Recensione - Dragon Ball Z per Kinect
Il Gioco
Chi conosce la saga di Akira Toriyama sa bene come questa si sia dipanata in una gran quantità di sotto-saghe nelle quali sono stati introdotti numerosi personaggi che si sono scontrati tra loro in una quantità impressionante di combattimenti, mentre buoni e cattivi evolvevano diventando sempre più forti. Dragon Ball Z per Kinect ci propone una modalità Storia nella quale rivivere gli scontri di quattro di queste saghe, ognuna composta da sei combattimenti sbloccabili in sequenza e nei quali controlleremo di volta in volta i vari protagonisti: ci troviamo quindi a combattere nei panni di Son Goku, Vegeta, Tenshinhan, Piccolo e così via nei momenti chiave delle saghe dei Saiyan, di Freezer, di Majin Bu e degli Androidi.Il titolo è un picchiaduro per Kinect focalizzato unicamente sui combattimenti, privo quindi di una componente avventura ed in cui le varie saghe sono usate solo come sfondo per i vari combattimenti, senza che ne venga approfondita la trama. Oltre alla modalità Storia, troviamo anche l'Attacco a punti che ci permette di svolgere le singole battaglie scegliendo il nostro personaggio tra quelli sbloccati nella storia e confrontando poi i nostri punteggi con quelli dei giocatori di tutto il mondo.
Il combattimento vero e proprio avviene, come già visto in altri picchiaduro per Kinect, con visuale in soggettiva e l'avversario di turno di fronte a noi: qui possiamo sferrare una serie di colpi con braccia (diretti e ganci dalle varie direzioni) e gambe, oppure mettere gli avambracci verticali davanti al volto per parare i colpi nemici. Dopo aver messo a segno con successo una sequenza di colpi, si attiva la possibilità di sferrare un colpo speciale tempestando di pugni l'avversario e scagliandolo in cielo, dopo di che lo seguiremo automaticamente con la possibilità di assestargli altre due gragnuole di pugni senza che questo possa difendersi. Anche i nemici possono sferrarci dei simili attacchi volanti, e per evitarli dobbiamo seguire col giusto tempismo delle icone a schermo che ci dicono di piegarci di lato, in avanti, in dietro, accovacciarci o saltare. In genere dopo questo tipo di scontri si attiva poi una modalità di combattimento a distanza: i due lottatori si allontanano con la possibilità di lanciarsi colpi d'energia sferrando pugni e schivando quelli avversari con scatti laterali. Ogni lottatore dispone di un certo numero di puni d'energia vitale, ed ad ogni colpo ricevuto questo si decrementa di un po', decretando la sconfitta del primo che viene portato a zero.
In tutto questo non potevano ovviamente mancare i colpi più potenti e caratteristici di ogni personaggio, come la famosa onda Kamehame di Goku. Queste devastanti mosse, in grado di sottrarre un gran numero di punti energia all'avversario, sono eseguibili solo dopo aver caricato un'apposita barra di energia mettendoci per diversi secondi in una posizione di concentrazione: ginocchia piegate e pugni retratti sui fianchi. Questo ci espone però ai colpi nemici, quindi la barra va riempita un po' alla volta mentre schiviamo gli attacchi.
Oltre ai combattimenti, un extra interessante è la presenza nel gioco di un episodio inedito della saga che ci narra la storia del papà di Goku, Bardock, doppiato in giapponese con sottotitoli in italiano.
Commenti