa agenzia e tutta quella feccia criminale interessata ai segreti della ragazzina. Questa è la trama, più cupa e matura, che ci vede attraversare diversi scenari suddivisi in una ventina di missioni in cui dovremo fare affidamento sulle nostre capacità di assassini silenziosi per eliminare gli obiettivi.Fortunatamente Hitman: Absolution non rinnega il proprio passato e si presenta come da tradizione: uno stealth game puro, senza troppi compromessi pur provando a rendersi appetibile ad una fetta di pubblico maggiore rispetto alla tradizione della serie, offrendo ovviamente anche meccaniche di gioco al passo coi tempi. Oltre alla solita capacità di travestirci per passare inosservati in più di un'occasione, diventa ora possibile sfruttare un buonissimo sistema di copertura; ma quella che è indubbiamente la novità maggiore è l'Istinto. E' sufficiente premere un tasto per attivare questa particolare modalità che ci permette di riconoscere gli obiettivi sensibili anche in mezzo a centinaia di persone o attraverso le pareti, potendo quindi capirne i movimenti ed i percorsi seguiti. Oltre a questo possiamo anche localizzare immediatamente vari oggetti interattivi disseminati nei livelli che affrontiamo, i quali possono rivelarsi utilissimi per compiere omicidi "accidentali" senza lasciare la minima traccia. Questo ovviamente rappresenta un grande aiuto ai giocatori, specialmente per chi Hitman non l'ha mai provato, ma al contempo è una caratteristica che indubbiamente farà storcere il naso ai puristi della serie. Fortunatamente IO Interactive ha ben presenti le esigenze degli hardcore gamers, rendendo questa caratteristica disattivabile e regalandoci un'esperienza più spietata e severa. Sempre in tale ottica va visto il lavoro fatto dai programmatori nel costruire un sistema di difficoltà modulabile come mai prima d'ora. I livelli a nostra disposizione sono ben cinque e vanno da Facile fino al terribile Purista: il livello più basso ci permette di usare l'istinto che si rigenera automaticamente in modalità fornendo tutti gli aiuti possibili, mentre man mano che si sale si ha a che fare con IA sempre più agguerrite, minor disponibilità dell'istinto e minori informazioni ottenute dal suo uso, oltre ad un minor numero di checkpoint sparsi per i livelli, fino ad arrivare alla modalità Purista, la scelta dei veri assassini. In questo caso non abbiamo a disposizione nessun aiuto, l'istinto non esiste, nessun hud su schermo e nessun checkpoint in tutta la missione, andando quindi a richiedere la massima attenzione del giocatore in ogni secondo di gioco visto che ogni nostra mossa potrà rivelarsi fatale. La possibilità di cucirsi su misura l'esperienza che più si desidera è estremamente gradita, ma non finisce qui; in ogni momento è sempre possibile agire sulle impostazioni dell'istinto riducendo le informazioni date, con la possibilità di giocare ad esempio a livello normale ma rinunciando a questa nuova caratteristica.
Altra grande novità riguarda il level design di Hitman: Absolution; pur mantenendo la classica struttura aperta, nella quale è il giocatore a decidere in che ordine colpire i bersagli e soprattutto in che modo, i livelli sono ora suddivisi in aeree separate più o meno grandi a seconda della situazione. Questo non significa una riduzione dei nostri margini di manovra, tutt'altro. Spesso una singola area risulta più ampia di un intero livello di quelli provati in passato, lasciandoci sempre e comunque una vasta scelta su come compiere il nostro lavoro. Ognuno di questi livelli è poi contraddistinto da un buon numero di sfide opzionali che, se compiute correttamente, ci fanno guadagnare una quantità maggiore di punti svelando un inedito aspetto social: all'avvio di ogni missione veniamo infatti messi al corrente del punteggio medio della nostra nazione e del punteggio migliore dei nostri amici, invogliandoci a migliorarci e ad approcciarci ad una qualsiasi delle missioni a nostra disposizione nel migliore dei modi per guadagnare la vetta delle classifiche. Tutto a vantaggio di una rigiocabilità altissima, il sistema di punteggio accoppiato ai tantissimi modi diversi per compiere una missione ed ai differenti livelli di difficoltà rende ogni nostra partita diversa dalla precedente esattamente come Hitman è sempre stato.
Sempre tra le novità troviamo la modalità Contratti, ossia il lato più sociale di Hitman: Absolution. Sfruttando i livelli presenti nella storia a giocatore singolo, in questa modalità veniamo chiamati ad eliminare degli obiettivi rispettando alcuni criteri come l'arma per eliminarli, il travestimento o la furtività. Selezionando la Partita Veloce abbiamo a disposizione varie tipologie di contratti da compiere, suddivise in diverse categorie: dai contratti in evidenza creati dai produttori del gioco a quelli creati dai nostri amici, arrivando infine ad un utile motore di ricerca per trovarne altri. Naturalmente è possibile creare il nostro stesso contratto per poi raccomandarlo, dimenticatevi però asettici menu adibiti alla creazione della nostra specifica missione. IO Interactive ha infatti escogitato un ottimo modo per creare il nostro contratto: giocarlo. Una volta scelta una tra le location disponibili ci troviamo catapultati all'interno dell'area con la possibilità di marcare quelli che diverranno i bersagli designati della nostra missione. Una volta fatto questo sta a noi stessi decidere come eliminarli e, una volta compiuti gli omicidi e trovata la via di fuga, il nostro Contrattoè pronto per essere testato dai giocatori di tutto il mondo. E' inoltre possibile sfidare altri giocatori proponendo il nostro contratto e imponendo particolari regole come il tempo entro il quale lo si deve compiere. Chiude questa particolare e riuscita modalità la possibilità di mettere il più classico dei "mi piace" ad un contratto che ci ha favorevolmente colpito, proprio come se fossimo in un social network di spietati killer.
Commenti